Bulgaria-Finlandia 2-1
Parità dopo i primi due singolari con i padroni di casa che impongono la linea verde, anche perché le generazioni più stagionate offrono ben poco, e se con il non ancora diciassettenne Ivan Ivanov cedono il punto con un netto 6-2 6-2 al cospetto di Emil Ruusuvuori praticamente all’esordio in stagione, con Alexander Vasilev c’è la vittoria in due set, 6-3 7-5, ai danni di Otto Virtanen.
Il doppio assume così un rilievo speciale e ha un epilogo sorprendente perché il team che comprende il grande specialista Harri Heliovaara, spalleggiato da Virtanen, cede al tie-break del terzo set. Dopo il 6-4 iniziale per Donski e Nesterov, i finnici lasciano un solo gioco ai padroni di casa nella frazione di mezzo ma non trovano più la strada del break perché i due atleti bulgari non si limitano a servire bene, ma azzardano in risposta e si costruiscono le loro occasioni.
I quattro approdano al tie-break dopo che Nesterov sul 5-6 e 40-0 causa la parità con due doppi errori; lo jeu decisif si annuncia equilibrato ma si rivela a senso unico a favore del duo di Sofia; Donski è il più sicuro ma Nesterov sorprende per mobilità a rete e per coraggio, fissando proprio lui il risultato finale di 7-1 con una risposta vincente. Spazio ora a Virtanen e Ivanov, gli ospiti non possono più sbagliare.
Grecia-Brasile 1-1
Le squadre in gara ad Atene si spartiscono i primi due singolari, match dal pronostico piuttosto scontato anche se non privi di qualche momento interessante: Joao Fonseca supera Stefanos Sakellaridis per 7-5 6-3 dovendo però annullare due palle-break in apertura di primo set e altre tre quando serve per il match durante il nono game del secondo parziale. Al termine dell’incontro Stefanos Tsitsipas trova minima resistenza da parte di Thiago Seyboth Wild, cui lascia solo tre game in un veloce 6-2 6-1.
Per il doppio domenicale il sodalizio formato dai fratelli Tsitsipas affronta i fortissimi Matos e Melo, in un classico confronto tra due specialisti e una squadra che può contare su un fuoriclasse; il quarto incontro è uno tra i più attesi del Gruppo, il singolare tra Tsitsi e Fonseca.
Ecuador-Bosnia Erzegovina 1-1
Damir Dzumhur fatica moltissimo per vincere il primo set contro Andres Andrade, cui deve annullare dieci setpoint prima di imporsi al ventottesimo punto del tie-break e di vincere facilmente la seconda frazione in soli sette game. Anche in questo caso però il secondo singolare premia il team in ritardo e Alvaro Guillen Meza impiega due set per superare Norman Fatic per 6-4 7-6(0), facendo un complimento al ranking che pone il primo alla posizione 237 e il secondo due sedie più in basso. Per le 17 italiane di domenica è previsto il doppio tra Hidalgo/Escobar e Basic/Fatic.
Cile-Lussemburgo 2-0
Sul Campo Centrale dedicato ad Anita Lizana, vincitrice dello Slam americano nel 1937, Santiago saluta il vantaggio pieno dei propri beniamini dopo i primi due singolari, situazione di punteggio tutt’altro che inattesa vista l’inconsistenza a livello internazionale dei tennisti del Granducato. Cristian Garin, pur in un’annata sbiadita, ha la meglio su Aaron Gil Garcia per 6-2 6-7(1) 6-2, mentre Tomas Barrios Vera concede solo tre giochi ad Alex Knaff; qui il match di doppio dovrebbe sancire la supremazia dei sudamericani.
Perù-Portogallo 3-1
Gonzalo Bueno, ventun’anni e ancora nemmeno un incontro nel circuito maggiore, sovverte un pronostico pressoché sicuro e dà il via al successo del suo Perù nei confronti del Portogallo, tra le cui file Nuno Borges, già tra i primi trenta del mondo e ora sullo scranno numero 52, aggiunge il suo nome alla lista delle vittime del clima di Davis. Il vincitore di Bastad 2024 in finale su Rafa Nadal si fa battere per 3-6 6-2 7-5 dopo aver mancato ben nove palle-break nel corso del set decisivo; Gonzalo resiste e opera il break risolutorio al dodicesimo game. Buse supera facilmente Faria per il 2-0, il doppio europeo strappa il punto della speranza con Borges e Cabral ma Ignacio Buse, semifinalista quest’anno a Gstaad, punisce ancora il numero uno lusitano per 3-6 6-3 6-2.
Taiwan-Norvegia 2-3
Non c’è Casper Ruud ma la Norvegia, dopo le proverbiali sette camicie da sudare, festeggia ugualmente la vittoria in Estremo Oriente; due giorni estenuanti iniziati bene con Nicolai Budkov Kjaer, numero uno per l’occasione e capace di far valere la miglior classifica (159 contro 291) di fronte a Tung-Lin Wu ma non prima di uno scontro di oltre due ore con lo score di 4-6 6-3 6-4.
Il più quotato dei tennisti taiwanesi, Chun Hsin Tseng concede un game per set a Viktor Durasovic, rimettendo in equilibrio la sfida, e Ho e Jung superano sempre Durasovic in coppia con Hellum Lilleengen per 7-6(8) 6-3. Nella sfida tra singolaristi principali Budkov Kjaer, quest’anno attivo quasi esclusivamente nel circuito cadetto dove ha saputo costruirsi il proprio best ranking, sgambetta Tseng, nel 2025 quartista a Rio: 7-6(2) 6-4 il punteggio finale. Il secondo singolare della giornata è il match più drammatico del fine settimana a Taiwan e lascia sperare i tifosi locali fino alla fine, quando Wu cede 7-6(4) 6-7(2) 6-4 a Durasovic.