T. Rakotomanga Rajaonah b. J. Tjen 6-3 6-4
Tiantsoa Rakotomanga Rajaonah (19 anni, numero 214 nell’ultima classifica WTA) supera l’indonesiana Janice Tjen (23 anni, numero 130 WTA), vince il Sao Paulo Open e conquista il primo titolo della carriera nel circuito maggiore. La giovane tennista francese si è imposta con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 27 minuti di gioco, mettendo in mostra tutto il talento e tutte le rotazioni del suo tennis mancino, chiudendo la pratica con il colpo più spettacolare di tutto il match, e ci riferiamo a uno splendido lob di rovescio.
Entrambe le protagoniste, alla prima finale a livello WTA della carriera, hanno patito la tensione di un momento speciale ma la superiorità tecnica di Rakotomanga – al netto di qualche, evitabilissimo, errore gratuito – ha fatto decisamente la differenza. La francese, che ha spezzato il match con un parziale di cinque game consecutivi a cavallo tra i due set, da domani sarà numero 131 del ranking mondiale, guadagnando, grazie ai 250 punti di questa settimana, addirittura 83 posizioni nella classifica WTA. Anche Janice Tjen, grazie ai punti della finale, scalerà molti posti, piazzandosi in 103esima posizione (anche nel suo caso si tratterà ovviamente del best ranking).
Primo set: il talento mancino di Rakotomanga fa la differenza nei momenti decisivi
Rakotomanga spazza via la tensione del match più importante della carriera annullando tre palle break, di cui due consecutive, nel primo game dell’incontro. L’equilibrio del primo parziale si spezza nel corso della volata finale quando la francese, dopo aver sprecato un break di vantaggio (4 a 2), riesce a chiudere la pratica grazie a due game consecutivi (da 4-3 a 6-3). Tjen, in balia delle geometrie mancine dell’avversaria, spreca due occasioni per rientrare nuovamente in corsa e Rakotomanga Rajaonah – nonostante qualche errore gratuito di troppo – chiude con freddezza il primo set per 6 giochi a 3 dopo 41 minuti di gioco, recuperando ancora una volta da 15-40.
Secondo set: Rakotomanga festeggia con il colpo più spettacolare della partita
Rakotomanga gioca sul velluto, allunga il parziale a cinque game consecutivi, strappa altre due volte il servizio all’avversaria e vola sul 3 a 0 (pesante). La francese, ad un passo dal titolo, si spegne all’improvviso e Tjen riapre tutto vincendo otto dei successivi nove punti (2 a 3 e tutto ancora in discussione). La sensazione, in ogni caso, è che il match dipenda dal talento di Rakotomanga, che fa la partita e comanda gli scambi: Tjen può affidarsi alla fase difensiva o, al limite, al contrattacco, attendendo gli eventuali errori gratuiti della rivale.
Tiantsoa, nel momento di maggior tensione del suo pomeriggio, si affida agli schemi più ordinati, difende senza problemi i turni di battuta più delicati della carriera, ma non riesce ancora a chiudere definitivamente i conti, sprecando, nel corso dell’ottavo game, quattro occasioni del 5 a 2. La festa, in ogni caso, è solamente rimandata. Chiamata a servire per il titolo, Rakotomanga difende la battuta a 15, chiudendo il discorso con un delizioso lob di rovescio: 6-3 6-4 in un’ora e 27 minuti.