Le sorprese in positivo
Insieme ad Anisimova, probabilmente la più grande sorpresa negli Slam del 2025 è stata Lois Boisson. Numero 361 del ranking, ammessa in tabellone al Roland Garros grazie a una wild card, capace di spingersi sino alla semifinale dopo avere sconfitto una testa di sere all’esordio (Mertens) e nei turni conclusivi due Top 10 come Pegula e Andreeva; per fermarla al penultimo ostacolo c’è voluta la futura campionessa Gauff. Boisson ha poi vinto un torneo WTA 250 sulla terra battuta, ad Amburgo, mentre ha faticato a confermarsi sulle altre superfici: eliminata al primo turno delle qualificazioni a Wimbledon (da Branstine) e al primo turno del tabellone principale a Flushing Meadows (da Golubic).
Segnalazione in positivo anche per Paula Badosa, capace per la prima volta in carriera di raggiungere una semifinale Slam (a Melbourne, sconfitta da Sabalenka); poi però nel resto della stagione Badosa non ha avuto la possibilità di confermarsi a causa di continui problemi fisici, in particolare alla schiena.
La mia terza segnalazione è per Naomi Osaka, finalmente tornata protagonista di uno Slam dopo la pausa per maternità. La semifinale a New York è stata fondamentale per raggiungere il nono posto nella Classifica Slam e soprattutto per guardare alla prossima stagione con tutt’altre prospettive dopo i risultati non straordinari del periodo precedente. Se teniamo conto che negli Slam del 2024 non era mai riuscita ad andare oltre il secondo turno, la differenza è notevole.
Chiudo questo capitolo con due veterane del circuito. La prima è Anastasia Pavlyuchenkova, capace alla soglia dei 34 anni di raggiungere due quarti di finale Slam, e su due superfici diverse: sul cemento di Melbourne, fermata dalla futura finalista Sabalenka e sull’erba di Wimbledon, ugualmente fermata dalla futura finalista Anisimova. Grazie a questi due ottimi risultati ha raggiunto l’undicesimo posto nella Classifica Slam.
Seconda giocatrice “esperta” da segnalare è Laura Siegemund. Ha esordito a Melbourne da numero 97 della classifica WTA, ma poi, proprio grazie ai risultati negli Slam è risalita di oltre 50 posti nel ranking (questa settimana è n. 43). A 37 anni ha sfoderato prestazioni spettacolari nei Major: ha sconfitto, tra le altre, Zheng Qinwen in Australia, Keys, Fernandez e Stearns a Wimbledon, e Shnaider a New York. Davvero un’annata memorabile che le ha permesso di chiudere al diciannovesimo posto nella speciale Classifica Slam.
Le delusioni
Il primo nome da fare in negativo per il 2025 degli Slam lo suggeriscono i numeri stessi, ed è quello di Jasmine Paolini. In dodici mesi è passata dalla seconda posizione nella Classifica Slam 2024, con due finali raggiunte a Parigi e Londra (per 3080 punti complessivi), alla posizione numero 22 e 570 punti totali.
Il suo miglior risultato negli Slam è stato il quarto turno del Roland Garros, sconfitta da Svitolina in una match amaro, nel quale aveva raggiunto il match point (4-6 7-6(6) 6-1). La stessa Svitolina, tra l’altro, che l’aveva battuta in Australia. Ma sicuramente il match peggiore a livello Major Jasmine lo ha disputato a Wimbledon: difendeva la finale del 2024 e invece per eliminarla al secondo turno è bastata la numero 80 del ranking Kamilla Rakhimova (4-6 6-4 6-4). Insomma, se oggi Paolini è ancora in corsa per un posto nelle Finals di Riyadh lo deve soprattutto ai risultati nei WTA 1000 più che a quelli ottenuti negli Slam.
Tra le tenniste di vertice scese di rendimento rispetto al 2024 c’è anche Zheng Qinwen: finalista all’Australian Open 2024, sesta nella Classifica Slam di dodici mesi fa e soltanto ventiquattresima in quella del 2025. Rispetto a Paolini, Zheng ha l’attenuante dei problemi fisici che l’hanno condizionata, obbligandola a rinunciare allo US Open.
Terzo nome che mi sento di segnalare è quello di Elena Rybakina. Alla fine il 13mo posto in questa speciale classifica non è nemmeno così male, ma il fatto che una giocatrice con le sue potenzialità non sia riuscita ad andare oltre il quarto turno per me è abbastanza deludente. In sostanza è stata piuttosto costante (nei Major del 2025 ha chiuso con tre quarti turni e un terzo turno a Wimbledon), ma almeno un torneo da vera protagonista me lo sarei aspettato.
Ultimo nome da sottolineare in negativo è quello di Diana Shnaider. Come già nel 2024, Shnaider delude nei Major e costruisce il suo ranking WTA soprattutto grazie ai punti conquistati nei WTA 250 e WTA 500. Lo scorso anno aveva chiuso la stagione da numero 13 nel ranking WTA, ma nella Classifica Slam era risultata solo trentatreesima con 390 totali. Quest’anno è regredita: posizione numero 46 con appena 280 punti racimolati. Quattro Major tutti affrontati da testa di serie e conclusi con una uscita al terzo turno in Australia, al secondo turno in Francia e Inghilterra e al primo in America. Per il 2025 è risultata l’unica Top 20 a non essere riuscita ad entrare fra le prime 35 della Classifica Slam.