Mirra Andreeva si toglie pressione di dosso e punta a chiudere in crescendo la stagione 2025. Le WTA Finals sono a portata di mano e raggiungerle sarebbe un grande obiettivo per la diciottenne russa. Sono in tanti a considerarla già come una veterana, ma bisogna dare il giusto peso all’età che ha. Sta accumulando tanta esperienza la classe 2007, inutile dire che il futuro potrebbe essere suo. Quando si ottengono risultati incredibili, le aspettative si fanno sempre più alte.
La spinta verso la Top10 è arrivata in avvio di stagione quando in un mese ha vinto dodici partite consecutive conquistando due WTA 1000 consecutivi a Dubai e a Indian Wells. Lo score iniziale di 19-3 è servito a balzare nella Top10 e da lì in poi ne è nata la scalata che attualmente la vede settima nella Race verso le Finals di Riyadh. E’ la più giovane tra le Top 35 nel ranking WTA e gestire tutta quella pressione non è semplice. Ora che è arrivata la tournèe asiatica, il suo obiettivo è restare positiva, serena e godersi il momento.
“Sto cercando di concentrarmi di più sul divertirmi durante la partita – ha detto la n. 5 del mondo -. Dopo aver vinto i due ‘1000’ ho iniziato a sentire più pressione, con le aspettative sempre più alte. Sto lavorando per avere una buona mentalità e godermi la partita, fare ciò che voglio in campo senza pensare troppo”.
Paradossalmente le vittorie hanno fatto “male” alla psiche della russa: “Ho avvertito che le persone attorno a me si aspettavano che vincessi ogni torneo, cosa che è impossibile. La ritengo un’esperienza significativa nel mio percorso di crescita. Cerco di migliorare proprio dagli errori, ogni giorno imparo e mentre ‘invecchio’ divento più saggia e ricca di esperienze”.
Anche negli Slam Andreeva ha ottenuto importanti risultati, chiudendo con uno score di 13-4 arrivando ai quarti al Roland Garros e a Wimbledon. Il suo peggior risultato in uno Slam quest’anno è arrivato allo US Open, dove è stata eliminata al terzo turno da Taylor Townsend, condizionata dall’infortunio alla caviglia sinistra. Questo inconveniente fisico le ha consentito di tirare il fiato ed essere più lucida nell’occuparsi del suo presente.
Ma ora come sta Andreeva? “Mi sento bene e la mia caviglia è a posto. Abbiamo fatto un buon lavoro per recuperare e spero che mi non dia fastidio per il resto della stagione, anzi, fino alla fine della mia vita!”. Questa settimana Andreeva è iscritta al WTA 1000 di Pechino come quarta testa di serie e ha in programma di giocare anche il Wuhan Open, l’ultimo torneo WTA 1000 della stagione, all’inizio di ottobre e poi il WTA 500 Ningbo Open la settimana successiva, prima delle sempre più probabili WTA Finals.