[2] A. Zverev b. L. Sonego 6-4 6-3

Qualche sussulto non basta, sicuramente non contro il numero 3 del mondo. Se l’avventura cinese di Lorenzo Musetti continua, quella dell’altro Lorenzo azzurro si ferma: Sonego paga lo sfortunato sorteggio e si arrende ad Alexander Zverev nel primo turno dell’ATP di Pechino. Sascha chiude 6-4 6-3 in un’ora e mezzo e si dimostra ancora insormontabile per il torinese, perdente per la sesta volta in altrettanti confronti. Decisive negativamente per Sonny alcune imprecisioni nel momento topico del primo set, mentre il nativo di Amburgo sale in cattedra per un monologo nel secondo set. Il numero due del seeding affronterà Corentin Moutet nel secondo turno.
Primo set: errori per Sonego, Zverev ne approffita
Primi game abbastanza interlocutori. Nel quarto game si cambia marcia con Sonego al servizio. Il dritto inside-in di Lorenzo seda il primo campanello d’allarme, portandosi sul 30-30. Una buona prima non basta, si va ai vantaggi per la prima volta. L’azzurro non trema e grazie a una stecca di dritto di Zverev e una propria palla corta viene via dai guai. Nonostante Sascha sia ancora inavvicinabile alla battuta, qualcosa si muove in risposta per il torinese, rovescio vincente come primo colpo che vale il 40-30. Nulla da fare, con il tedesco che si esibisce in un atletico e poderoso smash per chiudere il quinto game. Continua il dispendio di energie per il piemontese che non concede palle break, ma impiega 11 punti per rimanere on serve.
Il decimo gioco è l’ago della bilancia di un set equilibrato. Sul 5-4 Zverev e sotto 0-15, Sonego si inguaia con le sue mani: tanto spazio con il dritto ma il nastro dice no. Altra titubanza per Lorenzo che si consegna con una palla corta di facile lettura, facile preda per Sascha che si regala le prime due palle break del parziale. Il tedesco sente l’odore del sangue e sul primo set point aggredisce con il rovescio rendendo vano il recupero in tweener del torinese. Questione di dettagli e di sbavature, 6-4 e 1-0 Zverev.
Secondo set: monologo Zverev e Sonego si consegna
Il primo game è caratterizzato da un piccolo siparietto con Zverev che tiene la battuta a 0, ma applaude anzitempo un lob di Sonego che, invece, per pochissimo atterra fuori. Sorrisi reciproci e si va avanti. Il primo strappo arriva nel quarto game quando il numero due del seeding, sopra 2-1 e 30-30, sale di livello con il dritto e fa la differenza con due vincenti. Messa la testa davanti, è un monologo del numero 3 al mondo che conferma il break a 0.
L’azzurro sente che i buoi sono scappati dalla stalla e si lascia un po’ andare. Il tentativo poco convinto di smorzata vale lo 0-40 e tre palle di un altro break. Sonny salva la prima, ma il doppio fallo è la perfetta fotografia del crollo dell’azzurro. Zverev va a due punti dal match, si distrae e concede tre punti di fila all’avversario: moto d’orgoglio del torinese che con un passante rimanda i titoli di coda. Sentenza solo procrastinata perchè il nativo di Amburgo non sbaglia più: 6-4 6-3 in un’ora e mezza.