Arthur Rinderknech non si ferma al Rolex Shanghai Masters e raggiunge le semifinali, come del resto aveva già fatto il cugino Valentin Vacherot. A farne le spese ai quarti è stato Felix Auger-Aliassime, regolato in due set, con una netta superiorità del francese negli scambi medi, 17-8. Non che ad Arthur importi granché, ma ha fatto anche un bel favore a Lorenzo Musetti in ottica Race, dal momento che Auger-Aliassime è il primo inseguitore dell’azzurro nella Corsa verso Torino. Ecco cosa ha detto subito dopo il match.
D. Un’altra prestazione impressionante. Non hai mai perso il servizio. Hai dovuto fronteggiare tre palle break in quel game, ma a parte quello tenevi i tuoi turni di battuta con facilità.
“Sì, oggi è stata una partita solida da parte mia. Felix sta giocando davvero bene ultimamente. È un avversario molto tosto. Ha servito davvero bene. Quindi sì, sono molto felice di aver vinto in due set e di potermi riposare prima di domani.”
D. Parliamo della vittoria in generale: sei alla tua prima semifinale in un Masters 1000.
“Sì, sto solo cercando ancora una volta di seguire Val [il cugino Vacherot, ndr]. Ieri lo stavo guardando ed ero davvero nervoso. Oggi, in realtà, è stato molto meno stressante per me essere in campo. Non sono abituato a guardare qualcuno e volerlo vedere vincere così tanto. È stato molto più facile per me essere in campo oggi, controllare le mie emozioni e fare ciò che so fare, cercando di gestire tutto al meglio. Con la mia famiglia nel box è stato anche bello.”
D. Com’è il gruppo WhatsApp della tua famiglia in questo momento?
“WhatsApp? Sta letteralmente andando a fuoco adesso. A fuoco perché tutti stanno vivendo questo piccolo sogno in cui ci troviamo io e Val. Cerco di godermi ogni momento.”
D. Dopo New York hai fatto bene. A Pechino, contro de Minaur, hai giocato un match fantastico, molto combattuto. Venendo qui, ti aspettavi che potessero arrivare grandi risultati, magari qui o nei prossimi tornei?
“No, cerco solo di fare le mie cose con il mio team, con le persone che mi aiutano davvero ogni giorno. La maggior parte di loro in realtà è a casa questa settimana, ma stiamo comunque lavorando insieme per telefono. Si tratta solo di cercare di fare ciò che devo e poi vedremo i risultati alla fine. È tutto ciò a cui cerco di pensare.”
D. Quello che sta succedendo tra te e Valentin potrebbe essere un grande esempio anche per molti ragazzi che stanno provando la strada del college tennis, no?
“Sì, certo. L’ho sempre detto: se non sei nei primissimi posti del ranking junior, credo che quella del college sia probabilmente una delle migliori opzioni. Noi siamo stati davvero fortunati ad avere ottimi allenatori e a essere ben seguiti alla Texas A&M con Steve Denton. Sì, entrambi abbiamo ricevuto un’ottima formazione da lui. Siamo fortunati ad averlo avuto sul nostro percorso, davvero. Oggi si vede che siamo capaci di giocare con i migliori del mondo.”
D. Steve si sta alzando alle tre del mattino al College Station per guardare voi due, è super entusiasta. Parlaci un po’ del supporto che ricevi da College Station.
“Mi ha scritto ieri: ‘Sono davvero felice perché potrò svegliarmi alle tre del mattino ancora una volta per guardarvi giocare’. È stato piuttosto divertente.”
D. Hai fatto grandi progressi quest’anno. Come ci sei riuscito?
“Non lo so. Ho cercato di cambiare alcune cose. Ho cambiato il mio staff tecnico. Sicuramente abbiamo fatto degli aggiustamenti e lavorato su diversi aspetti. E poi anche sulle cose già esistenti, qua e là. Un po’ anche sulla mentalità: abbiamo solo cercato di migliorare. Sono felice che, per ora, stia funzionando.”
D. Pensi che ci sia qualcosa di speciale in questo torneo, o nei campi, o nella città, che ti fa esprimere il tuo miglior tennis?
“Il torneo è fantastico. La Cina, il popolo cinese — ne parlavamo con il mio amico qui praticamente ogni giorno questa settimana — siete così appassionati. È davvero piacevole essere qui, in un ambiente con persone così appassionate di tennis. Perché anche noi, come giocatori, condividiamo con voi questa passione per il tennis. Lo amiamo. Ogni giorno firmo foto di me stesso che non avevo mai visto prima e ognuna è più incredibile dell’altra. Sicuramente resterà tra i miei migliori ricordi in carriera. E non è ancora finita. D’ora in poi attenderò con impazienza questo periodo dell’anno ogni volta.”
M.S.
D. Entrerai per la prima volta tra i primi 40 del ranking.
“Non guardo la classifica, non mi interessa davvero. Mi concentro sul mio gioco, è tutto ciò che conta in questo momento.”
D. Guarderai la partita di stasera [Medvedev vs De Minaur]?
“Non so. Non so ancora. Controllerò il punteggio, vedrò chi vince e poi ne parleremo con il mio allenatore.”