Il Rolex Shanghai Masters 2025 avrà una finale che nessuno avrebbe osato immaginare: Arthur Rinderknech, francese, ha battuto Daniil Medvedev in rimonta 4-6 6-2 6-4 e domenica si giocherà il titolo contro il cugino Valentin Vacherot, monegasco, autore poche ore prima dell’impresa su Novak Djokovic (6-3 6-4) in una semifinale in cui il serbo è apparso condizionato fisicamente.
“Il sogno insognabile” ha detto Rinderknech dopo la partita, cercando un titolo per la sua impresa. “Anche nel sogno più grande non avremmo mai potuto immaginare questo. È qualcosa che non poteva nemmeno esistere all’inizio”.
E come dargli torto? Oggi, l’impresa più grande: piegare Medvedev in tre set, in una battaglia di due ore e mezza, in condizioni pesanti e umide che hanno messo a dura prova entrambi.
“Volevo solo farlo stancare per Valentin…”
Con il suo consueto sorriso ironico, Rinderknech ha raccontato come ha affrontato il match: “Dopo aver perso il primo set mi sono detto: ok, almeno provo a farlo stancare un po’, così domani sarà più affaticato contro Valentin. Volevo dargli una mano… e invece eccomi qui!”.
Un paradosso degno di una commedia: il piano di aiutare il cugino si è trasformato nella conquista più importante della carriera.
Dall’altra parte della rete ci sarà Valentin Vacherot, anche lui autore di un torneo fuori da ogni previsione. Il loro ultimo match ufficiale risale al 2018, un Futures in Francia vinto proprio da Rinderknech (6-2 6-4). Da allora, tante ore di allenamento insieme alla Texas A&M quando erano ragazzini, ma nessuno avrebbe mai scommesso che il loro prossimo incontro sarebbe stato… una finale Masters 1000.
“Domani ci saranno comunque due vincitori” ha detto Arthur. “Oggi abbiamo già vinto tutto. Domani, tra di noi, è tutto ciò che conta”.
E in effetti, a prescindere da chi solleverà il trofeo, il tennis ha già trovato una delle sue storie più toccanti e improbabili dell’anno.