Dopo stagioni segnate da continui infortuni e pochi tornei disputati, Nick Kyrgios è tornato a parlare in modo schietto e diretto, come nel suo stile, affrontando sia la sua condizione fisica che la prospettiva di un ritorno nel 2026. Intervistato da Josh Mansour nel podcast Unscripted, il trentenne australiano ha confermato che tornerà a giocare, almeno per un’ultima apparizione all’Australian Open, lasciando però molti dubbi sul resto della stagione e sul suo futuro nel circuito ATP.
Dubbi sul futuro, ma un’ultima corsa a Melbourne
“Sì, probabilmente giocherò l’Australian Open in qualche modo. Non sono molto sicuro rispetto a quali eventi parteciperò, ma sicuramente saluterò l’Australian Open almeno un’altra volta”, ha dichiarato il nativo di Canberra, attualmente sceso alla posizione 661 del ranking mondiale.
Alla domanda se il 2026 sarà effettivamente il suo ultimo anno da professionista, ha risposto con onestà, facendo trasparire tutte le incertezze legate alla sua tenuta fisica: “Non lo so ancora, sono arrivato al punto in cui si trova il mio corpo. È dura perché so cosa serve per essere a quel livello, e se si possono o meno concatenare quei giorni. È questa la difficoltà”.
Allenamenti sì, ma niente partite
Kyrgios ha poi spiegato come si stia ancora allenando, sebbene non sia tornato alle competizioni: “Mi alleno praticamente ogni giorno e gioco. Semplicemente non gareggio. Il programma dei tornei è quasi terminato, ma ci sono un paio di eventi per i quali mi sto preparando”. Una consapevolezza sempre più marcata accompagna le sue parole: “So che sto arrivando alla fine della mia carriera tennistica, soprattutto con tutti questi infortuni e imprevisti, come non potermi sottoporre a un altro intervento chirurgico che ti costringerebbe a stare fuori per altri sei o nove mesi”.
“Ti rimane un po’ l’amaro in bocca”
Il dolore fisico sembra aver lasciato spazio anche a una forma di stanchezza mentale: “Non vuoi arrivare al punto di iniziare a odiare la tua professione o quello che fai. Quando scendi in campo e non puoi nemmeno allenarti senza provare dolore e cose del genere, ti rimane un po’ l’amaro in bocca”.
Con Murray amicizia finita?
Durante il podcast, Kyrgios si è anche lasciato andare a una riflessione personale piuttosto dura nei confronti di Andy Murray. I due, un tempo vicini, non avrebbero più alcun rapporto al di fuori del campo. “Non saprei nemmeno più se è un amico. Immagino che sia solo un collega. Prima eravamo più uniti”, ha ammesso. Il tennista australiano ha poi ricordato il sostegno ricevuto dallo scozzese in passato: “È stata una delle persone che mi ha sostenuto di più in quel periodo. Ma ora non parliamo più così tanto”.
Alla base del raffreddamento dei rapporti ci sarebbe un episodio legato al podcast di Kyrgios, al quale Murray avrebbe declinato l’invito: “Volevo che partecipasse al podcast e si è comportato in maniera troppo distaccata. Ecco la verità. È come dire ‘fratello, trova un po’ di tempo’”.
Un 2025 tormentato
Detto questo, il 2025 di Kyrgios è stato un’altalena tra tentativi di rientro e nuovi problemi fisici. Dopo aver saltato completamente le stagioni 2023 e 2024 per gli interventi al ginocchio e al polso, ha iniziato il 2025 con due sconfitte al primo turno a Brisbane e Melbourne. In quest’ultima occasione ha fatto anche il suo ritorno in doppio insieme a Thanasi Kokkinakis, ma è stato costretto al ritiro per infortunio.
Dopo una pausa di un mese, ha giocato a Indian Wells (ritiro al primo turno) e a Miami, dove ha vinto la sua unica partita della stagione prima di perdere contro Karen Khachanov. Nuovi problemi al ginocchio e alla spalla hanno interrotto ancora una volta il suo percorso, costringendolo a saltare lo US Open nonostante un tentativo di rientro al Washington Open.
L’Australian Open come ultimo ballo?
A oggi, Nick Kyrgios non ha annunciato il ritiro, ma le sue parole e il suo atteggiamento lasciano intendere che il 2026 potrebbe essere davvero l’ultima occasione per vederlo in campo. A Melbourne, magari, nel torneo che più di ogni altro ha segnato la sua carriera.