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TC Santa Margherita Ligure e la ‘folle’ scalata alla A1. Il presidente Iguera: “Abbiamo reso realtà un’idea folle”

In meno di 10 anni il club ligure è arrivato ai massimi livelli, tra lavoro e ambizione. E ora sogno con giocatori come Maestrelli e Pellegrino

Last updated: 14/10/2025 14:09
By Pellegrino Dell'Anno Published 14/10/2025
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11 Min Read
Tc Santa Margherita Ligure

A cura di Carlotta Desirello

Sezioni
Dalla C alla A1, una scalata tra lavoro e ambizioniSerie A1 al via, sognando TorinoMacchiavello e non solo: un vivaio d’eccezioneFederazione e circoli, il motore nascosto del trionfo del tennis italianoDal mare al pickleball, un circolo da scoprireDalla Coppa Davis alla nuova stagione: il futuro brilla

In pochi anni il Tennis Club Santa Margherita Ligure si è affermato tra le principali realtà italiane. Il circolo, che oggi milita in Serie A1 maschile e Serie B1 femminile, infatti, è nato soltanto nel 2017 dalla fusione del Tennis Club Tigullio 1981 e la Levante Tennis Team. A portarlo al livello di realtà che vantano storie quasi centenarie sono stati grandi investimenti e una ristrutturazione importante di un club che ora è tra le 16 migliori squadre d’Italia, con una fresca semifinale disputata nel 2024 e persa solo contro i futuri campioni del TC Crema.

Anche quest’anno la squadra maschile prende parte al massimo campionato nostrano, con nomi di altissimo livello tra cui spicca quello di Andrea Vavassori che, con Andrea Pellegrino e Francesco Maestrelli, hanno sposato da anni questo progetto con l’obiettivo di portarlo sul tetto d’Italia, traguardo che anche quest’anno inseguiranno con una squadra più che mai competitiva, guidata dal capitano Marco Lavagnino e dal suo vice Elio Inserra.

Dalla C alla A1, una scalata tra lavoro e ambizioni

A raccontarci la storia, l’atmosfera e i punti di forza della realtà ligure è stato il presidente Mauro Iguera, uno dei principali artefici della creazione e dello sviluppo di questo ambizioso progetto: “Siamo un circolo che è rinato ed è stato completamente ristrutturato nel 2017 da una nuova proprietà che ne ha affidato la gestione all’associazione sportiva dilettantistica di cui è mio onore esserne presidente. Da lì abbiamo iniziato un cammino partendo dalla C1 maschile e femminile, ereditate dai club da cui siamo nati, con l’obiettivo di scalare le classifiche”.

Un sogno che oggi si è trasformato in realtà, ma che il circolo ha sempre sostenuto anche agli albori di questo percorso e su cui ha scelto di credere e investire: “Partire dalla C senza vivaio e avere l’ambizione di arrivare in A1 a giocarsi la semifinale poteva sembrare un’idea folle, ma noi ci abbiamo creduto sempre e abbiamo fatto investimenti significativi per poterlo realizzare – con un’ambizione ancora più grande – siamo arrivati vicinissimo a giocare la finale a Torino, speriamo di riuscirci negli anni a venire”.

Serie A1 al via, sognando Torino

Quest’anno Santa Margherita Ligure si presenta come una delle candidate al titolo di Serie A1 maschile, consapevole della propria forza, pur nutrendo grande rispetto per le avversarie: “Abbiamo contribuito a creare una vera squadra-famiglia che potrebbe rappresentare il nostro segreto per aspirare a traguardi ancora più importanti di quelli conseguiti fino ad ora. Sarà comunque difficile, anche perché vedo squadre molto attrezzate”.

Il percorso inizia dalla fase a gironi, cominciata al meglio con la vittoria interna contro lo Junior tennis Perugia e l’ottimo pareggio maturato in trasferta contro il CT Vela Messina, dove la squadra cercherà di confermarsi per accedere nuovamente ai playoff, in cui servirà un salto di qualità: “Sono 4 anni che tra A2 e A1 vinciamo tutte le partite della regular season, dobbiamo quindi migliorare i playoff, ma sicuramente abbiamo una squadra competitiva”. Non solo l’A1 maschile, il club ligure può contare anche su una squadra femminile di alto livello con grandi ambizioni: “Ci siamo già confermati in B1 quest’anno e giocheremo la prossima primavera con l’obiettivo di fare un salto in avanti”.

Macchiavello e non solo: un vivaio d’eccezione

Quello di Santa Margherita Ligure è un circolo che non si limita ai grandi risultati della prima squadra, ma che conta di una scuola tennis tra le migliori della federazione, con un settore giovanile che ha abbracciato la stessa crescita esponenziale delle prime squadre, l’aspetto che più di tutti inorgoglisce il presidente Iguera: “Ad oggi abbiamo 150 ragazzi alla scuola tennis. Come dico sempre, la Serie A è la punta dell’iceberg che deve fare da traino al settore giovanile. Alla fine, il vero scopo che noi dirigenti di circolo abbiamo è quello di far crescere dei ragazzi in modo sano che, pur praticando uno sport competitivo, mantengano quei valori determinanti che permettono di crescere nel modo giusto”.

Un vivaio, peraltro, che sta ottenendo risultati di primissima fascia: “Quest’anno abbiamo mandato 10 tra ragazzi e ragazze ai campionati nazionali e abbiamo una ragazza che ha giocato un paio di tornei di Tennis Europe e ha vinto un torneo di singolo e uno di doppio. Siamo ormai tra i circoli che anche nel settore giovanile possono eccellere a livello nazionale – e tra i giovani da tenere d’occhio c’è anche il giovanissimo quattordicenne Giacomo Macchiavello, aggregato alla prima squadra – è un ragazzo giovanissimo, cresciuto interamente nel circolo. Il fatto di averlo in Serie A1 con la classifica di 3.2 può essere la dimostrazione per tutti coloro che giocano nel nostro circolo di poter ambire a far parte della squadra di massima divisione”.

Federazione e circoli, il motore nascosto del trionfo del tennis italiano

Sentir parlare di tennis nelle strade e nelle case italiane è ormai diventato quotidianità, grazie ai grandi risultati internazionali che sta ottenendo il movimento. Oltre al talento e alla dedizione dei singoli, però, c’è anche un grande lavoro dalle retrovie, poco visibile agli occhi dei più: “Da ormai molti anni la federazione ha fatto una politica praticamente perfetta e lo posso commentare come persona completamente indipendente che si è avvicinata 20 anni fa al mondo del tennis. Durante le varie cariche che ho avuto nei circoli, ho visto una metamorfosi totale nell’approccio federale nei confronti dei circoli e del settore giovanile”.

Alla base dei successi ci sono anche decisioni prese a lungo termine: “Inizialmente, le regole che sono state imposte ai circoli erano state accolte con scetticismo e sono state oggetto di critica, ma poi si sono poi dimostrate assolutamente vincenti. Ad esempio, il fatto di obbligare a giocare la Serie A con il 50% di giocatori del vivaio ha consentito a questi ragazzi di avere ingaggi significativi che gli sono serviti per finanziare la loro attività agonistica individuale. Un movimento come il nostro con 20 giocatori nei primi 200 del mondo è qualcosa che non ha nessun paese al mondo e che oggi mette l’Italia in una posizione invincibile dal punto di vista di squadra”.

Dal mare al pickleball, un circolo da scoprire

Il circolo è anche un luogo vissuto quotidianamente da soci e non, inserito in una cornice unica e suggestiva, affacciata sul mar ligure e a pochi passi da Portofino, molto diversa rispetto alle realtà situate in centro città: “Il punto di forza di questo circolo è ovviamente l’estate, che a Santa Margherita Ligure è una stagione estremamente frequentata dai turisti. Nel periodo tra Pasqua e la metà di ottobre, il circolo è praticamente gremito dalle 8 del mattino a mezzanotte, con i campi continuamente occupati”.

Per seguire la sempre più crescente richiesta, il club ha anche ampliato notevolmente la sua offerta, in modo tale da andare incontro alle esigenze di tutti coloro che lo frequentano: “Attraverso la conversione di alcuni campi da tennis in campi da padel siamo riusciti a offrire qualcosa di vario, perché ora abbiamo 4 campi da tennis e 3 da padel. Per l’inverno, poi, disponiamo di un campo da tennis e due da padel al coperto, anche se a Santa Margherita si gioca tranquillamente all’aperto tutto l’anno. Inoltre, abbiamo aggiunto qualche mese fa l’ultima novità che riguarda il campo da pickleball che offre, soprattutto ai clienti degli alberghi di nazionalità americana, la possibilità di sfogarsi anche in estate, con una disciplina che in America è ormai dilagante e che sta piano piano prendendo piede anche nel nostro Paese”.

Dalla Coppa Davis alla nuova stagione: il futuro brilla

Il riconoscimento del circolo ligure come polo di spicco nel panorama tennistico italiano non arriva solo dai risultati sul campo, ma anche dalla federazione stessa, con il presidente della FITP Liguria Andrea Fossati, che, durante la presentazione della nuova stagione di A1 del club, ha tenuto a sottolineare il fatto che “oggi in federazione il Santa Margherita è un’eccellenza conosciuta da tutti”. Ciliegina sulla torta è stata la presenza del trofeo della Coppa Davis, che ai primi di luglio ha fatto tappa proprio a Santa Margherita, la prima delle realtà liguri ad accoglierlo. Un evento che il presidente ci ha raccontato con orgoglio: “È stato bellissimo, abbiamo avuto un pellegrinaggio continuo al circolo di giovani, meno giovani, locali e turisti che sono venuti per farsi fotografare con la famosa insalatiera d’argento”.

Un onore che il club si è guadagnato con merito: “Credevo che fosse stato un gentile omaggio della dirigenza della federazione regionale, con la quale abbiamo dei rapporti cordialissimi, ma il presidente Fossati ha spiegato che la scelta è stata fatta con criteri oggettivi”. E se tutti questi risultati e riconoscimenti il club di Santa Margherita Ligure li ha ottenuti in appena 8 anni di storia, il futuro non può che apparire radioso per il circolo e per il lavoro del presidente Mauro Iguera.


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