Le convocazioni azzurre di capitan Volandri per le Finals 8 di Coppa Davis hanno fatto emergere qualche malumore per via dell’assenza di Jannik Sinner, trascinatore indiscusso del duplice successo italiano nelle ultime due edizioni. “Sinner non ha dato la sua disponibilità per il 2025. La Coppa Davis è, e resterà, sempre casa sua e sono certo che Jannik tornerà presto a far parte della squadra”, ha detto Filippo Volandri, che punterà su Cobolli, Berrettini, Musetti, Vavassori e Bolelli per riportare a casa l’insalatiera. Qualche ora più tardi, il n° 2 del mondo – pronto a esordire in quel di Vienna – ha replicato: “Quest’anno abbiamo deciso così, insieme al mio team. È una decisione non semplice. l’obiettivo dopo Torino è già il 2026, partire con il piede giusto in Australia. Una settimana sembra una banalità, ma non lo è. Una settimana è molto importante“.
Pietrangeli: “Sinner deve giocare a tennis, mica fare una guerra”
Non tutti avallano la scelta dell’azzurro. C’è chi ritiene che un “no” da parte dell’ex numero uno del mondo non sia affatto ammissibile. Tra questi spicca il nome della leggenda tricolore, Nicola Pietrangeli, in disaccordo con la preannunciata assenza di Sinner alle Finals di Bologna: “È un grande schiaffo al mondo sportivo italiano“. ha dichiarato l’ex numero tre del mondo all’ANSA. “Non capisco quando parla di scelta difficile, deve giocare a tennis, mica fare una guerra”, ribadisce il capitano di Davis del 1976, anno del primo successo azzurro nello scontro tra nazioni.
Un Pietrangeli contrariato nei confronti della scelta presa da Sinner, ha poi aggiunto: “Quando mi toccano la Coppa Davis smanio perché lo scopo di uno sportivo è mettere la maglia azzurra. Ma purtroppo parlo di un’altra epoca“. La leggenda tricolore mette in prima linea i valori legati alla divisa azzurra, e conclude: “Spero che durante la Davis poi non vada a giocare da qualche altra parte… Oggi il mondo è troppo pieno di soldi. Il cuore lo lasciano da parte”.