Nicolai Budkov Kjaer ha fatto il suo esordio in un ATP 500 all’Erste Bank Open di Vienna. Il giovane norvegese, classe 2006 e tra i protagonisti della corsa alle Next Gen ATP Finals, ha affrontato al primo turno Tomas Martin Etcheverry, cedendo in due set con un doppio 6-3. Nonostante la sconfitta, per lui è stata l’ennesima esperienza sul palcoscenico più importante del tennis, dopo una stagione da protagonista nei Challenger e un ruolo da sparring partner al fianco dei migliori.
Volto noto nel circuito: da sparring a giocatore ATP
Il 19enne non è infatti un volto nuovo per il circuito maggiore. Lo scorso anno è stato uno degli sparring partner ufficiali alle Nitto ATP Finals di Torino, allenandosi spesso con Jannik Sinner e creando un rapporto di stima reciproca con l’entourage del campione altoatesino.
Il rapporto con Sinner e i consigli di Cahill
“Mi sono allenato spesso con Sinner nell’ultimo anno, quindi ci conosciamo un po’. Per quanto si possa essere vicini al numero 2 del mondo, immagino” ha raccontato Budkov Kjaer al sito ufficiale ATP durante il media day in quel di Vienna. “Darren (Cahill, ndr.) mi ha detto che ho un buon tennis e un bel potenziale. Ho uno swing molto ampio sul dritto, quindi mi ha detto: ‘Cerca di prepararti in anticipo, perché il tuo dritto è un martello’. L’ho trovato divertente, in realtà”
Dal ruolo di sparring al confronto con i big
Nonostante i riscontri positivi in allenamento, il norvegese è consapevole che il livello delle partite ufficiali rappresenti una sfida completamente diversa. “Ho fatto da sparring partner in tanti eventi, quindi sono abbastanza abituato a essere quello che si allena con i giocatori, ma non quello che gioca contro di loro. Non sono ancora abituato a tutto questo, ma spero che con il tempo lo diventerò”
Una wild card arrivata all’ultimo minuto
La settimana di Vienna era iniziata in maniera piuttosto movimentata per lui. Inizialmente inserito nelle qualificazioni grazie a una wild card, ha ricevuto l’ingresso diretto nel tabellone principale all’ultimo momento, dopo il ripescaggio di Matteo Berrettini.
“Mi sono svegliato come sempre per prepararmi alla partita di qualificazione, e all’improvviso mio padre mi ha detto che Berrettini sarebbe potuto entrare direttamente nel tabellone principale e che io avrei potuto ricevere una wild card per il main draw. Poi è arrivata la chiamata. È stato un momento emozionante. Non avevo mai giocato un torneo di livello 500, quindi ero davvero entusiasta e felicissimo. Ho fatto un piccolo salto dalla gioia, ero pieno di felicità”
Etcheverry ancora una volta sulla sua strada
Il sorteggio gli aveva riservato un avversario già noto: l’argentino Tomas Martin Etcheverry, che lo aveva battuto lo scorso febbraio in un durissimo match di Coppa Davis, deciso al tie-break del terzo set. Questa volta, però, Etcheverry si è imposto in due set per 6-3 6-3.
Una stagione di svolta: obiettivo Next Gen Finals
Il 2025 è stato un anno di svolta per Budkov Kjaer, che ha conquistato quattro titoli Challenger, ottenuto la prima vittoria ATP a Bastad contro Monteiro e scalato quasi 400 posizioni nel ranking, passando da numero 518 a n.136 del mondo. Risultati che lo hanno proiettato fino alla sesta posizione nella PIF ATP Live Race to Jeddah e che ora gli permettono di puntare con decisione alle Next Gen Finals.
“All’inizio dell’anno ero così in basso nel ranking che non mi è nemmeno passato per la testa. Poi ho vinto un Challenger all’inizio della stagione e ho pensato che forse avrei potuto qualificarmi. Poi, con qualche buon risultato qua e là, all’improvviso mi sono ritrovato in corsa. Ora, sarebbe una grande delusione non riuscire ad andarci. Credo di avere buone chance”
Una filosofia semplice: vivere il presente
Il norvegese ha avuto accesso anche al tabellone principale dello Stockholm Open grazie a una wild card riservata ai giovani della Next Gen. “Sto solo cercando di sfruttare tutte le occasioni che mi si presentano. È stato un anno fantastico, ma cerco di affrontare tutto partita per partita, punto per punto. Non penso a quanto ho vinto o perso finora. Cerco solo di vivere il momento. Non posso controllare ciò che è successo o ciò che succederà. Posso solo concentrarmi sul presente”. E la saggezza, nonostante la sua giovane età, di certo non gli manca.