da Vienna, il nostro inviato
Torneo che entra nel vivo qua a Vienna, giornata piena di incontri e primo match del giorno fra Flavio Cobolli e Thomas Machac. Match che si preannuncia molto stuzzicante, fra due giovani emergenti del circuito. La partita si gioca sul campo secondario per la gioia dei presenti che sicuramente potranno ammirare da vicino un bell’incontro; in mattinata quindi sia Machac che Cobolli si sono riscaldati sotto la storica struttura della Marx Halle, costruita a fine ‘800, che ospita il sito secondario del torneo di Vienna, a debita distanza dalla StadtHalle.
A fine allenamento siamo riusciti a incrociare il padre e allenatore di Flavio, Stefano Cobolli, che nonostante i tempi stretti prima del match è stato molto disponibile e ha risposto alle nostre domande.
DOMANDA UBITENNIS: Allora intanto grazie mille Stefano per la tua disponibilità. Volevo chiederti se avevi avuto modo di parlare con Flavio del tema della Davis: poichè Sinner non sarà presente, come vedi l’opportunità per Flavio di giocare a Bologna? Ho visto che qua a Vienna c’è anche il capitano Fabio Volandri, avete scambiato qualche opinione?
STEFANO COBOLLI: Beh, certo, ne abbiamo parlato, siamo contentissimi della convocazione. Per Flavio è un grande onore far parte della squadra, è una cosa a cui tiene tantissimo. Dopo l’ottima stagione di cui è stato protagonista penso sia un bel riconoscimento, un bel traguardo e un motivo di stimolo per concludere questo 2025 al meglio. Ovviamente a fine stagione sono tutti un po’ stanchi, i viaggi sono stati tanti, le partite sono state tante. Come tutti, Flavio è un po’ provato a questo punto dell’anno, ma abbiamo il tempo per preparare al meglio la Coppa Davis. Faremo di tutto per scegliere il miglior programma e la miglior preparazione proprio per arrivare al massimo e essere pronti al 100% per competere in Davis.
DOMANDA UBITENNIS: Mi hai anticipato perchè volevo proprio andare a parare qua: è stata una stagione lunga, con tanti viaggi. L’ultima fatica è stata lo swing asiatico, dalla Cina ad Almaty dove forse le cose non sono andate come si poteva sperare. In questo finale di stagione dopo Parigi pensate magari di fermarvi un attimo e tirare il fiato?
STEFANO COBOLLI: Adesso dobbiamo vedere coma vanno i prossimi due tornei (Vienna e Parigi, ndr). Flavio arriva qua dopo un torneo molto stancante, non è sicuramente al 100%. Dopo Almaty era molto stanco quindi vediamo come vanno questi due tornei e poi insieme a tutto il team cercheremo di programmare al meglio le 2/3 settimane che mancano per farlo arrivare al 100% della condizione a Bologna; è il nostro obiettivo in questo momento.