Un primo set sul velluto, ma poi un grande Cobolli ha reso la vita difficile a Jannik Sinner, riuscito a prevalere 6-2 7-6 ma facendo grandi complimenti al suo connazionale, che è andato a salutare il team dell’altoatesino all’uscita del campo. Al termine del match Sinner è poi intervenuto in conferenza stampa, sottolineando la buona prestazione di Cobolli e parlando anche dell’imminente Masters 1000 in Arabia Saudita.
D: Complimenti Jannik, puoi commentare la partita?
SINNER: “È stata sicuramente molto difficile. Credo che entrambi abbiamo giocato bene. Ho avuto le mie chance nel secondo set e sono felice di averla portata a casa senza andare al terzo. Flavio è un giocatore talentuoso e sta giocando sempre meglio: non avevo mai giocato contro di lui in una partita ufficiale. È un’esperienza molto positiva e, per l’Italia, è bello avere tanti giocatori forti così giovani”.
D: Affrontare un connazionale cambia qualcosa, o per te è come tutte le altre partite?
SINNER: “Onestamente non ci penso troppo: pensi che è nei primi 20 del mondo, non che è un tuo connazionale. È chiaro che ci conosciamo bene, a volte ci siamo anche allenati insieme. Lui sta facendo un buon percorso con suo padre e il suo team, logicamente però le partite ufficiali sono un’altra cosa”.
D: È stato annunciato un Masters 1000 in Arabia Saudita dal 2028 e Sascha (Zverev) ha ventilato in conferenza stampa anche l’ipotesi di accorciare la stagione. Cosa ne sai e cosa ne pensi?
SINNER: “Credo sia la prima volta che si aggiunge un evento Masters. Per l’esperienza che ho di quel Paese, la popolazione è molto giovane e il mercato può diventare molto grande: lo vedo positivamente. Vediamo cosa potrà portare a noi giocatori. Un Masters è importante anche per i punti e per chi inizia a giocare a quel livello. Non so esattamente quando si giocherà, ma in generale penso sia una cosa positiva“.
D: Giochi a un livello altissimo: dove pensi di poter ancora migliorare?
SINNER: “Guardando la partita ci sono momenti in cui avrei potuto fare meglio. Forse servire un po’ meglio, essere più efficace in generale, soprattutto indoor dove i primi colpi contano tanto. A 24 anni non sei al 100%, puoi ancora migliorare in tante cose e noi ci lavoriamo. Magari andare un po’ di più a rete, dare sicurezza lì. Ogni giorno è diverso: avversari diversi, situazioni diverse in campo; non è mai semplice”.
D: Il tuo prossimo avversario, Bublik, è molto forte indoor. Come valuti il match?
SINNER: “Lui è molto bravo e talentuoso e indoor è davvero pericoloso. Sarà una partita molto difficile, serve molto bene ma sono soddisfatto di essere di nuovo qui nei quarti di finale. Viene da buone prestazioni, ha tanta fiducia”.
D: Si parla di un “sistema a cascata”: i top player fisserebbero Slam, 1000 e Finals, poi valuterebbero i 500 solo se servono punti. Rischiano di essere meno competitivi i 500?
SINNER: “Non lo so. Come dico sempre, noi giocatori siamo liberi di scegliere – anche di dire no a certi eventi. L’anno scorso, per esempio, non ho giocato alcuni tornei per prepararmi ad altri. Penso che questo sarà un tema centrale per il futuro e per i top player. Non credo che i 500 diventeranno “scarsi” per definizione: dipende da quando si giocano e da come si incastrano in calendario. Ogni giocatore ha una visione diversa e lo stesso vale per l’organizzazione del calendario. Vedremo”.
D: Fuori tema: nel weekend parte la stagione dello sci. Come va la “vecchia passione”? Hai contatti con qualcuno della nazionale italiana? Guardi le gare con attenzione?
SINNER: “Lo sci è una passione: quando posso, ogni tanto vado – mi fa bene. A Natale vado sempre a sciare: è importante anche per la testa. Con Dominik Paris, per esempio, a volte ci scriviamo brevi messaggi, ci auguriamo buona fortuna per la stagione. Non ci conosciamo tutti di persona – alcuni non li ho mai incontrati – ma tra altoatesini ci sosteniamo. Sono contento che inizi la stagione dello sci!”.
