Pratica sbrigata con molta più facilità per Alexander Zverev, rispetto al match di primo turno. Matteo Arnaldi ha provato a opporre resistenza, ma la consistenza del tedesco oggi era un po’ troppa per il nativo di Sanremo. Il teutonico ha parlato in conferenza stampa al termine dell’incontro. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni raccolte da Federico Bertelli, inviato per ‘Ubitennis’.
D: Complimenti per la cinquantesima vittoria in stagione Sascha, sei contento del risultato?
Alexander Zverev: “Abbastanza orgoglioso, sì. Considerando che la stagione non è stata super, ho comunque raggiunto 50 vittorie, quindi direi che è andata ok e oggi sono contento di poter proseguire”.
D: Dopo un primo turno molto difficile com’è andata nel match con Arnaldi?
Alexander Zverev: “Sì, primo turno molto difficile: credo che la partita di oggi sia stata certamente migliore. È complicato stare in campo senza sapere se sei fisicamente pronto o no, e penso che questo primo turno mi abbia dato parecchia fiducia. La schiena soprattutto non è più un tema, già dalla Cina“.
D: Il tuo prossimo avversario è Griekspoor con cui sei 8-2 nei precedenti.
Alexander Zverev: “Parlando del mio prossimo avversario: è uno che serve molto, molto bene, gioca in modo molto aggressivo. Contro i giocatori forti alza sempre il livello: ha già battuto spesso ottimi giocatori, ha battuto anche me, e così via. Contro avversari meno forti a volte fa più fatica: ha risultati che ti fanno scuotere la testa e chiederti cosa sia successo. Ma contro i giocatori di alto livello rende molto: mi aspetto quindi una partita molto dura domani. Sono contento della sfida che rappresenta”.
D: Complimenti per la vittoria. Oggi è arrivata la decisione: nel 2028 ci sarà un decimo Masters 1000. L’idea sarebbe una sorta di “cascata”, cioè fissare gli Slam, i 1000 e le Finals e poi vedere. Che cosa ne pensa della situazione?
Alexander Zverev: “Io sono nel Player Council: se ci promettono che con i soldi del decimo Masters ricompreranno le licenze dei tornei e così la stagione diventerà più corta, allora per noi giocatori è ottimo. Se la stagione si accorcia di 3-4 settimane e non dobbiamo giocare fino a fine novembre/inizio dicembre, ma “solo” fino a metà di novembre, allora è un’idea super. Se invece con quei soldi non fanno nulla e aggiungono soltanto un torneo, è una bella storia da raccontare ma poco sensata per i Top 10/Top 20. Spero quindi che si vada nella direzione giusta”.
“Per quanto riguarda l’Arabia Saudita: a me è piaciuto, mi sono davvero goduto lo stare lì. È un Paese che sta facendo molto nello sport, ed è bello da vedere. Però voglio anche vedere che poi l’ATP faccia i passi successivi: magari ricomprare alcuni 250 di fine anno o riorganizzarli, così da avere una stagione più corta di tre-quattro settimane e un’off-season non di sole quattro settimane ma magari di otto. Sarebbe utile per tutti i top player. Avere 3 settimane in più di off season sarebbe fantastico“.
D: Rispetto al tema del decimo master 1000 in Arabia pensi che possa essere un po’ una mossa per rendere il paese più presentabile?
Alexander Zverev: “Sulle questioni politiche: non è che ci sia sempre il contesto migliore, ma stanno cercando di cambiare. Tre anni fa non c’ero stato, quest’anno sì: mi è sembrato quasi un Paese nuovo. Non sono un politico: se ci sarà un Masters 1000 lì, io lo giocherò. Sono 30 anni che si gioca a Dubai o a Doha e non mi sembra che ci siano stati problemi. Io posso parlare di ciò che conosco, cioè il tennis: l’ATP dovrebbe iniziare a usare quei soldi e a restituire qualcosa ai giocatori“.
D: Nel calendario ci sarebbe spazio: intorno a Doha e Dubai oppure in Sudamerica. Dopo l’Australian Open ci sono tornei bellissimi: dove si inserirebbero i nuovi appuntamenti?
Alexander Zverev: “Le opzioni sono diverse. Ripeto: essendo nel Player Council le conosco, ma non sarò io a raccontarle—altrimenti passo per la “talpa” e poi non mi dicono più nulla. Diciamo che all’inizio dell’anno ci sono parecchie finestre possibili”.
D: Parliamo dell’abbandono dell formato “compatto” da sette giorni per i Master 1000: conosci qualche giocatore a cui piaccia davvero questo nuovo formato?
Alexander Zverev: “Tra i Top 30, no. Agli organizzatori piace perché i tabelloni diventano più grandi. Ci è stato però assicurato che, comprando indietro dei tornei, non avremo Masters di due settimane ovunque”.
