Il Challenger 100 di Brest (cemento indoor) chiude lo swing francese che tra settembre e ottobre offre tre splendidi Challenger (Orleans, Mouilleron e appunto Brest) che sono accomunati dalla bellezza degli impianti che li ospitano, dalla grande partecipazione di pubblico e in genere da ottime entry list. Quattro erano i nostri rappresentanti: Zeppieri, Passaro, Maestrelli e Nardi, tutti con ancora qualcosa da chiedere a questo scorcio di una stagione. Che per loro è stata abbastanza avara di soddisfazioni, chi più chi meno.
Delude Luca Nardi che esce subito ad opera del canadese Alexis Galarneau (n. 187), avversario buono ma decisamente alla portata dell’azzurro. Quel che soprattutto stupisce è il punteggio (6-4 6-1 in poco più di un’ora) che ci racconta di una partita ben poco combattuta. Arrivano invece ai quarti Giulio Zeppieri che elimina due avversari decisamente tosti come Laslo Djere (n. 84 e prima testa di serie) e August Holmgren (n. 168). Ora lo attende lo statunitense Eliot Spizzirri (n. 103) e non sarà certo una passeggiata. Ma è da queste strettoie che deve passare il percorso di crescita del tennista laziale, fin troppo a lungo attardato da problemi fisici e motivazionali.
Ottimo anche Francesco Passaro che, dopo la vittoria in tre set sul portoghese Jaime Faria, ha superato, sempre in tre set, per la precisione tre tie-break, il finlandese Emil Ruusuvuori che adesso sarà anche precipitato in classifica ma solo un paio di anni fa era al n. 37 ATP. Nei quarti troverà il francese Dan Added (n. 217). Francesco Maestrelli all’esordio ha battuto in rimonta 6-7(3) 6-4 6-2 il britannico Harry Wendelken (n. 248), giocatore on fire dopo la sua recentissima vittoria al Challenger di Creta.
Poi si è trovato dall’altra parte della rete Hugo Gaston (n. 113, ma ex n. 58), mancino fastidiosissimo, come confermano le sue vittorie in carriera contro giocatori come Alcaraz, Musetti (entrambi a Parigi Bercy nel 2021), De Minaur e Shapovalov. E infatti il francese ha sofferto un po’ solo nel primo set per poi vincere, tutto sommato facile, col punteggio di 7-6 (5) 6-1, ribadendo una superiorità già espressa nel 2023 nelle qualificazioni di Wimbledon.
Challenger Amburgo, Cinà si disimpegna bene ad Amburgo
Si giocava anche ad Amburgo (cat. 50, cemento indoor) con in campo Federico Cinà e Francesco Forti. Cui va aggiunto Jacopo Berrettini che però non ha superato qualificazioni, battuto dal carneade tedesco Jannik Opitz che è stato nei primi 1000 una sola volta un paio di anni fa (n.954). Francesco Forti è uscito subito (6-2 6-3) ad opera del 17enne padrone di casa Jamie Mackenzie che, pur presentandosi con una classifica altissima (1217), ha sorpreso il tennista romagnolo che, se non altro, avrà subito occasione di rifarsi nel prossimo week end con la sua Massa Lombarda, inaspettata capolista nel girone 3 del campionato italiano.
Federico Cinà invece è arrivato meritatamente ai quarti battendo prima il 22enne slovacco Milos Karol (n.377) in tre complicati set e poi, molto più nettamente (6-4 6-1), il bulgaro Dimitar Kuzmanov (n. 249). Evidentemente la settimana di pausa dopo l’eliminazione al primo turno a Bruxelles ha ritemprato il tennista siciliano che ultimamente ci era parso un po’ provato da questa sua prima e lunghissima stagione professionistica. Ora nei quarti gli tocca il 22enne padrone di casa (nativo di Duisburg) Tom Gentzsch (n. 284 ATP).
