Giunge al sedicesimo anno la lista dei 50 Most Marketable Athletes stilata dal sito americano Sportspro, che intende individuare gli atleti più commercializzabili nell’era digitale, ovvero chi porta più valore al marchio accostato, valutando le star dello sport secondo alcuni parametri. La metodologia proposta dal sito osserva i campioni sportivi secondo tre pesi, che esprimono infine il punteggio di commerciabilità: primariamente la forza del marchio, che comprende fattori come l’autenticità e la reputazione, la performance e i valori condivisi. Il secondo elemento di valutazione è il Total Addressable Market, che fa riferimento alle opportunità di fatturato che un atleta può portare al brand è che è costituito dalla capacità del personaggio in termini di coinvolgimento del pubblico e di sentimento diffuso.
Per ultimi i dati più direttamente economici, che pesano per il 30%, mentre i primi due valgono il 35% ciascuno. La graduatoria si apre con Lewis Hamilton, che sale di 11 posizioni e diventa il leader di classifica più vecchio di tutte le edizioni precedenti; il pilota britannico della Ferrari, 40 anni, è classificato come cultural icon, al pari di Simon Biles, ginnasta americana di grandissima popolarità. Scendendo ancora al quarto posto leggiamo il nome di Steph Curry, primo cestista nella graduatoria che lo vedeva al ventesimo posto lo scorso anno.
Un gradino più sotto c’è Cristiano Ronaldo e al nono Giannis Antetokounmpo, basketballer greco primo nella categoria dei consistent performer; segue a ruota Coco Gauff, in salita di tre posti e prima tennista nel ranking. Per lo sport della racchetta al numero 15 c’è Djokovic, anch’esso in crescita (di tre anche lui), mentre i duellanti Alcaraz e Sinner sono rispettivamente a quota 18 e 21, con il numero due del mondo che cresce di 26 posizioni contro le 11 del murciano. Poi Sabalenka al 27 e Swiatek al 40; Andreeva è 128 e Fritz 142. Jannik è uno dei 20 nel ranking sponsorizzati da Nike e ottavo come numero di posizioni scalate.
Altri italiani? Kimi Antonelli è oltre il 50, al numero 78 (la classifica originaria arriva al n. 150), e nessuno più. Per il resto il più giovane è un quattordicenne indiano che pratica il cricket, Vaibhav Suryavanshi, e il più attempato un quarantaquattrenne di medesima nazionalità e sport, MS Dhoni. La rappresentanza femminile perde due presenze e per il secondo anno consecutivo è in calo, il paese in generale più rappresentato, e non ne avremmo dubitato, sono gli Stati Uniti con 17 nomi, seconda la Gran Bretagna con 7.
