G. Dimitrov b. G. Mpetshi-Perricard 7-6(5) 6-1
Dopo l’infortunio del sette luglio sul Centre Court di Wimbledon quando era in vantaggio per due set a zero sul futuro campione del torneo Jannik Sinner, Grigor Dimitrov torna al tennis al Paris Rolex Masters per ingaggiare fiera lotta di servizi con Giovanni Mpetshi-Perricard. Il primo set in realtà è meno scheletrico di quanto non ci si potesse aspettare e ci sono persino quattro palle-break, due per ciascuno, tutte peraltro neutralizzate.
Il tie-break dà ragione all’atleta bulgaro che dapprima si porta sul 5-2 e servizio mettendo in difficoltà il rivale a rete con palline senza peso sulle quali Perricard si confonde e mette in rete, poi sbaglia due dritti e richiama in gara il francese. Dimitrov addomestica però la ribattuta e fa 6-4 dopo aver proposto al lungo avversario una soluzione scomoda ben al di sotto del net e finisce per vincere 7-5: più errori che colpi vincenti per entrambi, Perricard vince il 78% di scambi sulla sua prima palla e sulla seconda scrive 8 su 20 mentre Dimitrov mette in campo solo il 43% di prime battute.
Il trentaquattrenne fantasista entra nella frazione numero due con il vantaggio di aver già decrittato i codici della cannonball del rivale e tormenta lo stesso con risposte subdolamente rallentate che Perricard deve sudare per raggiungere e rispedire al mittente con efficacia. Il transalpino si sente mortificato perché deve conquistarsi diversi scambi spingendo con il dritto da posizioni che di norma sono decisamente più avanzate. Giocando viceversa dalle retrovie finisce per concedersi al contrattacco dell’avversario, che prevale con facilità.
Dimitrov ottiene due break, nel quarto gioco deve annullare una palla-break ma sale ugualmente fino al 4-0 lasciando intravedere degli autentici preziosismi nel controllo della risposta; Perricard non ha risorse da spendere e cede per 6-1 senza mettere a segno nemmeno un ace mentre Dimitrov colleziona nove colpi vincenti pur confermando un mediocre 43% di prime battute in campo. Il suo prossimo avversario sarà uno tra Medvedev e Munar.
[10] K. Khachanov b. [Q] E. Quinn 6-1 6-1
Il giovane Ethan Quinn esce con uno 0-3 sulla schiena da uno sfortunato trittico di game che lo vede ingaggiare un confronto a campo aperto e ricco di soluzioni balistiche con il più quotato ed esperto Karen Khachanov. Il ventunenne americano spazia con i colpi coperti e sfida con lo slice incrociato di rovescio a una mano il dritto tremendo del ragazzone russo, che deve faticare ogni punto per ridurre il rivale alla ragione.
Karen ci riesce perché l’ultima parola nel palleggio è quasi sempre la sua, perché la sua palla è comunque più pesante e il suo rovescio con il taglio sotto è, almeno per ora, più affilato e veloce. Un’altra differenza importante risiede nella seconda battuta, che Quinn difende per il 20% delle occasioni nel primo set e per il 33% nel secondo, mentre il moscovita si assegna un 71% nel medesimo reparto del gioco che non dà scampo allo yankee.
Così dopo il 3-0 il morale di Quinn si abbassa e lo statunitense, pur difendendo per una volta la battuta, perde brillantezza e subisce il 6-1 del primo parziale. Come detto, Ethan si difende un poco meglio nella seconda frazione, ma la differenza di qualità tra i due continua a risaltare e il punteggio finale della frazione è lo stesso della prima: il secondo turno del tennista russo sarà uno tra i più interessanti dal momento che lo vedrà impegnato con il vincente tra Fonseca e Shapovalov.
