L’argomento del momento, tennisticamente e non solo, è soltanto uno: Jannik Sinner e il suo no alla Coppa Davis. Se ne sono sentite tante, tra critiche e difese. Ha detto la sua, a Radio 24, anche il direttore Ubaldo Scanagatta. Riportiamo alcuni estratti del suo intervento, di cui alleghiamo l’audio integrale.
“La comunicazione della scelta è arrivata nel momento sbagliato, perché la decisione è stata comunicata nello stesso giorno, nelle stesse 48 ore in cui lui vinceva un’esibizione con una racchetta d’oro in mano da mezzo milione di euro più 6-7 milioni fra ingaggio e vittoria […]“.
“Va anche detto che adesso contano più i quattro Slam, le finali ATP, forse anche qualche Masters Mille. Io credo che qualche giocatore preferirebbe vincere Roma o Montecarlo piuttosto che la Coppa Davis, anche perché la Davis ha perso un po’ di importanza […] Sinner è uno molto programmatico e metodico, quando decide una cosa non guarda in faccia a nessuno, e lo ha dimostrato quando ha lasciato Piatti per Vagnozzi e Cahill […]“.
E sul paragone Sinner-Alcaraz: “Dire che lo spagnolo è più forte non è l’espressione giusta: Alcaraz ha più varietà, più picchi, può fare cose che Sinner non sa fare, però non le fa con la continuità e la solidità con cui le fa Sinner. Sinner è talmente concentrato sui miglioramenti che lavorerà sempre per migliorarsi. Non dico che Alcaraz non lo farà, però è più giovane, un po’ più disinvolto, gli piace andare a Ibiza e divertirsi[…]“.
