Jannik Sinner non poteva chiudere meglio il 2025. Quindici vittorie consecutive su cemento indoor che gli sono valse tre titoli: il 500 di Vienna, il 1000 di Parigi e le ATP Finals di Torino, dove il 24enne azzurro ha confermato il successo ottenuto nel 2024. La stagione è stata sì incredibile per quanto riguarda i risultati, ma c’è stata anche l’altra faccia della medaglia: quella che lo ha tenuto per tre mesi ai box a causa del patteggiamento con la WADA.
Ma Jannik ha saputo pazientare. E ovviamente ha sfruttato al meglio il tempo lontano dalle competizioni. Migliorare è il suo mantra ed è ciò che gli ha permesso di raggiungere tutte quattro le finali Slam: Australian Open e Wimbledon (vinte), Roland Garros e US Open (perse). Ciò non sarebbe stato possibile senza l’aiuto del team che, pur avendo subito alcune variazioni, ha mantenuto una compattezza e un’efficacia straordinaria. Come d’altronde ha affermato anche Simone Vagnozzi – che con Darren Cahill è stato nominato tra i possibili vincitori nella categoria ‘Miglior allenatore’ del 2025 per gli ATP Awards – in un post su Instagram di fine stagione. Di seguito quanto evidenziato dal coach marchigiano.
Vagnozzi: “Bravo Jannik. Grande atleta e grande uomo”
“Il miglior epilogo di una stagione incredibile.
Un’annata piena di successi, ma anche complicata, con momenti difficili … dove la differenza la fanno quei piccoli dettagli a volte impercettibili. La verità è che questo team nei momenti più difficili si compatta ancora di più. Ognuno prova a mettere una parte di sé per uscirne ancora più forti, spinto da quell’ossessione nella ricerca di una perfezione IMPOSSIBILE.
Bravo Jannik, che è il primo a non volersi mai accontentare, ma a volersi migliorare. Grande atleta e grande uomo.
Grazie Jannik e grazie a tutto il team”.
