La Gazzetta dello Sport, durante i Gazzetta Sports Awards, ovvero premiazioni annuali votate dai lettori del quotidiano verso atleti e squadre sportive italiane e internazionali che si sono particolarmene distinte nel corso dell’anno solare, ha coinvolto Lorenzo Musetti sul Red Carpet in un’intervista breve botta e risposta, che aveva come domanda cardine “Chi è il tennista più…” e una serie di aggettivi seguenti.
Musetti non ha dubbi e nomina il connazionale Jannik Sinner come il più preciso, il più intelligente in campo, il più forte e come il tennista dal miglior rovescio e migliore risposta al mondo. Tanti complimenti anche per Carlos Alcaraz, protagonista di tre ‘categorie’ quali il più fantasista, il miglior dritto e la miglior volée.
Tra rabbia e simpatia, spuntano altri nomi: se Alexander Bublik conquista la ‘tripla corona’ di più matto, simpatico e spendaccione del circuito, sul tema della permalosità Musetti fa autocritica: “Io sono bello permaloso, però nessun tennista mi ha fatto uno sfregio. Tra quelli che si arrabbiano più in campo mi ci metto anche io, però sono migliorato! Quindi direi Kyrgios, lui è uno di quelli, o almeno lo era”
La routine più strana al servizio? “Una volta Isner si faceva passare sempre la palla sotto le gambe e credo che anche Shapovalov lo faccia, quindi oggi direi Shapovalov“, racconta Musetti. E l’esultanza più bella? “Djokovic quando si strappa la maglietta devo dire, anche se l’ha fatto contro di me ad Atene… però mi piace”. Il serbo è anche la risposta scontata alla domanda su chi sia il tennista più ricco ancora in attività, visti i quasi 200 milioni di dollari raccolti in carriera esclusivamente dai prize money dei tornei, senza contare i numerosi proventi dai suoi tanti sponsor. Altri nomi citati da Musetti sono ad esempio Grigor Dimitrov (tennista più tecnico) e Giovanni Mpetshi Perricard (miglior servizio).
(di Sabrina Giorgi)
