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30/07/2011 12:55 CEST - Personaggi

Petr Korda il "portaborse"

TENNIS - Il vincitore dell’Australian Open 1998 ha scelto un basso profilo. Ma lo si può ritrovare sui “courses” statunitensi, nel ruolo di caddie della figlia 18enne Jessica, che sta muovendo i primi passi nel golf professionistico. La bella storia di un padre che ha dato ai figli la massima libertà di scelta. «Aiutarli è la mia occupazione principale». Mauro Cappiello

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Golf e tennis sono sempre andati a braccetto, ma Petr Korda, uno dei talenti più geniali del tennis degli ultimi vent’anni, ha scelto un modo abbastanza singolare di aderire a questo connubio. Diversamente da quanto accade per molti suoi colleghi, di lui non abbiamo scatti in maglioncino che lo immortalano mentre è impegnato in un drive o sta “puttando” per imbucare sul green. Non ha fatto nemmeno come il suo ex connazionale Ivan Lendl, che qualche anno fa tentò di sfondare nel tour professionistico, affrontando le pre-qualifiche dello US Open, e ha messo su una vera e propria “golf academy”.

Il mancino di Praga, vincitore in Australia sia in singolare (in finale su Rios nel ’98) che in doppio (in coppia con Edberg nel ’96), ma passato forse alla storia più per la clamorosa vittoria alla Grand Slam Cup del ’93, in cui sconfisse uno dopo l’altro Sampras e Stich al termine di due partite straordinarie terminate entrambe al quinto, accompagna oggi nel ruolo di caddie sua figlia Jessica, astro nascente del golf. Jessica, diciottenne e prima dei tre figli dei coniugi Korda, ha deciso di diventare professionista l’anno scorso, dopo essere arrivata seconda nel Campionato americano femminile per dilettanti. Passaporto statunitense, essendo nata in Florida, si è fatta notare per la prima volta al di là dell’Atlantico esattamente tre anni fa nel 2008, quando si classificò 19ma allo US open femminile per dilettanti, con un ultimo giro in 69 colpi (quattro sotto il par), unico round al di sotto dei 70 nella domenica finale del torneo.

Dopo una breve frequentazione col tennis (come poteva essere altrimenti, visto che anche sua madre, Regina Rajchrtova, è una ex tennista, che ha partecipato ai Giochi Olimpici di Seoul, ma ha dovuto ritirarsi prematuramente per problemi alla schiena), Jessica ha scoperto il golf a otto anni e ha realizzato la sua prima “hole in one” (mandare la palla in buca in un colpo solo) pochi mesi dopo… Segno che il talento c’era. Oggi che è appena diventata maggiorenne, ha già una pagina Facebook ufficiale con più di 15mila iscritti e un sito web, per la verità davvero povero, soprattutto nella sua sezione inglese, in cui, a parte una generica sintesi dei risultati più importanti da lei ottenuti nella sua giovanissima carriera, l’unica cosa che colpisce è questo video, un collage di foto che la ritraggono mentre è impegnata sui campi, molte di esse in compagnia del padre nel ruolo di “portamazze”/suggeritore.

Il ceco, che oggi ha 43 anni e ha messo su qualche chilo rispetto alle sembianze scheletriche di quando giocava, aveva già provato nei primi anni di attività della figlia a farle da caddie. Poi Jessica ha cercato per un breve periodo di separarsi da lui, ma con il nuovo accompagnatore non ha funzionato e ha chiesto al padre di tornare nuovamente al suo fianco qualche mese fa.

La storia di Korda padre e figlia colpisce per due motivi: innanzitutto per la libertà data alla primogenita di scegliere lo sport per il quale si sentiva maggiormente portata, nonostante il peso dei trascorsi dei genitori. Stesso atteggiamento tenuto nei confronti degli altri due ragazzi: Nelly, tredicenne, che si sta avviando anche lei al golf (e ha frequentato proprio l’accademia di Ivan Lendl), e Sebastian, il più piccolo (10 anni) e anche l’unico a praticare il tennis, unito però all’hockey su ghiaccio. Ma soprattutto impressiona l’umiltà di Petr: insomma, non è davvero da tutti, specialmente in un mondo di primedonne come quello degli ex campioni di tennis, vincere un torneo del Grande Slam e poi scegliere di andarsene a fare i chilometri su un campo da golf, reggendo le mazze a tua figlia e consigliandole discretamente la migliore da usare per uscire dal bunker o per avvicinarsi al green quando il vento è contrario…

Del resto, quando un paio d’anni fa il Sunday Times gli chiese cosa stesse facendo al momento, Petr rispose: «La mia principale occupazione è cercare di aiutare i miei figli». Una frase alla quale aggiungere qualsiasi commento è davvero superfluo.

Mauro Cappiello

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