ATP Roma: Federer oggi c'è, 6-3 7-5 a Zverev. Ma domani?

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ATP Roma: Federer oggi c’è, 6-3 7-5 a Zverev. Ma domani?

Roger Federer nell’ATP Masters 1000 di Roma ha pochi problemi contro Alexander Zverev, “Non sono al 100%, non vincerò questo torneo”. Giocherà contro Dominic Thiem, vittorioso su Sousa in due set?

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[3] R. Federer b. A. Zverev 6-3 7-5 (dal nostro inviato)

stats federer zverev

L’asino vivo è stato un’altra volta peggiore del dottore morto. Un Federer attento a non forzare la schiena malandata ha avuto pochi problemi contro Alexander Zverev, che sarà campione ma intanto è un ragazzino al cospetto di un monumento. Nel primo game, forse per liberarsi dalla tensione, Zverev ha provato un giochetto a rete, vinto dallo svizzero che dopo il rovescio risolutivo ha lanciato una brutta occhiataccia all’impertinente ragazzetto. E forse per questo motivo dopo un paio di game di assestamento, Roger ha pensato bene, al sesto game, di strappare la battuta al rivale di oggi con una risposta assurda, una smorzata di rovescio sul servizio del tedesco che ad alcuni è parsa persino fortunata. Fortunata? Allora Roger farebbe bene a giocare all’enalotto, visto che com’è fortunato lui nessuno al mondo. Tolto il servizio ad Alexander, a Federer è bastato fare un po’ di attenzione, senza mai forzare troppo al servizio e scambiare un paio finezze per deliziare un pubblico che non aspettava altro per chiudere il primo set.

Zverev nel secondo cresceva e ha mostrato tutto il suo buono, buonissimo talento, quando è andato a riprendersi immediatamente il break subito nel terzo game. Ma a partire da quel momento Federer sarà ingiocabile al servizio, e perderà soltanto un altro punto, sul 30 a 0 del game decisivo, a differenza di Zverev, che ogni volta sarà costretto ad una sorta di via crucis per tenere il suo. Il break nell’undicesimo gioco era inevitabile, anche se Federer pensava bene di rinvigorire la sua statistica sulle palle break mancate, sparacchiando due dritti a casaccio, ma alla fine non poteva esimersi dal portare a casa il game, e a quel punto, l’incontro.

Serpeggiava un po’ di delusione alla fine tra gli “addetti ai lavori” (vabbè). Che un 35enne in condizioni neanche troppo buone disponga così facilmente di quello che sembra uno dei migliori talenti del futuro non è certo un gran segnale per il tennis. Zverev in effetti ha fatto assai poco per ribellarsi ad una superiorità tecnica e tattica che è sembrata imbarazzante, anche se la stizza e un paio di racchette scagliate per terra testimoniano che il tedesco non è interessato ad una carriera di semplice comprimario. Però aveva fatto un’impressione molto migliore contro Nadal, che forse non si porta dietro la stessa incredibile aura dello svizzero, che anche a Roma, nonostante non abbia mai vinto, si muove tra ali di folla come nessuno mai, tranne Totti, forse.
Su Federer giudizio sospeso, domani avrà Thiem e in teoria dovrebbe essere una pratica più complessa. Speriamo che all’asino finisca meglio.

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