ATP Sofia: trionfa il qualificato Mirza Basic, primo titolo in carriera

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ATP Sofia: trionfa il qualificato Mirza Basic, primo titolo in carriera

Il bosniaco batte in una finale equilibratissima il rumeno Copil. Da lunedì entrerà per la prima volta nei primi 80 giocatori del mondo

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[Q] M. Basic b. M. Copil 7-6(6) 6-7(4) 6-4

L’occasione, si sapeva, era ghiotta per entrambi. Da una parte Mirza Basic, bosniaco, 26 anni e numero 129 del mondo, che non era mai andato oltre la semifinale in un torneo del circuito maggiore (l’aveva raggiunta a Mosca 2017, battuto dal connazionale Dzumhur), anche se quest’anno aveva già ottenuto un quarto di finale a Doha (sconfitto da Pella). Dall’altra Marius Copil, 27 anni e numero 93, che addirittura, prima di questo torneo, non aveva mai giocato una semifinale ATP. Il rumeno però è arrivato in finale battendo giocatori di ottimo livello come Haase e Muller e soprattutto senza aver perso neanche un set. Il torneo, va detto, ha visto una disastrosa ecatombe di teste di serie al secondo turno. Il grande favorito poi, Stan Wawrinka, è stato eliminato ieri proprio da Basic, il quale (con la complicità dello svizzero) si è dimostrato un giocatore solido e determinato, capace di portare a casa la vittoria più importante della carriera.

La partita è, fin dall’inizio, molto equilibrata, nonostante un break di vantaggio che Basic riesce a ottenere nel secondo gioco. Difatti, al momento di chiudere il set, la tensione si fa sentire e il set si riequilibra: Copil gioca un buon game di risposta e si riprende il break. Il tie-break è piuttosto altalenante. Il primo a prendere il largo è Copil, che vola sul 4 a 1, subito però ripreso da Basic che, complice un brutto errore di rovescio del rumeno, riesce a portare a casa un set di fondamentale importanza.

All’inizio del secondo parziale, Basic appare inaspettatamente più teso dell’avversario e si fa breakkare nel primo gioco. I punti sono veloci, si scambia poco e ci si affida molto al servizio. In questo frangente di match, Copil sembra aver trovato la chiave per disinnescare l’ottima solidità da fondo del bosniaco, giocando palle meno tese e qualche back in più su cui Basic fatica ad appoggiarsi. Il bosniaco salva un set point sul 5 a 3 e spera in Copil per il game successivo. Difatti al rumeno, finora impeccabile al servizio, trema il braccio e restituisce il break. Basic approfitta e anche questo set si decide al tie-break. È Copil ad andare subito avanti, e stavolta il rumeno mantiene i nervi saldi: in extremis, riesce a chiudere in suo favore il secondo set.

Basic chiede l’intervento del fisioterapista – probabilmente qualche muscolo affaticato, considerato che il bosniaco viene dalle qualificazioni e questa per lui è la settima partita della settimana. Sembra però niente di grave. Copil ha il vantaggio di servire per primo nel terzo set e sembra  più in fiducia rispetto a Basic. Gioca aggressivo e deciso anche in risposta e ottiene subito due palle break: ma il rumeno manca le occasioni con un passante di diritto giocabilissimo che finisce lungo, e con un brutto errore di rovescio. Basic si salva, e nel settimo gioco è lui ad avere due palle break, salvate da Copil con due pesantissime prime di servizio. Adesso si gioca punto a punto, l’equilibrio è massimo, anche se fragile, sottilissimo. Sul 4-4 Basic ha altre due palle break che decisive: la seconda è quella buona. Nel turno di servizio che potrebbe regalargli il primo titolo della carriera, il bosniaco non trema, serve benissimo e chiude il match.

Una finale comunque appassionante, sicuramente tesa e condizionata da qualche errore di troppo, soprattutto nei momenti importanti, ma sempre giocata punto a punto, a tratti anche con una discreta qualità di tennis. Qualche rammarico per Copil, soprattutto per quelle due palle break a inizio terzo set che avrebbero potuto rivelarsi decisive. Ottimo torneo comunque per lui, che da lunedì sarà numero 74, vicinissimo al suo best ranking (73). Basic, naturalmente, festeggia il torneo della vita – impreziosito dalla vittoria su Wawrinka – e l’ingresso nei primi ottanta giocatori del mondo. Chapeau!

Alessio Spinelli

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