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21/08/2010 08:46 CEST - Wta Montreal

Pennetta fuori Schiavone avanti

La Schiavone si impone in due set (64 63) su Dinara Safina ed approda ai quarti di finale. Ora se la vedrà con Wozniacki, che ha eliminato la Pennetta dopo due set giocati alla grande dall'azzurra. La danese si aggiudica la sfida 46 63 61 dopo 2 ore e 15 minuti di gioco. La brindisina sul 3-2 del secondo set ha richiesto l'MTO per un problema al piede destro. Da Montreal, Elisa Piva e Vanni Gibertini

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Poteva essere la rivincita del Roland Garros, ma alla fine l'epilogo è sempre lo stesso. Vince Caroline Wozniacki, vince con un punteggio netto al terzo set contro una stoica Flavia Pennetta. Un set e mezzo giocato sempre in spinta, scambi estenuanti, un match logorante che ha consumato l'azzurra arrivata scarica alla fine mentre la biondina danese sembrava non sentire mai la fatica. La buona notizia è che la Flavia formato estate 2009 è di nuovo in pista, la cattiva notizia è che deve sperare di non trovarsi la Wozniacki lungo il cammino. Quattro scontri e altrettante sconfitte, una tennista che a Flavia proprio non va giù.

"Non ti regala niente, sbaglia pochissimo e ti rubutta tutto di la" ci aveva detto la Penna ieri, e così è stato. Non sono tanti i vincenti della danese a fine match, ma il suo gioco ha costretto l'azzurra a giocare aggressiva, a cercare per prima il vincente, a sprecare tante energie. Un lavoro ai fianchi come una lima sorda, è questa la tattica vincente di Caroline, che sfianca le avversarie costrette sempre ad uno, due, anche tre colpi in più.

Il primo set ha visto Flavia sempre alla rincorsa, prima indietro 3-1, poi 4-2. Un recupero che ha richiesto tante energie: ogni 15 la Pennetta se l'è dovuto sudare a suon di scambi estenuanti, martellamento costante. Mai un regalo da parte dalla Wozniacki, che fatica portare a casa un punto! Eppure Flavia, dopo aver salvato due palle break consecutive sul 5-4, è riuscita a conquistare il primo set in 51 minuti.

Stessa durata anche il secondo parziale, ma con esito diverso. E' sempre Caroline a scattare meglio dai blocchi, ancora una volta avanti 3-1, ancora una volta Flavia recupera il break di svantaggio. Al cambio campo però Flavia si va a sedere, sente qualche fastidio al piede destro e chiama il trainer. Al rientro in campo è cauta, sembra che la fasciatura le crei qualche problema, fatto sta che le scivolano via due game. Quasi un terzo (sul 5-2) che riprende per i capelli, aggrappata con le unghie alle ultime speranze di recuperare lo svantaggio. La brindisina annulla due set point e si procura due palle del contro break nel gioco successivo, ma la Wozniacki è brava ad annullarle e a pareggiare il computo dei set.

Inizia il terzo set, e per i colori azzurri si mette subito male. Break in apertura in favore della danese, e ancora una volta Flavia è costretta ad inseguire. Solo che ora le energie sono al lumicino. Con un ultimo sforzo si crea le opportunità di strappare il servizio avversario in due occasioni (sull'1-0 e sul 2-1), ma non c'è niente da fare. Da qui la testa di serie n°2 infila quattro giochi consecutivi strappando per la terza volta la battuta all'italiana e chiudendo 6-1.

Si ripresenta così lo stesso scenario del Roland Garros per la Wozniacki: vittoriosa battaglia contro la Pennetta agli ottavi, e scontro ai quarti contro Francesca Schiavone. Per la Pennetta invece c'è il volo per New Haven ad attenderla.

Elisa Piva

***

L’ultimo ottavo di finale dellla giornata, quello tra Francesca Schiavone e Dinara Safina va in campo quando sono ormai passate le 10 di sera, con una temperatura abbondantemente sotto i 20 gradi ed i pochi infreddoliti spettatori che si stringono neile felpe e nei maglioni.
Le condizioni non facilitano il bel gioco, tanto che bisogna aspettare il quinto game perché una delle due giocatrici (Safina) riesca a tenere il servizio. “Quando sono entrata ho avuto una sensazione strana – ci ha detto la Schiavone dopo il match, a mezzanotte passata, mentre era ancora sulla ciclette per la sessione defatigante post-match – mi sentivo un po’ persa per via delle luce diversa rispetto al giorno, poi sono riuscita a trovare la misura dei colpi e mi sono un po’ distesa”.

Il tema della partita é quello atteso: Safina a menare fendenti dal campo tentando di sfondare, e Schiavone ad usare la sua maggiore varietá di colpi per mischiare le carte e spostare l’avversaria. Nonostante la scarsa aderenza alla regola del servizio (7 break su 10 giochi), la partita é avvincente ed equilibrata e gli scambi riescono ad offrire colpi molto spettacolari, come alcune volée della Schiavone e soprattutto uno strepitoso passante in recupero della Safina su una palla break per andare il 5-4, applaudito persino dalla stessa Francesca. Il break arriva comunque due punti piú tardi e Francesca tiene poi il servizio per chiudere 6-4 in 56 minuti.

Il secondo parziale non é diverso dal primo, con tanti break e tanti errori, ma con il punteggio che almeno all’inizio rimane in equilibrio. La chiave di volta del parziale é il sesto game, quando Francesca serve sul 3-2, un game durato ben 20 punti surante il quale la Schiavone annulla 4 palle break, l’ultima delle quali con una demi-volée smorzata degna di McEnroe che manda in visibilio i presenti. In svantaggio di un set e 4-2 Dinara non sembra avere molto altro da offrire, e l’incontro si chiude alle 23.56 locali in favore dell’azzurra per 6-4, 6-3.

Al prossimo turno la campionessa del Roland Garros é attesa da Caroline Wozniacki, in una curiosa replica di quanto accaduto a Parigi la scorsa primavera, quando la danese sconfisse Flavia Pennetta in 3 set molto tirati agli ottavi, per poi cedere contro Francesca nei quarti. “Sará una lotta – ha anticipato Francesca - lei a livello mentale é molto matura per la sua etá ed ha tutti i colpi, per cui io dovró cercare di far leva sul mio gioco, alternando i colpi e le rotazioni cercando di trovare subito il ritmo della partita”.

Vanni Gibertini

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