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28/09/2010 18:20 CEST - Atp Kuala Lumpur

Nishikori, che stesa da Baghdatis

Il torneo malese oggi soffriva la maggiore copertura mediatica di quello thailandese. In attesa di Soderling, acuti di Dolgopolov e Baghdatis, che piega il giapponese Nishikori. Kei sembra non riuscire a mantenere le promesse del 2008 Claudio Maglieri

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Marcos Baghdatis - Cincinnati 2010
Marcos Baghdatis - Cincinnati 2010

Mettiamola cosi: tutto il resto è noia. La giornata tennistica di martedì, infatti, prevedeva una portata di gran classe, seguita però da una serie di <piattini> di poca rilevanza. L’attenzione di tutti (tifosi e mass media) era interamente rivolta al torneo di Bangkok, dove faceva il suo ritorno in campo Juan Martin Del Potro. Se parlassimo di cucina d’elite, si potrebbe paragonare questo evento al risotto alla foglia d’oro di Gualtiero Marchesi: una vera chicca. Ovvio però che il resto perde di importanza: mentre Delpo faceva il suo ritorno al tennis giocato (e incassava un ko dal lillipuziano Rochus) a Kuala Lumpur si disputava la seconda giornata del torneo 250, kermesse che ha in Robin Soderling (ancora brucia il nostro ko in Davis contro di lui) la testa di serie numero 1.
Martedi si sono disputate quattro partite: se escludiamo Baghdatis, non è sceso in campo nessun giocatore irresistibile. Il cipriota, sulla carta, aveva in Kei Nishikori un avversario ostico, da prendere con le molle. Già, le molle: quelle con cui in realtà Marcos ha rimbalzato via il giapponese, asfaltato con un imbarazzante 6-1 6-1. Il buon nipponico non è mai entrato in partita, lasciando il pubblico malese con l’amaro in bocca: chi si aspettava un match divertente ha invece assistito ad un monologo, a senso che più unico non si può. Nishikori pareva nel 2008 un giocatore in rampa di lancio (tutti ricordiamo ancora la sua magnifica partita contro Nadal al Queen’s), ma i ripetuti guai fisici ne hanno frenato l’ascesa. Ora sta cercando di recuperare il tempo perduto, ma di stese ne sta mettendo insieme troppe (anche se la vittoria su Cilic a Flushing Meadows è una primizia). Baghdatis ci ha messo 53 minuti a liberarsi del giapponese tascabile, complici cinque break totali e ottime percentuali al servizio. Nel secondo turno il cipriota se la vedrà con il colombiano Santiago Giraldo: potrebbe non essere una passeggiata, anzi.
Oltre a Baghdatis, martedi hanno giocato Dolgopolov e Andreev (per citare tennisti conosciuti). L’ucraino ha pettinato in 49 minuti il qualificato Recouderc, confermandosi atleta imprevedibile ma potenzialmente pericolosissimo per tutti: nel secondo turno Alexandr giocherà contro il semifinalista di New York Youzhny, in un match che promette scintille. Igor Andreev, invece, si è liberato in un’ora e mezza di Go Soeda: il russo, che ha dovuto superare le qualificazioni, trova al secondo turno il connazionale Davydenko (tds numero 2): potrebbe scapparci la sorpresa, il Nikolay visto recentemente non appare in forma smagliante.
Nell’ultimo match di giornata, il canadese Milos Raonic ha piegato il sosia di Lendl Igor Kunitsyn. Direte voi: chi diavolo è Raonic? E’ quel giovine che al master 1000 di Toronto ha battuto in doppio (insieme a Pospisil) la coppia Nadal-Djokovic. Scusate se è poco…
I risultati
(6) Baghdatis b. Nishikori 6-1 6-1
Dolgopolov b. (Q) Recouderc 6-3 6-1
(Q) Raonic b. Kunitsyn 7-6(6) 6-3
(Q) Andreev b. Soeda 6-1 6-4

Claudio Maglieri

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker