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08/10/2010 15:53 CEST - WTA Pechino

Alla Schiavone
Vera non va giù

Nei quarti di Finale di Pechino, Francesca rimedia una pesantissima sconfitta (6-0 6-2 lo score) contro la Zvonareva, la decima in altrettanti scontri diretti. Mai in partita, l’azzurra ha ceduto in meno di un’ora di gioco, evitando solo alla fine il doppio cappotto. In semifinale per la russa ci sarà Na Li. Nella parte alta, la Wozniacki supera Ana Ivanovic nonostante un infortunio al ginocchio sinistro e domani affronta la Peer. Mauro Cappiello

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Francesca Schiavone US Open 2010
Francesca Schiavone US Open 2010

A Pechino, il quarto di finale tra Francesca Schiavone e Vera Zvonareva non è mai iniziato. Programmato sul Moon Court a mezzogiorno locale in un’atmosfera quasi surreale (c’erano davvero quattro gatti sugli spalti), il match si è concluso dopo appena 54 minuti in cui l’azzurra è stata letteralmente presa a pallate, riuscendo a conquistare appena la metà dei punti dell’avversaria in un 6-0 6-2 senza attenuanti.

Ci si potrebbe chiedere quanto il traguardo prestigioso dell’avvenuta qualificazione al Masters di Doha, ottenuto due giorni fa in seguito alla rinuncia di Venus Williams, abbia contribuito a svuotare Francesca delle energie fisiche e soprattutto mentali che un match come quello di oggi avrebbe richiesto. Quel che è certo è che la regina del Roland Garros ha confermato di soffrire oltremodo un’avversaria che l’aveva già sconfitta nei nove precedenti confronti diretti e che l’ha battuta per il terzo anno di fila nella capitale cinese.

La russa ha spinto dall’inizio alla fine del match sia di dritto che, in particolar modo, di rovescio, trovando angoli importanti e costringendo la Schiavone a remare da fondocampo, senza mai darle il tempo e l’occasione di comandare il gioco e cercare quelle variazioni tattiche e di ritmo che costituiscono il sale del suo tennis. Dopo nemmeno un quarto d’ora l’azzurra aveva già due break da recuperare ed era indietro 4-0. Ventiquattro minuti sono stati sufficienti per chiudere il primo set. Solo qualcuno in più per il secondo, che Francesca è riuscita a ravvivare nel finale, quando, con un colpo di coda, dopo aver subito undici giochi consecutivi, ha evitato il “double bagel” strappando il servizio all’avversaria alla terza palla break e ha conquistato un secondo game tenendo la propria battuta a zero.

Non è stato abbastanza per rientrare in gara, perché al game successivo la moscovita ha chiuso a sua volta con un game netto al servizio. Per Francesca un match da cancellare immediatamente. Adesso il suo obiettivo è ricaricare le batterie, eliminare le tossine della sua stagione più bella per presentarsi a Doha al meglio della condizione e cercare di battere un altro record: diventare la prima italiana a ottenere una vittoria nel Masters di fine stagione.

Gli altri match
Nella semifinale della parte bassa del tabellone, Vera affronterà Na Li, che cercherà di prendersi la rivincita della finale per il bronzo olimpico persa due anni fa proprio a Pechino. La cinese oggi ha battuto in due set la qualificata lettone Anastasia Sevastova. La Li vince al tie-break un primo parziale in cui sia lei (sul 5-3) sia la Sevastova (sul 6-5) avevano avuto l’opportunità di servire per il set, cedendo però la battuta con un doppio fallo. Liberata dalle pressioni iniziali, la giocatrice di casa, che tornerebbe nella top 10 vincendo il torneo, realizza, dal 5-6 del primo set, un parziale di quattro giochi consecutivi. Si concede il lusso di perdere la battuta quando serve per il match sul 5-2, ma chiude un game dopo con il terzo break del set.

Nella parte alta del tabellone la neo-numero 1 del mondo Caroline Wozniacki ha faticato soprattutto nel primo set per avere ragione di una Ana Ivanovic che sembra sulla buona strada per tornare ai livelli di due anni fa. In particolare ha impressionato il suo dritto, che in diverse occasioni ha ricordato l’arma potente ed efficace che permise alla serba di vincere il Roland Garros e issarsi fino al numero 1 mondiale.

In svantaggio di un break nel primo set, Ana recupera e, sotto 4-5, annulla quattro set point (di cui tre consecutivi) con due ace e due dritti bomba. La Wozniacki però gioca un tie-break perfetto in cui, dando uno schiaffo morale a chi le rimprovera di non tirare mai vincenti, lascia ferma l’avversaria una volta col rovescio e un’altra col dritto e, complici anche un doppio fallo e una risposta fuori misura della Ivanovic, chiude 7-1.

Dopo un primo game di secondo set molto combattuto in cui la danese prende un break di vantaggio, la Ivanovic sembra pian piano spegnersi. Il match sta andando definitivamente dalla parte della numero uno del seeding quando avviene un piccolo colpo di scena: sul punteggio di 3-1 40-40, la Wozniacki, dopo aver fallito tre palle per un secondo break, colpendo di rovescio avverte un risentimento al ginocchio sinistro e si accascia in lacrime. Si teme un grave infortunio, anche se i replay televisivi non evidenziano una torsione anomala della gamba. Un medical time out e un vistoso bendaggio, invece, permetteranno a Caroline di rientrare in campo e completare l’opera.

Domani Shahar Peer tenterà di arrestare l'impressionante score di 28 vittorie nelle ultime 30 partite della danese. L’israeliana ha superato nel match della sessione serale Timea Bacsinszky. Due volte indietro di un break (la svizzera si è portata anche sul 5-4 e servizio), Shahar è riuscita a vincere il primo set al tie-break, poi ha dilapidato un vantaggio di 4-1 e servizio nel secondo per conquistare il break decisivo sul 4-4.

Risultati:
(2) V. Zvonareva (Rus) b. (5) F. Schiavone (Ita) 6-0 6-2
(9) N. Li (Chi) b (Q) A. Sevastova (Lat) 7-6(6) 6-3
(1) C. Wozniacki (Den) b. A. Ivanovic (Srb) 7-6(1) 6-4
(15) S. Peer (Isr) b. T. Bacsinszky (Sui) 7-6(4) 6-4

Mauro Cappiello

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker