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01/10/2010 16:09 CEST - WTA Tokyo

Elena ne ha di più
Schiavone k.o.

Nella semifinale del torneo di Tokyo la regina del Roland Garros è apparsa svuotata dalla battaglia di ieri contro la Kanepi. Francesca è stata battuta 64 75 dalla russa Dementieva; rimane qualche piccolo rammarico per il break subito nel decimo gioco del secondo set. In finale Dementieva troverà Caroline Wozniacki, che ha battuto 62 67 64 Azarenka. Mauro Cappiello

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Niente da fare. Francesca ha dato tutto quello che aveva per centrare la finale a Tokyo, ma non è stato abbastanza. Nel match decisivo di domani è andata Elena Dementieva, la russa dal servizio ballerino ma dal dritto e rovescio bomba, che se non fosse per un po’ di tremarella (e quest’anno per qualche infortunio) di troppo sarebbe stabilmente almeno fra le prime cinque. Elena si è presa la rivincita di quella semifinale al Roland Garros non portata al termine a causa di un problema al polpaccio che le impedì poi di partecipare anche a Wimbledon. E di conquistare punti importanti ora per quella corsa al Masters di Doha nella quale torna di prepotenza, avvicinando ulteriormente l’ottavo posto occupato al momento da una Jelena Jankovic non in grande forma.

La partita di oggi è andata avanti a strappi: prima due game consecutivi per la Schiavone, poi quattro per la Dementieva, quindi altri due per la regina del Roland Garros, poi altri quattro per la russa, poi tre per l’italiana e così via. Ma una cosa, nonostante la buona partenza della nostra, è apparsa evidente sin dall’inizio: la milanese mancava di quella lucidità che avrebbe dovuto avere per condurre una partita costantemente all’attacco, quella che sarebbe stata necessaria per rompere il ritmo nel palleggio alla russa e per accorciare gli scambi. Francesca era chiaramente imballata dalla lunga battaglia vinta ieri in più di tre ore contro la Kanepi. E a trent’anni non si recupera più esattamente come a 21.

Il primo set se ne va, quando sul 4-4 Elena gioca un gran game di risposta e strappa il servizio a zero alla Schiavone. Nonostante due doppi falli, la russa riuscirà a chiudere il primo parziale per 6-4.

«Stalle attaccata, stalle attaccata», ripete ossessivamente alla nostra coach Barazzutti, chiamato in causa a fine primo set, ma l’impressione è che la Schiavone faccia fatica a rimanere nel match. Subisce il break già a inizio secondo set, ma reagisce e si porta sul 3-2. Inizia a spingere di più e a cercare con maggiore frequenza la rete, regalando al pubblico alcuni punti davvero spettacolari. Ma un altro parziale di tre giochi consecutivi della medaglia d’oro olimpica le taglia le gambe.

Sul 5-3 per la russa, Francesca annulla due match point con due rovesci lungolinea magnifici. Quando la Dementieva va a servire per la finale, la pressione si fa sentire e, complici anche due bei vincenti di Francesca, la russa perde la battuta. Sul 5-5, per la Dementieva si fanno vivi i fantasmi delle tante sconfitte subite in carriera quando era a un passo dalla vittoria. Ma la testa di serie numero 7 reagisce alla grande: annulla quattro palle per il 6-5 alla Schiavone e fa il break. Ancora un doppio fallo quando serve per la seconda volta per il match, ma non basta per evitare la sconfitta all’azzurra. La moscovita chiude con un gran dritto lungolinea.

Domani andrà a cercare un’altra rivincita. Affronterà, infatti, quella Caroline Wozniacki che l’ha battuta in semifinale a New Haven al tie-break del terzo set e contro la quale è sul 3-3 nei precedenti. Nella prima semifinale, la testa di serie numero 1, senza giocare il suo miglior tennis, ha superato in tre set la Azarenka, mettendo a segno la terza vittoria in cinque sfide contro la bielorussa. Vika aveva illuso tutti con un break al primo gioco, ma in realtà il servizio si sarebbe rivelato un fattore molto relativo in un match caratterizzato dai tanti errori da tutte e due le parti. E, in un incontro a chi sbaglia di più, è improbabile che esca perdente la danese, che ha nel gioco in difesa il suo principale punto di forza. Caroline riesce a strappare due volte il servizio all’avversaria e si procura anche quattro palle per il 5-1, di cui tre consecutive, che però non sfrutta. Il primo set è più equilibrato di quanto dica il punteggio: cinque degli otto game finiscono ai vantaggi, ma la 21enne di Minsk è troppo insicura al servizio per poter riuscire a recuperare. Per lei appena il 22 per cento dei punti vinti sulla seconda palla nel primo set e ben sei doppi falli (su un totale di 12), l’ultimo dei quali consegna la prima frazione alla Wozniacki.

Si attende una reazione della Azarenka che in effetti, pur tra mille difficoltà, arriva. Nel secondo set va due volte in vantaggio di un break, ma ricede sempre la battuta. Tuttavia, ha due volte l’opportunità di servire per portare il match al terzo: sul 5-4, però, fallisce un set point con un banale errore di dritto, mentre sul 6-5 subisce di nuovo il break con due doppi falli consecutivi. Il secondo set si decide al tie-break, dove la bielorussa ottiene l’allungo decisivo sul 4-3, conquistando due punti sul servizio dell’avversaria, il primo grazie a un rovescio lungolinea prima giudicato fuori e poi convertito in un vincente dal giudizio di Hawk eye (a proposito, pessima giornata dei giudici di linea).

Chi si attendeva un terzo set all’ultimo sangue viene però smentito da una partenza a razzo della danese, che vola 5-0. La partita appare finita quando la Azarenka improvvisamente riprende a centrare il campo e recupera due dei tre break subiti, realizzando tra l’altro un parziale di 12 punti consecutivi. Tuttavia, proprio quando sembra che la bielorussa sia vicina a completare la rimonta, arriva un game a zero di Caroline che chiude il match dopo 2 ore e 51 minuti.

In seguito ai risultati di oggi, la Wta ha annunciato sulla sua pagina Facebook che Vera Zvonareva (5398 punti) è la seconda qualificata al Masters di Doha. Serena Williams (5355) e Kim Clijsters (5295), che la seguono di pochi punti, sono quindi vicinissime alla qualificazione.

Risultati:
(1) C. Wozniacki (Den) b. (8) V. Azarenka (Blr) 6-2 6-7(3) 6-4
(7) E. Dementieva (Rus) b. (5) F. Schiavone (Ita) 6-4 7-5

Mauro Cappiello

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