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14/10/2010 11:57 CEST - IL CASO

Finita l'era delle Williams?

TENNIS - Ennesimo stop per Serena Williams. Quest'anno ha giocato solo 6 tornei. E' n. 2 perchè ha vinto due Slam. Venus ne ha giocati appena tre in più ed è n. 4. Gli anni passano per tutti, anche per loro..Serena si dosa come un peso massimo e Venus, 30 anni, ha sempre problemi alle ginocchia. Peter Bodo, traduzione a cura di Veronica Villa

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Replicando a un uno-due della sorellona, Serena Williams ha dichiarato che probabilmente la raggiungerà sugli spalti per il resto del 2010. L'ha annunciato poco dopo l'improvvisa decisione di partecipare al torneo di Linz e il successivo rapido ritiro dallo stesso torneo. Forse dunque l'annata è finita.
Sotto certi aspetti, l'annuncio di Serena non sorprende. In un post per ESPN la settimana scorsa mi chiedevo se la decisione di Venus di terminare qui l'anno, un anno che era iniziato con la stessa Venus potenziale contendente per il numero 1, non fosse un presagio della caduta del dominio Williams. Può sembrare un modo drammatico di vedere la cosa, ma ammettiamolo, nessun impero dura per sempre. E la maggior parte delle dinastie, che siano basate sulla famiglia o altro, prima o poi crolla.
Quando Venus tornerà a Londra e Wimbledon, il solo torneo del Grande Slam che sia riuscita a vincere dal 2001 a oggi (e badate, ha vinto Wimbledon cinque volte in 14 apparizioni), avrà 31 anni e una storia complicata alle spalle. A questo punto non è nemmeno sicuro che Serena finisca l'anno come numero 1, anche se è chiaramente la migliore giocatrice del WTA, e con un grande margine sulle altre.
Questo fino a quando non sarà più così. Il punto è che non potremo negare il suo status di miglior giocatrice del WTA fino a quando non scenderà in campo e sarà battuta. Se ci pensate, la sua carriera, consapevolmente o no, ha seguito una pianificazione abile. Nonostante le critiche e il malcontento provocati dal modo in cui l'ha gestita, Serena ha comunque finito per mettersi nella posizione di un campione dei pesi massimi. Nel pugilato, il campione non deve fare un bel niente a parte combattere per il campionato con ragionevole frequenza, e questo Serena lo sta effettivamente facendo. Ma nel tennis devi battere tre o quattro rivali legittimi e anche qualche perdente in almeno quattro occasioni principali, i tornei del Grande Slam. E anche i perdenti riescono a colpire bene qualche volta, con un po' di fortuna.


Serena si è comportata fino ad ora come un campione dei pesi massimi. Ha scelto le sue battaglie con attenzione (o è stata costretta a farlo da problemi di forma e infortuni), apparentemente comprendendo che tutto sommato è poco saggio e anche inutile scendere in campo e giocarsi la reputazione tutte le settimane. Dopotutto cosa deve dimostrare, ancora? Questa sensibilità è molto comune tra i giocatori al top, pur con qualche concessione. Ma in generale mentre i giocatori ATP tendono ad essere più disponibili a fare gruppo, le giocatrici della WTA hanno decisamente un approccio egocentrico: "Mi interessa prima di tutto me stessa".


Il tennis e la boxe sono due sport ben diversi. Il premio per la costanza e la versatilità è molto più grande nel tennis, e i giocatori giovani si fanno facilmente risucchiare nel sistema, in parte per abitudine e allenamento precoce, ma anche perché il calendario dei tornei fornisce loro infinite opportunità di spendersi e mostrarsi al mondo. Ma quando un giocatore invecchia, inizia a capire che il tennis è organizzato in maniera estremamente vincolante. Non ho mai avuto problemi con i giocatori che si sono ribellati contro il sistema. Li ho criticati quando sono stati ipocriti, e hanno voluto solo i vantaggi. Insomma, a che scopo battere una settimana si e una settima no la povera Zvonareva? Cosa dimostrerebbe Serena, che già non sappiamo?
Venus sembra aver abbracciato un approccio più convenzionale nella sua carriera, ma potrebbe essere perché ha ottenuto meno risultati di Serena. La cosa divertente è che fino a quando Serena riuscirà a vincere qui due o tre incontri critici ogni anno, non dovrà rispondere a nessuno se non al proprio status. Non puoi essere battuto se non giochi, giusto? E quando giochi hai più probabilità di vincere se hai generato intorno a te un'aura, una sorta di fattore X. E' un gioco rischioso, perché puoi cadere male, se non vinci nelle occasioni in cui devi. Ma Serena finora ha vinto, forse meglio di chiunque altro nella storia del tennis.


Quindi se sei Serena, tutto quello che devi fare per mantenere il cerchio in movimento è riuscire a vincere nelle poche occasioni che ti interessano. Al momento, lo spettro di Serena aleggia sui campi principali della WTA, e le altre giocatrici sono bloccate tra opportunità e paura. Non credo che i giocatori pianifichino queste cose. Una giovane Serena, o una Serena con un temperamento o una personalità leggermente diversi potrebbe essere là fuori, piene di fasciature, infaticabile come una Wozniacki o una Dementieva. L'approccio di Serena sembra essersi sviluppato organicamente, anche se sicuramente ci sarà stata qualche forma di interferenza. Lei è il campione dei pesi massimi. Combatte quando decide di combattere, o quando è fisicamente in grado di farlo, e chi può mettere in discussione questo? Ovviamente c'è anche un altro fattore in gioco. Come saprete, per avere il diritto di partecipare alle Olimpiadi alle giocatrici basta rendersi disponibili per la Fed Cup. Venus e Serena si sono rese disponibili per la prossima finale contro l'Italia. Almeno in teoria questo dovrebbe bastare a qualificarle per la partecipazione olimpica. Devo scoprire se un giocatore che si rende disponibile ma poi si ritira dalla Fed Cup per un infortunio si può ancora considerare qualificato per le Olimpiadi. E cosa farà la USTA, o chiunque altro non si fidi delle Williams? Organizzerà una lobby per tenerle lontane dalla squadra quando si da il caso che siano due delle migliori giocatrici di sempre e al momento le uniche donne negli Stati Uniti con una possibilità concreta di guadagnarsi una medaglia?
Ma ricordate, i Giochi Olimpici saranno a Londra nel 2012, tra due anni, e molte cose possono cambiare nel frattempo. Venus avrà 33 anni ai giochi, Serena 30. Che ne dite di un doppio?

Leggi l'articolo originale dell'amico Peter Bodo
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La pioggia di commenti e reazioni è nata Lunedì, quando Serena Williams ha scritto una decina di righe sul suo sito ufficiale. Righe che hanno deluso i suoi fans ma non certamente Corrado Barazzutti, che si trova nell'invidiabile posizione di giocare la seconda finale consecutiva di Fed Cup senza dover affrontare le sorelle Williams. Qualche giorno fa era arrivato il forfait di Venus Williams (con spifferi - non ancora confermati - su un possibile ritiro): adesso si è aggiunto quello - probabilissimo - di Serena, che ha scritto così:

"Miei cari fans,

mi sono allenata per diverse settimane con lo scopo di tornare a giocare il prima possibile dopo l'operazione cui mi sono sottoposta a metà Luglio. Ma ieri mi sono resa conto di aver dato troppo, e troppo presto. Dopo essermi allenata ieri mattina ho sentito un fastidio al piede e i test effettuati dal mio dottore hanno rivelato che, purtroppo, ho avuto una ricaduta a causa del troppo allenamento.

Probabilmente sarò fuori per il resto dell'anno. Ero davvero impaziente di fare il mio ritorno a Linz e poi giocare il Masters di Doha. Mi sento devastata, con il cuore a pezzi, ma so che non sarà questo problema a impedirmi di tornare più forte e ancora migliore. Tuttavia, per non peggiorare la situazione, sono costretta a ridurre il mio allenamento ma inizierò subito la riabilitazione non appena avrò l'ok dei medici. Ricordatemi di me nelle vostre preghiere (ne ho bisogno)"

Serena non ha fatto menzione della finale di Fed Cup contro l'Italia, ma pare evidente che non ce la farà. Il sito della USTA (la federazione americana) per ora tace. Le uniche dichiarazioni extra sono arrivate da Jill Smoller, agente di Serena, la quale ha confermato che le righe che avete appena letto sono state scritte proprio da Serena e che nei prossimi giorni la situazione sarà nuovamente valutata. L'impressione diffusa, tuttavia, è che Mary Joe Fernandez dovrà ancora una volta fare a meno di lei.

Redazione

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker