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12/10/2010 11:50 CEST - ATP FINALS

Master: cinque poltrone per tredici

TENNIS - Diamo un'occhiata alla corsa per il Masters di Londra: i primi, Murray in primis, sono fuori forma, ma non dovrebbero aver problemi. Ferrer sembra più quotato di Verdasco, mentre a Youzhny e Fish servirebbe un tour de force. Difficile per gli altri subentrare. Parte il toto-master, chi giocherà alla O2 Arena? Riccardo Nuziale

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Ad un mese e mezzo circa dal capitolo finale della stagione, solo tre biglietti sono stati prenotati per Londra. Ultimo ad acquisire il diritto di entrare nel torneo è Novak Djokovic grazie alla finale raggiunta nel torneo di Pechino. Sulle prime due poltrone si sono già seduti da tempo, manco a dirlo, un certo spagnolo e un certo svizzero. Nei prossimi 41 giorni quindi (l’inizio del Master è fissato per il 21 novembre) verranno assegnati i cinque posti rimanenti. A contenderseli 13 giocatori. Vediamo in dettaglio situazione e stato di forma dei principali candidati.

 

4. ANDY MURRAY (4045 punti) – La delusione dell’anno (e finora del circuito tout court) sta vivendo un momento delicatissimo: chiamato a Pechino a riscattare la raccapricciante prova di Flushing Meadows, ha invece dato nuovamente il peggio di sé uscendo dal campo, contro Ljubicic, con un avvilente 6-3 6-2. La crisi di risultati, ma soprattutto di gioco, idee ed identità di Murray, è una delle grandi incognite a cui si cerca di dare una spiegazione da diversi mesi ormai. La qualificazione per Londra non è in pericolo, ma un talento del suo calibro non può accontentarsi di una mesta comparsata nel torneo dei “maestri”. Shanghai potrebbe già darci delle indicazioni per il futuro.

5. ROBIN SODERLING (3975 PUNTI) – Anche il violentatore di palline svedese ha subito, la scorsa settimana, una severissima lezione: 6-3 6-2 contro Golubev (giocatore da tenere d’occhio, il prossimo anno) a Kuala Lumpur. Vedremo se a Shangai ci sarà rivincita, dal momento che Soderling, al secondo turno, affronterà il vincente proprio di Golubev-Tipsarevic. Questa settimana un’altra brutta sconfitta, 6-2 6-4 contro Ferrer a Pechino, a conferma che negli ultimi mesi il numero 5 del mondo non è sembrato esplosivo come nel periodo tra Roland Garros e Wimbledon, anche se va detto che le sue sconfitte sono (quasi) sempre arrivate contro avversari di livello: Almagro, Nalbandian, Roddick, Federer. Vedremo se saprà dare la zampata per la consacrazione definitiva, riuscita l’anno scorso a Davydenko. Ma allo stato attuale sembra altamente improbabile.

6. TOMAS BERDYCH (3535 PUNTI) – C’erano una volta i tre Goran: il buono, il pazzo, il cattivo. Beh, rieccoli. Non certo a livello di personaggio (d’altra parte solo Agassi e Safin possono tener testa a Ivanisevic, nel panorama degli ultimi 20 anni), ma a livello tennistico se c’è un giocatore in grado di incarnare tutto e il contrario di tutto, questo è Tomas Berdych. Cose già ripetute alla nausea, vero. Ma ogni volta che il ceco sembra abbia trovato un equilibrio e una serenità adeguati, eccolo che ripiomba nel limbo. Dopo quindi la semifinale di Parigi, la finale di Londra e la quasi terza vittoria consecutiva contro Federer, ecco di nuovo il nulla. Due partite vinte su otto. Ultima sconfitta, questa settimana a Pechino contro Berrer. La parte migliore della stagione sembra alle spalle per il ceco, ma ripetiamo: pronosticare le sue giornate è impresa letteralmente disperata.

7. ANDY RODDICK (3170 PUNTI) – Triste dirlo, ma stagione e forse carriera (ci auguriamo vivamente di sbagliare in pieno) dello statunitense sembrano aver visto l’ultimo spiraglio di luce nelle due finali casalinghe di marzo. Dopo di allora, solo un disastro dietro l’altro. Come dimenticare le umilianti sconfitte (non nel risultato, ma nella sostanza) contro Lu, Tipsarevic e lo stesso Fish a Cincinnati? Le disfatte incomprensibili subite da A-Rod quest’anno sono davvero troppe e l’ultima, arrivata questa settimana a Tokyo contro Monfils con tanto di match point sprecato, è il classico sale sparso sulla ferita. Dulcis in fundo, a Shanghai lo aspetta un primo turno molto insidioso contro Kohlschreiber. Vedremo se lo statunitense saprà reagire all’ennesimo momento nero della sua carriera.

8. FERNANDO VERDASCO (3140 PUNTI) – Fatta eccezione per il quarto di finale raggiunto a Flushing Meadow, lo spagnolo sta boccheggiando dal Roland Garros. Le sue energie sembrano completamente svanite una volta pulitesi le scarpe dalla terra rossa. Dopo lo US Open, due partite giocate, zero set vinti. A Shangai potrebbe rischiare subito contro De Bakker, giocatore in crescita. Se vuole bissare la partecipazione del 2009, Verdasco dovrà tornare immediatamente a livelli assolutamente più importanti di quelli esibiti recentemente.

9. DAVID FERRER (3000 PUNTI) – Il buonissimo momento di forma, confermato dalla finale di Pechino (che potrebbe addirittura tramutarsi in vittoria), fa di Ferrer un serio candidato per il Masters, torneo che lo ha visto finalista nel 2007. Molto di più di Verdasco, che pure lo ha battuto di recente a Flushing Meadows (con tanto di rimonta da due set a zero e match point giocato in maniera pazzesca) ma che, come abbiamo detto pocanzi, ora sembra molto meno in forma. A Shanghai dovrà vedersela contro Llodra, giocatore con cui ha vinto nettamente l’unico precedente, quest’anno a Miami. Poi sarebbe sul cammino, in linea teorica, di Soderling prima e Federer poi. Primo turno a parte, ha quindi un percorso potenzialmente più pericoloso, ma in questo momento, ripetiamo, tra i due spagnoli il favorito per un posto a Londra sembra essere Ferrer.

10. MIKHAIL YOUZHNY (2615 PUNTI) – Il 2010 è stato, come tutta la carriera, pieno di alti e bassi per Youzhny. Buonissima partenza con finali a Rotterdam e Dubai, vittoria a Monaco e quarti a Parigi; poi letargo di mesi e di nuovo exploit con semifinale a New York (anche se quella partita giocata in “Mikhail mode off”…) e recente vittoria a Kuala Lampur. Tra i contendenti della parte “bassa”, nessuno meriterebbe più di lui di andare a Londra, considerando il talento e la bellezza del suo tennis. C’è da chiedersi se il russo saprà giocare con continuità ad alti livelli. Conoscendolo, il dubbio è tutt’altro che fuori luogo.

Per completezza, inseriamo anche i giocatori cui la matematica dà ancora una speranza di partecipare al Master, ma che hanno davvero pochissime effettive possibilità di qualificarsi.

11. JURGEN MELZER (2220 PUNTI)
(andrà comunque a Londra con Petzschner per il torneo di doppio)

12. JO-WILFRIED TSONGA (2075 PUNTI)

13. NICOLAS ALMAGRO (2060 PUNTI)

14. MARIN CILIC (2035 PUNTI)

15. MARDY FISH (1946 PUNTI)

16. MARCOS BAGHDATIS (1670 PUNTI)

Riccardo Nuziale

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-1985. With singles victories by Hana Mandlikova and Helena Sukova, Czechoslovakia captures its third consecutive Federation Cup title defeating the United States.

 

Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker