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28/11/2010 01:31 CEST - ATP WORLD TOUR FINALS

Nadal:"Il campo più difficile"

TENNIS - La conferenza stampa di Nadal. Lo spagnolo conferma l'alto livello della partita e si dichiara soddisfatto per i risultati raggiunti al Master di Londra dove, dichiara, lotta con gli avversari e con la superficie. Un pesce fuor d'acqua tra specialisti indoor? Murray dovrà imparare a controllare la pressione, non quella della stampa, la sua. da Londra, Sara Cecamore

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Nadal press conference
Nadal press conference

Le conferenze stampa di Nadal, lo sappiamo, non sono esattamente come quelle di Roddick. Una cosa interessante da notare, tuttavia, c'è: il suo inglese è decisamente migliorato. E questo può tornare utile in un giorno in cui gli si chiede di raccontare uno dei migliori match di questo Master, la semifinale vinta contro Andy Murray. “é stata una partita fantastica, che si è decisa su pochi punti. Abbiamo giocato entrambi ad un livello molto alto. Sarei stato soddisfatto anche se avessi perso: la mia immagine qui a Londra è cambiata molto rispetto all'anno scorso (quando non aveva vinto nemmeno un set, ndr), mentre quest'anno sono riuscito a vincere quattro partite consecutive contro i migliori giocatori del mondo”.

Ed è proprio quando nomina i “best players in the world” che inizia a farti tenerezza. Sì, perchè lo dice come se lui non ne facesse parte. Parla di loro come se fossero un mondo a parte, mentre lui quel mondo lo guida. La spiegazione però è chiara: si sente un pesce fuor d'acqua tra specialisti dell'indoor. “La superficie non è né troppo lenta né troppo veloce” - spiega- “ semplicemente non è la mia e i migliori presenti a questo torneo, come Federer, Djokovic, Murray, Soderling, sono specialisti dell'indoor, mentre per me questa è la superficie più difficile su cui giocare: se non giochi al massimo non riesci a difendere e appena perdi un po' di campo sei morto. Su questi campi non riesco a far rimbalzare la palla, non riesco a fare il “mio” gioco. Paradossalmente, giocare a Wimbledon mi riesce più facile perchè la pallina ti viene incontro. Qui combatto con la superficie e con gli avversari”.


L'avversario di oggi, Murray, era pronto a prendersi la rivincita del loro ultimo incontro proprio sull'erba di Wimbledon, ad entusiasmare un pubblico inglese che lo ha sostenuto dal primo all'ultimo punto, ma soprattutto a dare soddisfazione alla stampa britannica che gli mette tutta quella pressione addosso. Ma è davvero la stampa il problema? Nadal risponde: “La pressione non è dettata dai giornalisti, ma dalle aspettative di ogni giocare di arrivare dove vuoi”.  Solo il futuro ci dirà se lo scozzese sarà mai in grado di gestirla e vincere, finalmente, i titoli che contano.

Sara Cecamore

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker