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10/12/2010 12:45 CEST - CURIOSITA'

The End: ora che facciamo?

TENNIS - Finita la stagione si aprono mille interrogativi. Uno di questi è: in che modo colmare l'assenza di tennis giocato? In vista delle feste natalizie, ci culliamo nei ricordi e ci proiettiamo nel futuro fantasticando...ecco un viaggio tra proposte ed emozioni: lasciatevi trasportare tra video su youtube, partite con gli amici e libri dedicati allo sport che più amiamo. E voi cosa farete senza tennis? Francesco Pagani

 

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È finita una stagione scoppiettante. Ce la siamo goduta appieno. Abbiamo visto partite memorabili, ci siamo lasciati trasportare da applausi davanti alla televisione, magari balzando in piedi con gli occhi stupiti o magari buttando la testa tra i cuscini per una volée facile sbagliata dal nostro campione. E abbiamo riso, pianto, siamo stati insaziabili osservatori lì, al palo, a guardare di tutto. Ma proprio tutto. Non c'era Nadal in quel torneo ma noi eravamo lì, a guardare lo stesso le partite. Non c'era Federer ma noi, da veri dipendenti di tennis, c'eravamo. E quando ci perdevamo un torneo ci riguardavamo le partite registrate o gli highlights su Youtube. E leggevamo articoli...quali e quante discussioni poi! Non c'è niente da dire: noi, assuefatti di tennis, eravamo sempre lì, a puntare lo sguardo su questo o quello. Quasi da protagonisti.

Ora la stagione è finita, la nostra voglia di vedere di tutto, di commentare il più possibile, di leggere di più di quanto i nostri occhi ci permettano di fare non ci può passare. I tennisti, i nostri tennisti si allenano o si alleneranno. Noi intanto siamo qui a dimenarci come leoni in gabbia che pochi giorni prima correvano liberi cacciando e osservando con occhi felini. Tutto e tutti. La nostra voglia di tennis, da appassionati quali siamo, non può svanire con la fine della stagione. Resta e aumenta in modo esponenziale. E allora che fare? Ehm, domanda legittima. Che fare...ora siamo davvero protagonisti. Ognuno di noi si improvvisa archivista dalle infinite risorse, scopriamo episodi del passato che ci erano sfuggiti, Youtube diventa una delle mete fisse, il porto di noi esploratori di tennis. Ogni cosa che abbia a che fare con il tennis è benvenuta infatti. Sono benvenuti quei video che ti appaiono nella tendina di fianco e ti fanno scoprire o ricordare punti che forse avevi dimenticato. Perché non bisogna dimenticarsi di alcuni punti, scambi. E allora eccoci lì, che iniziamo a spulciare colpo su colpo, highlights su highlights, uno dopo l'altro: non ci sfugge niente. E ricordiamo le gesta che ci sono piaciute di più durante l'anno, alcune immagini ci passano per la testa. Mi viene in mente il no look di Federer a Gulbis al torneo di Madrid, il recupero di Monfils con quel dritto in salto sullo smash di Cilic a Bercy nel 2009 (http://www.youtube.com/watch?v=n4P4y404mLE). Due punti che mi sono passati per la mente in questo istante. Da brividi. Perché se poi mettiamo pure la giusta canzone mentre stiamo leggendo un articolo o vedendo un video possiamo proprio rabbrividire, fino a provare l'emozione di essere lì e fare quel recupero disperato in cui vedi, ti accorgi che il campione sta giocando col cuore e basta. Tu sei lui in quell'istante. Youtube resta quindi un'ancora di salvezza, un'ottima opportunità per chi vuole cullarsi tra ricordi, recenti e non, di tennis. Cos'altro fare? Beh, senz'altro ognuno di noi sia che giochi a tennis sia che non giochi avrà voglia di prendere in mano la racchetta e sentirsi al centro di tutto, per un istante. Per un'ora, due, tre. E allora perchè non andare a prenotare il campo e giocare? È bello, è veramente bello, sia se non si è capaci sia se lo si è. Ma non finisce qua. Possiamo inventarci ancora qualcosa: leggere qualche libro che abbia a che fare col tennis, perchè no, durante quelle fredde domeniche che sono già lì fuori, pronte, ad aspettarci. Magari nevica, l'albero di Natale lampeggia e noi possiamo dedicare il tempo di una finale che non c'è a un libro. Qua vi passo direttamente i consigli di Steve Tignor, editorialista di Tennis Magazine: oltre a David Foster Wallace alcuni titoli da lui indicati sono "Open Tennis" di Richard Evans, "My Life with the Pros" di Bud Collins, "The World of Tennis" di Richard Shickel, "Jimmy Connors mi ha salvato la vita" di Joel Drucker, "The Game" di Jack Kramer. Ecco come potrò e potremo sopravvivere a questa pausa tennistica, il gioco inizia adesso. Sembra un paradosso ma ora la partita la stiamo giocando noi: cercheremo di impegnare il nostro tempo per poi arrivare agli Australian Open con la una voglia matta di rivedere quelle palline sfrecciare da una parte all'altra del campo all'impazzata, una dopo l'altra come se fossero musica. Avere finalmente la possibilità di chiudere gli occhi e di sentire quel rumore secco o di striscio, quell'applauso. Come musica. Ora la parola passa a voi, è il jeu décisif: che cosa vi inventerete per vivere appieno queste giornate senza tennis giocato?
 

Francesco Pagani

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker