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26/12/2010 20:53 CEST - INTERNATIONAL PRESS CLIPPINGS

Roger & Rafa scaldano l'inverno

TENNIS - Quelli di questo dicembre sono stati gli ennesimi match di beneficenza con i due campioni. Queste esibizioni però non sono più come una volta. I fini ai quali sono destinate e l'amicizia che lega i protagonisti sono alla base di questo cambiamento. Ciò che è certo è che tutti ne sono usciti vincitori. Peter Bodo analizza le differenze con le esibizioni del passato. Peter Bodo, Traduzione di Karim Nafea

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Salve. Mi sono perso la prima esibizione tra Roger Federer e Rafael Nadal, ma non posso dire di essere stato totalmente sorpreso dal fatto che sia finita in tre set, con Roger capace di recuperare dopo aver perso il primo strappando la vittoria dalle fauci della disfatta, 4-6 6-3 6-3.
 

E’ stato un bel momento per i connazionali dello svizzero, che non avevano mai avuto il piacere di vederlo in una partita con Nadal. Quindi vincono tutti, tranne Rafa, ma non vi preoccupate- arriverà anche il suo momento.
Una delle cose che mi è piaciuta riguardo questa organizzazione è stata che nessuno abbia cercato di scaldare gli animi al riguardo, gonfiandola come “La Rivalità, atto 25°”. Al momento i due si sono incontrati più di 25 volte (il testa a testa ufficiale è 14-8 in favore di Nadal). Chi può dimenticare quella mostruosa esibizione con il campo mezzo in terra, mezzo in erba e mezzo in **** di qualche anno fa? Io immagino che nessuno a parte i più esaltati fan di Federer aggiungerà questa partita alle vittorie di Federer, ma non si può mai sapere…
 

Credo di essere in una posizione pericolosa, per uno che non ha visto la partita. Ma sto aspettando di vedere la seconda esibizione con tutti voi (l’articolo originale è del 22/12 ndt). Se fossi uno scommettitore, prenderei Rafa in tre (e c’avresti pure preso Pete ndt). Questa potrebbe essere la prima volta in cui anche il più convinto tifoso di Federer potrebbe onestamente affermare, “Roger non ha chance!”
 

Sapete cosa mi incuriosisce, avendo mancato la prima esibizione? Come faranno questi ragazzi a farla sembrare combattuta. Perché riuscirci è un’arte. In passato I giocatori decidevano di dividersi I primi due set e poi giocarsi, diciamo così, il terzo nel modo che preferivano. Tendenzialmente, nessuno dei due voleva essere troppo competitivo (tra le altre cose ti avrebbe fatto sembrare come una faccia di c**o), ma la cosa divertente è che a un certo punto dovrai decidere come servire la prima sul 4-4, 40-40. E perché dovresti intenzionalmente sbagliare un passante facile se l’altro era stato così pigro, o abbastanza sbadato da colpire un approccio comodo? Giocare un’esibizione eccitante è difficile, più o meno come il nuoto sincronizzato.
 

Quando avevi gente come McEnroe, Connors, Borg e Gerulaitis che giocava le esibizioni potevi contare su un minimo di animosità, voglia di vincere o di innato senso di superiorità che veniva in superficie per aggiungere un elemento di imprevedibilità anche all’esibizione. Ma questo è davvero differente, per molte ragioni, incluse la natura benefica dell’evento e l’amicizia che stringe i due rivali. Mi piace che nessuno dei due stia cercando di ammantare queste partite di qualche significato. Credo anche che “Esibizione” non sia la parola adatta ad identificare questi match. “Dimostrazione” o “Celebrazione” potrebbero essere più appropriati. Comunque, è stato un inverno freddo in Europa finora, queste due esibizioni potrebbero portare un po’ di calore
 

“Io sono davvero molto contento del fatto che siamo riusciti a far funzionare questo evento” ha detto Roger dopo la vittoria.
Andando avanti, il discorso post-vittoria, è stato più degno degli Oscar rispetto a quello degli Australian Open.
 

“E’ stata un esperienza indimenticabile,” ha detto Rafa. “Sono molto contento di averne fatto parte”
Andando avanti, il discorso dello sconfitto ha scaldato il cuore. E, non è bello per una volta, prendersi una pausa dallo spezzare i cuori?

 (Qui l'articolo originale http://tennisworld.typepad.com/tennisworld/2010/12/cold-days-warm-hearts.html)

Peter Bodo, Traduzione di Karim Nafea

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker