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08/01/2011 16:15 CEST - ATP Chennai

Chennai, Wawrinka e Malisse in finale

TENNIS - Lo svizzero conferma la finale raggiunta l'anno scorso dando un'autentica lezione a Tomas Berdych, che non aveva perso nemmeno un set nel torneo (6-4 6-1). Wawrinka, che ha rimesso il tennis in testa alle sue priorità, potrà giocarsi il titolo da favorito contro Malisse. Il belga, alla prima finale dal 2007, esce alla distanza contro Janko Tipsarevic (3-6 6-3 6-2). Alessandro Mastroluca

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La regolarità contro la genialità. Sarà uno stimolante, oltre che inedito, confronto di stili la finale di Chennai, che vedrà di fronte Stanislas Wawrinka, qui finalista l'anno scorso, battuto dal bi-campione in carica Cilic, e Xavier Malisse. Lo svizzero, tornato brillante e continuo come non lo si vedeva da tempo, domina Tomas Berdych, che regge solo per poco più di un set, e può così continuare a sognare il terzo titolo in carriera, che sarebbe anche il primo su una superficie diversa dalla terra battuta.

Sarà la dodicesima finale in carriera, la prima da Delray Beach 2007 (vittoria su Blake) per Xavier Malisse, numero 60 del mondo, che ha rimontato 3-6 6-3 6-2 Janko Tipsarevic.

Malisse b Tipsarevic 3-6 6-3 6-2

Match inedito a livello ATP. Tra i due c'è solo un precedente, che risale ai quarti del Challenger di Mons 2009 (vittoria di Tipsarevic in due set, in un'ora e 51: il serbo avrebbe poi vinto il torneo in finale su Stakhovsky).

Esce meglio dai blocchi, Tipsarevic, ma alla distanza perde il passo e lascia campo libero al belga, alla prima semifinale dal torneo di Washington dello scorso agosto, quando batté Isner e Berdych prima di cedere a Baghdatis. Il serbo, che ha detto di sentirsi caricato dalla vittoria in Davis, benché gli sia stato preferito Troicki nel singolare decisivo, a inizio anno aveva dichiarato di voler cambiare un po' il suo gioco, imponendosi di attaccare e prendere la rete più spesso.

Ma di questo gameplan non c'è traccia. L'avvio del 26enne serbo è perentorio: un break immediato e un parziale di 12 punti a 4 segnano i primi tre giochi del match. Tipso comanda da fondo, soprattutto col dritto, cercando lo scambio lungo e giocando colpi "a distanza di sicurezza" dalle righe. Malisse, stranamente, accetta il palleggio tentando di addormentare con i tagli in back di rovescio, ma appena prova a spingere col dritto perde il controllo del colpo e la misura del campo.

Così, davanti a un pubblico non troppo numeroso in avvio (gli spalti tenderanno a riempirsi poi in vista del doppio con Paes e Bhupathi che chiude il programma), il serbo si può poi limitare a concentrarsi sui turni di servizio. Fa solo tre punti in risposta dopo il break, ma ne cede solo cinque al servizio, e mai quando mette in campo la prima, e chiude 6-3 dopo 28' con lo schema servizio-dritto lungolinea.

Il 30enne di Kortrjik (città famosa per la Battaglia degli Speroni d'Oro del 1302, prima sconfitta della cavalleria feudale di Filippo IV Il Bello e tappa centrale per l'evoluzione delle tattiche e delle tecnologie militari) mostra un body language estremamente negativo già dai primi game, che si porta dietro per tutto il primo set.

Il secondo, però, è l'inizio di una storia completamente diversa. Di nuovo il break arriva nel secondo gioco, ma stavolta lo ottiene Malisse. Sembra solo un fuoco di paglia, però. Nel terzo game il belga non mette mai in campo la prima e si fa brekkare a 15: Tipsy converte la prima palla break con un lungo palleggio di rovescio che prelude all'attacco e allo smash di chiusura.

Malisse sale di tono, e mette in mostra una delicata controsmorzata e un rovescio in accelerazione a tutto braccio che lo portano sul 15-40 nel sesto gioco: Tipsarevic si salva con quattro robustissime prime. Ma il break è nell'aria e arriva nel turno di battuta successivo. Malisse spreca due palle break, pesante soprattutto la seconda in cui comanda lo scambio da sinistra e affossa a rete il dritto più facile, ma alla terza chiude. Terza palla break che, però, avrebbe potuto non avere: il rovescio lungolinea di "Tipso" viene chiamato fuori, il serbo non chiede il Falco ma il replay tecnologico mostrato dalla regia dimostra che la palla ha toccato, anche se di poco, la riga. Lo chiede, l'Hawk Eye, nel punto successivo, ma il passante di rovescio, stavolta, è largo davvero.

Malisse può così chiudere il set con Tipsarevic che sul set point affossa una facile volée alta di dritto. Anche il belga, come l'avversario nel primo set, in questo parziale non perde nemmeno un punto con la prima di servizio.

Ormai la partita è cambiata. Malisse domina il campo, prende la rete e brekka subito imponendo un parziale di 5 game a zero, con Tipsarevic sempre più frustrato che sbatte a terra la racchetta. il serbo ormai è sempre più chiuso in difesa, mentre Malisse riesce a interpretare la partita nel modo che preferisce, entrando appena possibile, giocando d'anticipo e accorciando gli scambi.

Si regala anche qualche perla stilistica, come un passantino stretto choppato con tre quarti di schiena alla rete, o una volée acrobatica in tuffo con cui fa punto solo perché il serbo spara incredibilmente largo il dritto lungolinea a campo aperto. Il belga brekka ancora nel settimo gioco e chiude 6-2: va sotto 0-30, ma porta a casa gli ultimi quattro punti del match e quando Tipsarevic spreva un comodo rovescio può festeggiare il suo ritorno in finale in un torneo che ha già vinto una volta, nel 2007, anno in cui gli riuscì la doppietta singolare-doppio con Dick Norman.

Tipsarevic, invece, deve ancora aspettare per il suo primo titolo in carriera. Se voglio ottenerlo, aveva detto, devo trovare continuità di gioco: guardando il match di oggi, ha tanta strada da fare.


Wawrinka b Berdych 6-4 6-1

Ottavo confronto diretto tra l'ex "top ten svizzero di scorta" e il finalista di Wimbledon. Il ceco arriva al match in vantaggio 4-3 nei confronti diretti (1-1 i precedenti sul duro outdoor: vittoria di Wawrinka al secondo turno di Indian Wells 2008, successo di Berdych in quattro set al terzo turno degli Australian Open 2009).

Il primo set viene deciso da una sola palla break, trasformata da Wawrinka grazie a una gran risposta. Il secondo è un monologo dello svizzero, tornato ai livelli che gli hanno permesso di salire nella top-10. 

Il match segue i servizi fino al 2-2. Il ceco, testa di serie numero uno che non ha mai perso un set e ha ceduto solo 13 giochi nel torneo, fa fatica a leggere il dritto dello svizzero, che pure ha nel rovescio ha il suo punto di forza. Ed è proprio grazie alla variazioni con il rovescio, che gioca con libertà sia in back che in top, sia lungolinea che diagonale, che Wawrinka, reduce dai due tiebreak con Goffin e dalla rimonta con Haase, fa corsa in testa dal quinto game. L'elvetico, abbastanza a sorpresa, riesce a rimontare da 30-0 e strappare il servizio alla prima occasione, grazie a una sontuosa volée da metà campo, a un passante che Berdych ingenuamente lascia, e a una risposta d'impatto lungolinea che chiude il game. Negli altri turni di servizio, Berdych lascerà solo due punti ma non alzerà abbastanza la pressione in risposta.

Lo svizzero da quando ha iniziato a allenarsi con Lundgren ha rimesso il tennis nelle sue priorità, motivazione che ha portato al divorzio dalla moglie e ha visto recentemente confermato il contratto di sponsorizzazione con la banca BCV (Banque du Canton de Vaud), la seconda banca cantonese più importante della svizzera, che curiosamente ha tra le parole chiave della sua mission la fiducia e un rapporto duraturo con le persone.

Il match è rapido, gradevole, il pubblico si diverte e qualcuno chiede, con un simpatico striscione, "possiamo ricominciare questa giornata dall'inizio?". Certo, a Tipsarevic potrebbe far piacere la prospettiva, a Wawrinka molto meno dato il brillante inizio di partita.

Quando serve per il set, però, Wawrinka sbatte su un devastante dritto open-stance diagonale da sinistra e una risposta d'impatto: lo svizzero, da sotto 0-30, rimonta fino a 40-30, getta via il primo set point con un dritto a mezza rete ma approfitta dell'errore dell'avversario per chiudere un primo set in cui ha ottenuto solo il 58% di punti con la prima di servizio e ha conquistato un punto in meno di Berdych (27 a 28).

In avvio di secondo set, però, Wawrinka si distrae e con il suo primo doppio fallo regala la prima palla break, salvo annullarla con una robusta prima al corpo e tenere così il primo turno di servizio. E' ancora il ceco, però, a cedere per primo. Tre errori gratuiti di fila e un doppio fallo marcano il suo gioco più disastroso e il break del 2-1 Wawrinka. E' l'inizio del parziale di sei giochi a zero che decidono il match.

Lo svizzero fa tutto quello che dà più fastidio a Berdych. Gioca sotto ritmo, con continuk rovesci in back bassi, spinge il ceco a prendere l'iniziative su palle con poco peso, lo chiama avanti e massimizza le sue qualità in difesa. Emergono qui tutti i limiti di un giocatore monocorde come Berdych, che non ha troppe variazioni nel suo arsenale, quando viene messo di fronte a un avversario meno potente ma strategicamente più smaliziato. Così allo svizzero spesso basta allungare abbastanza lo scambio perché Berdych decida di spingere, anche su una palla sfavorevole, per togliersi dal palleggio, regalando parecchi punti.

Quando non li regala, ci pensa Wawrinka a prenderseli: da applausi il passante lungolinea di rovescio che lo portano alla palla break del possibile 4-1, che Berdych annulla aggrappandosi al servizio. Ma alla seconda il break arriva, e la partita si mette drammaticamente in salita per Berdych.

Il match si chiude in un'ora e un quarto. Per capire il livello della "lezione di tennis" basta guardare il match point, che wawrinka trasforma con un pallonetto liftato di rovescio in controbalzo.

Alessandro Mastroluca

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