ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Favola Arn, guai Wozniacki

12/01/2011 11:27 CEST - WTA UNIVERSE

Favola Arn, guai Wozniacki

TENNIS – Una settimana di tennis non è sufficiente per emettere sentenze, eppure qualche risposta è già arrivata: Greta Arn azzecca la settimana della vita e sorprende tuttie ad Auckland, la Kvitova si conferma protagonista e Caroline Wozniacki sembra avere un problema in più: la nuova racchetta. La storia insegna che i cambi in corsa non sono sempre positivi...Difficoltà per Sharapova, Safina e Ivanovic. Elisa Piva

| | condividi

La vicenda più sorprendente della settimana è senza dubbio la vittoria ad Auckland di Greta Arn, che a 32 anni ha vissuto la classica settimana della vita. In realtà questa simpatica magiara dal forte legame con l'Italia (ha la doppia residenza a Budapest e a Roma, dove si allena con Gianluca Palombini) un titolo l'aveva già conquistato, all'Estoril nel 2007, ma quest'ultimo è di ben altra caratura. Non tanto per la categoria del torneo, quanto per le avversarie incontrate e sconfitte lungo il cammino. Prima su tutte ai quarti Maria Sharapova, che in questo 2011 annunciava - parole sue - di voler tornare nella top ten, e poi la detentrice del titolo Yanina Wickmayer, sconfitta in finale. Ed entrambe le sfide Greta le ha vinte in due set. Insomma, il tennis ripaga sempre chi gli dimostra passione incondizionata e dedizione.

Nuovo anno, vecchia Maria. Il secondo spunto si collega al primo, ed è la sconfitta della Sharapova, tanto sorprendente quanto la vittoria della Arn. Maria è rientrata in questo 2011 con squilli di trombe: nuova racchetta, nuovo schedule e i classici propositi per il nuovo anno, ovvero tornare tra le migliori. Detto e non fatto: ai quarti di finale infatti è stata malamente eliminata dalla n°88 del mondo (ora 58). D'accordo, abbiamo già detto come per la Arn fosse la settimana del tennis sulle nuvole, ma è pur sempre un ostacolo che si deve superare se si spera di tornare a certi livelli. Essendo solo la prima settimana concediamo a Maria il beneficio del dubbio e ancora qualche giorno di rodaggio in vista degli Australian Open, dovesse fallire anche lì, contro giocatrici di questo calibro, avremmo la conferma che la Sharapova non è pronta per fare la Sharapova.

Petra c'è. Chi sembra invece essere pronta per il definitivo salto di qualità è Petra Kvitova. Dopo l'exploit a New York di due anni fa (dove superò l'allora numero 1 Safina), dopo la semifinale di Wimbledon del 2010 dove si inchinò solo al cospetto di Serena Williams, questo 2011 per la mancina ceca sembra essere davvero l'anno giusto per trovare una certa continuità di rendimento ad alto livello. La nuova stagione per la 20enne è cominciato come meglio non si poteva, ovvero con la vittoria a Brisbane (anche per lei secondo titolo) e il best ranking di numero 28. La prova del 9 sarà l'Australian Open, dove per il secondo slam consecutivo sarà testa di serie.

Cambio racchetta, un azzardo. Sarà un mio tarlo, ma passare da un attrezzo con cui hai raggiunto ottimi risultati e giocato il tuo miglior tennis, ad uno completamente diverso mi sembra un salto nel vuoto. In passato abbiamo avuto tanti casi di difficile "adattamento" e ora tocca alla numero 1 del mondo Caroline Wozniacki (da Babolat a Yonex). Il discorso è forse prematuro ma i primi segnali ci sono già. Primo indizio: un solo gioco rimediato contro la Zvonareva ad Hong Kong; sarà pur stata un'esibizione, ma qualcosa è andato storto. Insomma da numero 1 un minimo di dignità la devi pur avere, e subire una simile umiliazione dalla numero 2 certo non lo dimostra. Secondo indizio: è storia di oggi, la sconfitta al debutto ufficiale a Syndey contro la Cibulkova, tante palle steccate e meno recuperi del solito, che con quel padellone della Babolat le riuscivano anche se la pigliava sul telaio. Ora aspettiamo un terzo indizio da Melbourne, se e quando ci sarà possiamo dire di avere una prova.

Dinara, com'è dura la (ri)salita. Il primo torneo 2011 ci dà un'ulteriore conferma su come l'ex numero uno del mondo sia ancora davvero ben lontana dalla ripresa dopo il gravissimo infortunio alla schiena patito a fine 2009. La russa infatti è uscita sconfitta da Marion Bartoli racimolando la miseria di un gioco. Il cuore c'è, la voglia di lottare anche, purtroppo per lei manca tutto il resto: fiducia, consapevolezza, tranquillità, e, particolare non trascurabile, i colpi. Chissà se dopo più di un anno di frustrazioni avrà ancora l'abnegazione e la forza di non mollare.

Ivanovic, calamita per infortuni. I problemi fisici stanno alla serba come le api con il miele. Ogni volta che Ana sembra in rampa di lancio ecco che un fastidio fisico, anche di media gravità, ci mette lo zampino. E' successo a Cincinnati lo scorso anno, poi Ana era riuscita comunque a partecipare allo Us Open e concludere alla grande la stagione. Pronti via, nuovo anno e stessa storia, sullo slancio del finale di stagione passato la Ivanovic parte bene in Hopman Cup e raggiunge la finale in coppia con Nole Djokovic, poi un fastidio addominale la costringe ad un nuovo stop. Non si sa se e in che modo questo potrà influire sul suo Australian Open, fatto sta che ancora una volta il ritorno ad alti livelli della Ivanovic è frenato da problemi fisici. Già l'uscita dal tunnel è stata lunga e dolorosa, se poi ogni volta un malanno le mette i bastoni tra le ruote, non se ne esce più.
 

Elisa Piva

comments powered by Disqus
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti