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20/01/2011 04:12 CEST - Australian Open

Schiavone rischia con la Marino

TENNIS  - Australian Open: In una giornata ricca di colpi di scena Francesca Schiavone ha rischiato di uscire dal torneo per mano della promettente canadese Rebecca Marino. L'azzurra ha sciupato 3 match point nel secondo set prima di chiudere 9-7 al terzo. Niente da fare per la Brianti, bella rimonta di Fernando Verdasco. Rino Tommasi

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MELBOURNE - Il tennis italiano ha rischiato di perdere la sua pedina più importante perché Francesca Schiavone è stata a due punti dalla sconfitta contro la giovane canadese Rebecca Marino, un metro e 85 di ragazzona che l’ha costretta al terzo set e l’ha portata a due punti dalla sconfitta.
Pare evidente che Francesca non sia al meglio della condizione al punto che ha concluso il match con il viso sofferente. Non aveva giocato bene nemmeno al primo turno ma è stata comunque brava a portare in porto una partita che si era molto complicata e che è durata 2 ore e 26 minuti.
La Schiavone ha avuto tre match point nel secondo set, mancandone due con altrettanti doppi falli. Ha vinto sfruttando il maggior mestiere e servendo bene nella parte più delicata del match.

Non si poteva chiedere ad Alberta Brianti di rovesciare il pronostico e di battere la slovacca Dominica Cibulkova, testa di serie numero 29. La Brianti non si è scoraggiata di fronte ai colpi più profondi e potenti della sua avversaria, ne ha subito l’aggressività nel primo set ma è riuscita ad allungare la partita vincendo il secondo set e tenendo dignitosamente il campo anche nel terzo. Di più non poteva fare.

Fernando Verdasco senza essere un campione ha spesso regalato al pubblico match memorabili, non ultimo una semifinale perduta in cinque set contro Nadal due anni fa in questo torneo. Destinato a rimanere ai margini del grande tennis sembra aver trovato la sua naturale collocazione tra il numero 7, la sua miglior classifica, ed il numero 9, la sua attuale valutazione. Contrariamente a molti dei suoi connazionali che vivono e si allenano a Barcellona, è tennisticamente cresciuto a Madrid dove suo padre è proprietario di due ristoranti. Schiacciato in casa dal fenomeno Nadal, Verdasco è stato protagonista di una clamorosa rimonta perchè dopo avere annullato nel quarto set tre match point al serbo Tipsarevic lo ha battuto per k.o. tecnco al quinto.

Dieci anni fa i belgi pensavano di aver trovato un campione in Xavier Malisse che però non è mai andato d’accordo con la sua Federazione. Nel 2000, a 20 anni, Malisse rinunciò a giocare contro di noi a Mestre in Coppa Davis, impegnato ad inseguire per il mondo Jennifer Capriati, altro spirito ribelle. Nel 2002 un problema al cuore lo ha bloccato mentre stava battendo Nalbandian in una semifinale di Wimbledon, perduta di misura in cinque set.  Poi si è un po’ perso precipitando in classifica al numero 162. L’anno scorso per entrare in questo torneo era dovuto passare attraverso le qualificazioni, ieri però ha impartito una lezione ad un solido regolarista come lo spagnolo Montanes lasciandogli pochi games.

Oltre che con la Schiavone, l’Italia rimane in corsa con Flavia Pennetta e con Andreas Seppi. La Pennetta non dovrebbe avere problemi con la spagnola Dominguez Lino contro la quale ha un bilancio positivo di 4 vittorie ed un a sola sconfitta. Non si può considerare favorito Seppi contro il francese Tsonga anche se l’unico precedente è stato favorevole al nostro giocatore che lo aveva battuto tre anni fa a Syney pochi giorni prima che Tsonga raggiungesse la finale kin questo torneo. Sia Seppi che Tsonga hanno superato il primo turno recuperando entrambi uno svantaggio di due set.

Rino Tommasi

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker