10/02/2011 21:06 CEST - CIRCUITO WTA

Momento della veritá per Maria

TENNIS - L'inizio di stagione decisamente sottotono della ex numero 1 del mondo Sharapova potrebbe far presagire ad un prematuro ritiro di quello che, nonostante la crisi di risultati, rimane un personaggio di primo piano nel panorama WTA sempre piú alla ricerca di figure di rilievo. Vanni Gibertini

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Lo scorso fine settimana Maria Sharapova ha fatto una delle sue rare apparizioni in Fed Cup, probabilmente per ottemperare ai criteri per l’eleggibilitá olimpica in vista delle Olimpiadi di Londra dell’anno prossimo (bisogna infatti rendersi disponibili alla convocazione in almeno quattro occasioni nel corso del quadriennio, tra cui almeno una nei due anni precedenti l’Olimpiade). Ma nonostante nel suo unico singolare si sia trovata di fronte Virginie Razzano, una giocatrice che la segue di ben 70 posizioni del ranking WTA, la bella siberiana non é riuscita a vincere nemmeno un set, uscendo sconfitta per 6-4, 6-3, e finendo per essere sostituita da Anastasia Pavlyuchenkova nell’incontro del giorno seguente. Siamo solamente all’inizio di febbraio ed il record di Maria per questo 2011 recita un poco incoraggiante 5 vittorie e 3 sconfitte, con tutte le battute d’arresto venute contro giocatrici classificate nettamente peggio di lei.

E non é che il 2010 fosse andato tanto meglio: certo ci sono state due vittorie in due tornei minori (Memphis e Strasburgo), ma nelle prove dello Slam non era mai andata oltre il quarto turno (raggiunto anche il mese scorso a Melbourne) e nei tornei Premier si era ritirata per ben tre volte per infortunio e si era fermata ad un passo dalla vittoria a Cincinnati, quando ha dovuto cedere in una rocambolesca finale (disturbata dalla pioggia) contro Kim Clijsters dopo aver condotto per 6-2, 5-3 e 3 match point a favore.

Il ritorno ai massimi livelli si sta dimostrando veramente arduo per Sharapova, la quale a metá 2008 aveva dovuto fermarsi per oltre 9 mesi a causa del crac dell’articolazione della spalla destra, con il conseguente intervento chirurgico e relativa lunga riabilitazione. Da n.1 che era prima dell’operazione la russa ha visto il suo ranking diventare “a tre cifre” prima di tornare alle soglie della Top 10, dove peró sembra essersi arenata, incapace di tornare ai fasti di un tempo che ormai appare lontanissimo. La tribolata storia del movimento della battuta, cambiato dopo l’infortunio per diminuire l’affaticamento dell’ articolazione e poi ritornato alla sequenza originale dopo montagne di doppi falli, sembra la cartina tornasole di una campionessa dal talento e dalle doti agonistiche fuori dal comune che peró non riesce a ritornare ai grandi successi che le competono.

Nonostante le alterne vicende agonistiche degli ultimi anni, peró, il brand Sharapova non ha mai perso lo smalto dei giorni migliori per quel che riguarda il suo appeal commerciale, la capacitá di attrarre munifici sponsor e copertine sui rotocalchi. I suoi contratti pubblicitari, da quelli tecnici con Nike e Head (quest’ultimo firmato proprio ad inizio 2011 per circa 2 milioni di dollari annui, dopo una vita passata nella scuderia Prince) a quelli con Tag Heuer, Tiffany, Sony ed Ericsson, l’hanno resa l’atleta donna piú pagata ($24,5 milioni secondo la rivista Forbes) anche nel 2009 quando é rimasta fuori dalle competizioni per parecchi mesi. Ed il recente fidanzamento con il cestista serbo Sasha Vujacic, passato nel corso di questa stagione dai campioni NBA dei Los Angeles Lakers alla squadra dei New Jersey Nets, ha occupato parecchie colonne delle riviste rosa di tutto il mondo.

Insomma in un periodo in cui la WTA é decisamente a corto di personaggi, l’incantevole Maria, anche se a mezzo servizio per quel che riguarda il tennis, riesce comunque a catalizzare su di sé abbastanza attenzione da risultare un bene prezioso per il tennis femminile. Anche recentemente, infatti, il torneo neozelandese di Auckland ha fatto registrare il tutto esaurito in quasi tutte le sessioni proprio facendo leva sulla presenza della russa 3 volte vincitrice di titoli dello slam. Ma appare ormai chiaro che la stagione 2011 sará decisiva per quel che riguarda il futuro di Maria Sharapova nel circuito WTA: “Credo che quest’anno possa essere anche l’ultimo della carriera di Sharapova – ha dichiarato Patrick McEnroe durante una sua telecronaca per la televisione americana ESPN – E’ un cavallo di razza, combattente purissima, che ha giá vinto parecchio a nemmeno 24 anni. Ha guadagnato piú denaro di quanto mai potrá spendere, ed ora che sta progettando di sposarsi, se capisce di non poter essere piú competitiva per i titoli che contano potrebbe anche decidere di mettere la parola fine alla sua carriera. Io non vedo Maria galleggiare per anni intorno alla decima-quindicesima posizione”.

La condivisibile analisi dell’ex capitano di Coppa Davis statunitense getta una luce ancora piú sinistra sugli ultimi poco incoraggianti risultati ottenuti dalla russa nel primo mese di competizioni, ventilando la possibilitá che la bionda Maria concluda il capitolo tennistico della propria esistenza e si dedichi a tempo pieno alla promozione dei suoi prodotti e dei suoi sponsor, un po’ come fece l’argentina Gabriela Sabatini, splendida bellezza mediterranea, 4 volte campionessa al Foro Italico, che si ritiró a 26 anni con solo un titolo dello Slam in bacheca (US Open ’90), un po’ per sfortuna anagrafica (le sue contemporanee si chiamavano Navratilova ed Evert prima, Seles e Graf poi), un po’ per colpa dei suoi allenatori che ne rinnegarono per lungo tempo la vocazione offensiva.

Egoisticamente noi speriamo di no: in questo momento il tennis femminile ha bisogno della Sharapova piú di quanto lei abbia bisogno del tennis femminile, e ci dispiacerebbe perdere una combattente di quel rango.

Vanni Gibertini