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11/02/2011 16:19 CEST - Le pagelle

Rotterdam e l'assolo di Fares

TENNIS - Equilibrato assolo del telecronista di Supetennis, alle prese con due autentici bombardieri. Tra corde rotte e dolori alla caviglia, Tursunov tiene testa a Berdych fino all'ultimo. Un prolungato fermo immagine cancella la fine del secondo set e buona parte del terzo. Marcos

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Rotterdam, 10/02/11: Berdych/Tursunov – Lorenzo Fares

“Non particolarmente fortunato, in questo momento…”

Il giallo sole della maglietta di Berdych illumina l’arena, ma non riesce ad eguagliare lo splendore dei suoi colpi: tamponando egregiamente le prime cannonate di Tursunov, riesce a conquistare il primo game a zero, mantenendo il servizio. Il russo non è da meno e, sfruttando al meglio le sue qualità al servizio, pareggia i conti in pochi secondi: inizio scoppiettante. “Nessun punto ancora per chi è alla risposta: uno pari”, commenta il cronista di Supertennis, che, sul 2 a 1 per il ceco, ricorda i confronti diretti tra i due tennisti: 4 a 1 per Tomas. Nel sesto game, Dmitry, tutto vestito di nero, prova a seguire la regola dei servizi: “Grande risposta di Berdych…Tursunov non riesce a giocare bene la demivolée di dritto: 0030!”. Con un ace ed uno straordinario rovescio lungolinea, però, riesce a portarsi in parità; sempre col servizio, raggiunge il 3 pari. “Berdych opta spesso per le prime centrali, molto potenti, e Tursunov mostra di avere qualche problema in risposta”, annota il cronista a ragione: in un paio di occasioni, il russo ha rischiato di farsi anche male.

Sembra proprio che il servizio dei tennisti li conduca inesorabilmente al tie break: “Ancora nessuna palla break!”. Fares, molto attento, si accorge che, su un tentativo di passante in recupero, il russo appoggia male il piede destro. “Ancora a zero, con il terzo ace e l’86% di prime in campo, il ceco si porta sul 5 a 4”. Nella pausa dei dispari, entra il fisioterapista per prendersi cura della caviglia dolorante, mentre il telecronista meritoriamente aggiorna i risultati degli altri tornei della settimana. “Torna in campo Dmitry Tursunov. Sembra tutto a posto, sembra…ma deve servire per rimanere nel match. Parte male: primo doppiofallo. Largo il suo rovescio, dopo una gran difesa di Berdych: 0030! Il ceco approfitta di una seconda troppo lenta: arrivano le prime palle break, che sono anche dei set point! E stecca di rovescio Tursunov: 64 per il ceco in 37 minuti di gioco

Nel primo punto del secondo set, Dmitry rompe anche le corde: “Non particolarmente fortunato, in questo momento…”. L’altro continua a servire come un indemoniato: 1 a 0, anche grazie a geometrie perfette. Mi pare che Tomas, finora in splendida forma, si muova sensibilmente meglio rispetto a qualche tempo fa, quando faceva fatica a spostarsi lateralmente. “Oltre a servire bene, Berdych risponde anche bene: se aggiungiamo che Tursunov ha fastidio alla caviglia, si può pensare che l’incontro finisca rapidamente”. Al termine di uno scambio molto violento, il ceco conquista un’altra palla break: “Si salva Tursunov: il dritto di Berdych si ferma sul nastro!”. Con due grandi prime di servizio, il russo pareggia i conti. Dmitry continua a chiamare falchi, per smentire le chiamate dei giudici, ma non gliene va bene uno. 2 a 1 per il rivale, che continua a servire al meglio: “Addirittura ace con la seconda!”. Tomas continua a rispondere addosso all’avversario, che non riesce a divincolarsi dalla palla; Dmitry, comunque, si salva ancora: 2 pari. Nel quinto game, il russo conquista un punto spettacolare, dopo scambi di rara potenza: 0030. “E un gran rovescio di Tursunov: tre palle break…davvero un fulmine a ciel sereno per Tomas Berdych, che stava controllando il match!”. Col doppiofallo, il ceco cede il servizio: 3 a 2 per il moscovita. Il tennis l’ha inventato il diavolo, diceva Panatta.

Sul 4 a 3 del secondo set per Tursunov, alle 12.25, l’immagine si blocca sul rosso dell’ovale di Tomas: non vuole essere un poco edificante tentativo di pubblicità occulta del regista olandese, ma è un chiaro momento di afasia tecnica del segnale televisivo. Alle 13.03: “E poi arriva l’ace: vantaggio Tursunov”. 4 pari al terzo. Il cronista sembra non essersi accorto del problema sul collegamento (che lo streaming non ha patito) e continua: “Stiamo per entrare nella fase cruciale del match: dopo il cambio di campo, il russo servirà per rimanere in partita”. Per un attimo, le immagini si bloccano ancora, ma, per fortuna, riprendono immediatamente. “E’ un gran punto da parte di Berdych: 0015!”. Dmitry pareva un tergicristallo sotto la tormenta. “Ancora un’ottima risposta del ceco: 0030. Aggressivo non appena possibile: a due punti dal match, Berdych!”. Le immagini fanno ancora i capricci e si perde il punto del 1530. Sul 30 pari, Tomas chiama l’HawkEye, ma gli servono un the freddo con il vantaggio per il russo, che pareggia i conti: 5 pari. Poco dopo, Tursunov getta in tribuna un rovescio in diagonale e regala il 6 a 5 al rivale. Dmitry serve per conquistare il tie break: “Sbaglia di dritto, il russo: ancora a due punti dal match il ceco! A segno col contropiede di dritto: ci sono due match point! Momento determinante…ma Berdych sbaglia: 30 40. E va a segno col dritto, Tursunov, che annulla anche il secondo match point! Ma ce n’è un altro: gran rovescio di Berdych. Esce la prima di servizio del russo…net sulla seconda…e sbaglia di dritto Tursunov: 64 46 75, Tomas Berdych batte per la quinta volta Dmitry Tursunov. Che fatica, però, per il ceco…”.

Dispiace che una mezz'ora della buona prova di Fares sia stata cancellata da un black out troppo lungo.

Fares: 7

Berdych: 8

Tursunov: 8 

Marcos

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