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28/02/2011 13:29 CEST - ATP 500 DUBAI

Djokovic ancora emiro di Dubai

TENNIS - Il serbo conquista per il terzo anno consecutivo il titolo negli Emirati Arabi Uniti superando un falloso Roger Federer con un doppio 6/3. E’ il 20° trofeo in carriera e il 2° stagionale dopo la vittoria agli Australian Open. Djokovic non ha ancora perso nel 2011. Le dichiarazioni dei protagonisti. Giacomo Fazio

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(2) N. Djokovic (SRB) b. (1) R. Federer (SUI) 6/3 6/3

Nella storia recente di questa rivalità, in particolare da quando Roger Federer aveva intrapreso la sua collaborazione con Paul Annacone dopo la prematura dipartita a Wimbledon, la sfida con Novak Djokovic aveva visto lo svizzero sconfitto in due occasioni: a Melbourne e New York. Le altre partite disputate a Toronto, Shanghai, Basilea e Londra erano state appannaggio del numero 2 del mondo. Una situazione molto significativa perché in controtendenza rispetto a quella delle stagioni precedenti: infatti negli Slam lo svizzero ha perso con il serbo entrambi gli ultimi due match 3 su 5 mentre si è imposto 4 volte nei match 2 su 3.

10 ATP Masters 1000 Toronto Hard SF Roger Federer 6-1 3-6 7-5
10 US Open (U.S.A.) Hard SF Novak Djokovic 5-7 6-1 5-7 6-2 7-5
10 ATP Masters 1000 Shanghai (China) Hard SF Roger Federer 7-5 6-4
10 Basel (Switzerland) Hard F Roger Federer 6-4 3-6 6-1
10 Barclays ATP World Tour Finals Hard SF Roger Federer 6-1 6-4
11 Australian Open (Australia) Hard SF Novak Djokovic 7-6(3) 7-5 6-4

La cura Annacone aveva ottenuto effetti non solo in alcuni aspetti del gioco ma soprattutto sulle brevi distanze che erano state considerate da molti il tallone di Achille dello svizzero, accusato di scarso impegno negli appuntamenti meno importanti. La finale di Dubai ha interrotto questa curiosa tendenza, anzi ha permesso al serbo di vincere per la prima volta in due set sull’elvetico. Sicuramente una flessione da parte del campione di Basilea che non ha più l’età dalla sua e alcune sconfitte cominciano a far parte della naturale evoluzione anagrafica ma anche personale. Federer a differenza di molti colleghi più giovani è da molti anni sul circuito ed è diventato un marito e un padre.

L’antagonismo che esiste tra Nole e Roger (giunto al 21° scontro diretto) è stato negli anni offuscato dal duo Nadal- Federer ma in realtà è stato molto più continuo se si considera che negli ultimi 7 mesi lo svizzero ha giocato 7 partite con il serbo mentre con lo spagnolo solo otto incontri negli ultimi 3 anni. Probabilmente questa statistica va letta in due modi: da un lato i primi due giocatori del mondo, venendo sorteggiati sempre ai due lati del tabellone sono costretti ad affrontarsi per lo più in finale. Dall’altro la costanza di rendimento di Federer e Djokovic sul cemento si traduce in una maggiore possibilità di sfidarsi su questa superficie. Nella loro rivalità solo 3 partite si sono giocate sul rosso.
 

Nonostante le aspettative sul match fossero alte, considerando che 17 delle 21 sfide sono state almeno semifinali di molti tornei 1000 e di Slam, i due finalisti non erano probabilmente al meglio della condizione per offrire uno spettacolo all’altezza dei suoi protagonisti. Federer è sembrato bloccato dai carichi di lavoro delle ultime settimane e non del tutto rodato mente Djokovic ha ancora la vistosa fasciatura precauzionale alla coscia sinistra che probabilmente ne impedisce la completa mobilità, sufficiente però per portare a casa la partita.

Il serbo, al contrario di quanto aveva mostrato in semifinale contro Berdych è stato molto solido da fondocampo ed ha messo in difficoltà lo svizzero fin dalle prime battute conquistando il break al terzo gioco. Federer ha continuato nella serie di errori con il diritto ed ha faticato nel mantenere lo scambio soprattutto sulla diagonale rovescia. Ha rischiato addirittura il secondo break quando sotto 3-1 ha dovuto salvare due palle break con due ace.

Del Djokovic sornione e distratto dell’intera settimana non c’è stata traccia anzi il rovescio lungolinea che rappresenta la cartina tornasole del gioco di Nole è stato devastante sia nei passanti che sul back di rovescio dell’avversario. Il serbo ha sfiancato Roger col suo gioco costringendolo a colpire molte palle per vincere il punto. Il servizio ha fatto la differenza con l’88% di prime in campo per Djokovic, 5 ace e nessuna palla break concessa. Federer ha tentato di cambiare strategia sorprendendolo con discese a rete ma il serbo è stato solidissimo in tutto il primo set e sul 5-3 conquista il secondo break che gli consente di chiudere il primo parziale per 6-3.

Nel secondo set, Federer è finalmente più propositivo mentre calano le percentuali al servizio del serbo che permettono a Roger di procurarsi le prime palle break della sua partita e di andare in vantaggio per 3-1. Il cambio di tendenza dura l’illusione di un paio di game quando il numero due del mondo si ritrova sotto 0-40 e con uno sciagurato smash affossato in rete riporta il parziale in parità sul 3-3. Come succede spesso allo svizzero quando non è al meglio della sua condizione, si consegna clamorosamente al suo avversario collezionando un serie preoccupante di errori consecutivi. Dal 3-1 in suo favore cede di schianto i successivi 5 giochi.
 

Djokovic si conferma per il terzo anno consecutivo emiro nella terra del petrolio. Allunga a 15 la striscia di vittorie consecutive a Dubai e a 12 quella stagionale non avendo ancora perso un match da inizio stagione ed avendo concesso solo 3 set. Conquista il 20° titolo in carriera in 33 finali. L’ottava vittoria su Federer e la prima in due set.

Le dichiarazioni post match:

Djokovic: "Sto giocando molto bene ed è questa la sensazione che ho nella mia testa. Questa partita è stata probabilmente una delle migliori che ho giocato quest'anno. Mi sento fisicamente bene, in forma e mentalmente motivato per fare ancora meglio a Indian Wells e Miami, dove non ho dato il massimo negli ultimi anni. Ogni volta che ho vinto contro Roger è stato un successo perché è un grande giocatore. Sappiamo tutti come sia forte mentalmente. Essere in grado di vincere in due set contro di lui come ho fatto stasera è una cosa incredibile."

Federer: "E' stato ovviamente deludente per me a fine partita. Credo che non si possano vincere tutte. Ho giocato così bene a Doha, a Londra e a Basilea in finale. E 'un peccato ma Novak ha giocato alla grande. Pensavo che stessi giocando bene già dalla fine dello scorso anno. Questa è stata una delle partite più amare contro di lui. Non sono troppo deluso, è stata un' altra finale. Ci ho provato stasera, semplicemente non è successo. "

 

 

Giacomo Fazio

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