ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Bentornato, Juan Martin!

28/02/2011 18:06 CEST - ATP DELRAY BEACH

Bentornato, Juan Martin!

TENNIS - Del Potro batte Tipsarevic 6-4 6-4 e vince l'ottavo titolo incarriera, il primo dal successo di Flushing Meadows 2009 e, quindi, dal rientro per l'infortunio al polso. In una partita con tanti errori l'argentino, da campione, ha giocato meglio dell'avversario (che era avanti 4-1 nel primo) tutti i punti più importanti. Riccardo Nuziale

| | condividi

Potremmo cominciare dicendo che Janko Tipsarevic dovrà ancora attendere per il suo primo titolo ATP: quella di ieri è la terza finale persa su tre, dopo Mosca 2009 e Hertogenbosch 2010. Ma ammettiamolo, non sarebbe una grande partenza, giornalisticamente e tennisticamente parlando.

Concediamoci quindi un gesto di applauso che, per quanto banale, è doveroso e sentito verso Juan Martin Del Potro, giocatore che 12 mesi fa temevamo perso, succube del suo fragile polso, e che invece ora ritroviamo vincitore di un torneo, a distanza di un anno e mezzo da quell'inattesa vittoria a New York su Federer che lo consacrò campione a tutti gli effetti. Certo, il 250 di Delray Beach non vale gli US Open e neppure la finale del Masters di Londra (fino a ieri l'ultima finale disputata dall'argentino), ma simbolicamente vale enormemente, significa una seconda nascita, l'inizio del vero ritorno; torneo dopo torneo, in questo 2011 è progressivamente migliorato partendo con sconfitte onorevoli a Sydney e Melbourne, salendo di livello a San José e Memphis (semifinale) e facendo vittoria qui, al quinto torneo dell'anno, senza perdere un set in tutta la settimana. Vittoria che gli permetterà tra l'altro di ritornare tra i primi 100 (n.89) dopo il crollo post US Open 2010, dove non ha potuto difendere il titolo.

Ieri Del Potro partiva con tutti i favori del pronostico, non solo per l'head to head favorevole (aveva vinto nettamente l'unico precedente, due anni fa a Miami), ma naturalmente anche per una differenza di qualità e di personalità evidenti: in particolare quest'ultima ha fatto la differenza, in questa finale.

Eppure a partire meglio è stato Tipsarevic: dopo tre game di studio il serbo, complici un passante e un lungolinea (entrambi di rovescio), si porta infatti sul 15-40, ma prima sbaglia un dritto al termine di uno scambio molto lungo, poi è costretto a subire un ace di seconda, protestando con l'arbitro circa la validità del punto (il serbo l'aveva vista fuori). Procuratasi una terza palla break, però, Tipsarevic breakka grazie ad un grossolano lungolinea di rovescio di Del Potro, uscito di metri, e consolida comodamente il vantaggio acquisito, tenendo il servizio a 15. Al cambio di campo un dato inquietante per l'argentino: realizzazione con la prima Tipsarevic 100%, Del Potro 29%.

Difatti anche nel sesto gioco l'ex numero 4 del mondo fatica a tenere il servizio, vincendo il game solo ai vantaggi, ma nel settimo game la svolta: con due gratuiti di dritto Tipsarevic va sotto 0-30 e, raggiunto sul 30-30 Del Potro grazie anche ad un brutto errore di quest'ultimo, il serbo si suicida prima con una smorzata lob e poi con il terzo gratuito di dritto del gioco. Tipsarevic perde pazienza, concentrazione e le misure del campo e nel nono gioco perde nuovamente la battuta, spegnendo un dritto in rete.

La partita non è bella, entrambi sbagliano molto; lo stesso Del Potro è ancora lontano qualitativamente da quello a noi noto, falloso soprattutto con il dritto ed ancora non al 100% al servizio. Ma la voglia di vincere è già quella dei giorni migliori: nel decimo gioco, infatti, commette uno scempio dietro l'altro, con due gratuiti e un doppio fallo, recupera, concede una quarta palla break con un dritto in rete a campo vuoto, recupera e spreca due set point con altrettanti lunghilinea fuori misura, concede una quinta palla break, ma alla fine, al terzo set point, chiude. Gioco e lucidità tattica, ripetiamo, sono ancora lontani dalla perfezione, ma solo un guerriero come lui poteva vincere un game così importante giocando così male per larghi tratti.

Stordito dallo 0-5 subito e dalle troppe occasioni non sfruttate, Tipsarevic comincia a vedere il baratro sul 30-30 del primo game del secondo set, dove Del Potro mette a segno un passante lungolinea di rovescio in allungo impossibile (ha dovuto persino staccare la mano): forse il punto del match. Il serbo è bravo però a non mollare e fermare l'emorragia, anche se in risposta ora fatica e, nel quinto gioco, è costretto a cedere nuovamente il servizio: sul 15-15 viene logorato da Del Potro per poi, al termine di uno scambio intensissimo, essere beffato dall'argentino con una smorzata di dritto (altro candidato a punto del match), mentre dal 15-40 in poi fa tutto da solo, con un ace e un doppio fallo.

Come nel primo set però Del Potro, una volta in vantaggio, si rilassa e va sotto 15-40. Ma ancora una volta Tipsarevic dimostra i propri limiti caratteriali e spreca, mentre l'argentino, salvata una terza palla break, chiude il gioco con un ace.

Le grandi emozioni finiscono qui, anche se nell'ottavo gioco Tipsarevic spara le ultime cartucce e si porta 15-30, prima di essere schiantato da due grandi servizi e da uno scambio alla Del Potro vecchio stile, ovvero chicchi di grandine a destra e a sinistra.

La partita finisce poco dopo, con l'argentino che chiude a 0 il proprio turno di servizio e torna finalmente ad alzare le braccia al cielo.

Riccardo Nuziale

comments powered by Disqus
Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
La vittoria di Francesca Schiavone a Parigi

Fotogallery a cura di Giacomo Fazio

Ubi TV

Agassi, Graf e la First Lady...raccattapalle

Quote del giorno

"Inseguire quel figlio di puttana di Bjorn Borg fino alla fine del mondo"

Jimmy Connors a chi gli chiedeva quali fossero i suoi obiettivi tennistici

Partnership

Sito segnalato da Freeonline.it - La guida alle risorse gratuite