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12/03/2011 17:52 CEST - INTERVISTE

Andy Roddick - 11.03.2011

Intervista ad Andy Roddick. Trad, a cura di Giulia Vai

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Q. Un bel cambiamento dal Cile. Sei riuscito a dormire?

ANDY RODDICK: Sì, sto bene. La programmazione sembra peggiore di quello che è. Sapevo che non avrei giocato fino a sabato o domenica e questo tempo mi è bastato per recuperare. Non penso che ci saranno strascichi dall'ultimo weekend.

Q. Ci puoi parlare di quanto è stata importante la vittoria per il tuo paese?

ANDY RODDICK: Be', fa sempre bene. Siamo andati come squadra con l'intento di ottenere i tre punti a qualsiasi costo. Eravamo i favoriti e abbiamo fatto quello che c'era bisogno di fare.

Q. Un nuovo anno e già un'altra vittoria in un torneo. E' un motivo di orgoglio per te riuscire a continuare a vincere almeno un torneo ogni anno da quando sei professionista?

ANDY RODDICK: Sì, e mi fa sentire vecchio.

Q. E' un bel record, no?

ANDY RODDICK: Sì. Cos'è? 10 o 11. Per quel che ne so, solo io e Roger abbiamo questa striscia aperta. Mi piace vincere tornei a prescindere dai record. E' stato bello tornare in campo in un evento importante e battere giocatori in buona forma, e soprattutto ritornare dopo una partita deludente in Australia.

Q. Hai guardato il tuo match point in tuffo?

ANDY RODDICK: Sì.

Q. Cosa ne pensi?

ANDY RODDICK: Considerando le circostanze, penso che sia stato il mio miglior colpo di sempre. Quando l'ho colpito, non ho visto (dove è finito). Ci sono stati due o tre secondi di pausa poi ho visto che la folla è impazzita. Raonic era lì fermo e mi guardava, (ho capito) ed è stato un sollievo e una gioia allo stesso tempo. Probabilmente non ti verrà molto spesso, ma se ci provi abbastanza, una volta ti riuscirà.

Q. Il colpo di Roger nel 2002 a Basilea sopra la testa, è stato il miglior colpo contro di te?

ANDY RODDICK: Non saprei, è difficile. Sicuramente è uno di quelli; faccio fatica a ricordarmi tutti i colpi che ho ricevuto. (Ride).

Q. Ci puoi parlare del tuo amico, Jim, diventato capitano di Coppa Davis? Il suo stile? Che cosa ha portato? Qual'è la tua opinione?

ANDY RODDICK: Sicuramente quando Patrick ha deciso di non tornare, non ho fatto segreto a nessuno che sostenevo la scelta di Jim al 100%. Sarebbe stata più interessante per me (la Davis) con la prospettiva di trascorrere tanto tempo con un vincitore di Slam ed ex numero 1. Sicuramente non ci sono molte le persone con queste credenziali, quindi ero certamente contento. Si è coinvolto sin dall'inizio. Non penso ci siano stati più 4 o 5 giorni senza che ci sia stato uno scambio di idee di qualche tipo, ed è impressionante come sia già dentro (la squadra). E' venuto a Memphis, assicurandosi di vedere almeno una partita di ognuno di noi. Ovviamente penso che sia stata fatta la scelta giusta.

Q. E' un fatto di vittorie e sconfitte o di tutta l'esperienza? Cosa lo rende così bravo?

ANDY RODDICK: E' un po' tutto l'insieme. Sono contento di non aver dovuto scegliere. E' intelligente e capisce di tennis. Sono poche le persone che colgono tutti gli aspetti del tennis, lui è certamente una di quelle.

Q. Commenti sulla festa dei giocatori ieri sera?

ANDY RODDICK: Non saprei. Penso di essere svenuto a letto alle 8.30, e non per colpa della festa. E' stata bella. Hanno fatto un ottimo lavoro. C'era un bulldog che faceva skateboard; l'anno scorso c'era un cane che giocava a frisbee. Sono curioso di vedere cosa faranno l'anno prossimo.

Q. Dove pensi che sia Novak ora?

ANDY RODDICK: E' in quella stanza. (Ride).

Q. Di che cosa sta parlando?

ANDY RODDICK: Là.

Q. Cosa ne dici del suo anno (tennistico). Non ha perso una partita da Londra.

ANDY RODDICK: Non saprei. Penso che lui e Charlie Sheen stiano parlando di vincere. Davvero.

Q. Charlie Sheen sta ancora parlando. Lo conosci da tanto tempo (Djokovic). Ci hai giocato contro.

ANDY RODDICK: Esci perché mi stanno facendo domande su di te. E' imbarazzante.

NOVAK DJOKOVIC: Seguitemi su Twitter.

ANDY RODDICK: Non dici mai niente di divertente.

NOVAK DJOKOVIC: Non ti piacciono le mie twitterate?

Q. Pensi che stia facendo una grande salto in avanti con la vittoria in Australia, a Dubai e in Coppa Davis?

ANDY RODDICK: Sicuramente. Spesso voi giornalisti esagerate le cose. Non penso che sia mai così perfetto come sembra e allo stesso tempo non lo sia in negativo. Quando due anni fa faticava e voi dicevate che non apparteneva ai primi dieci del mondo, non vi credevo. Allo stesso modo non escluderò mai Roger, Rafa e anche Murray, che penso possa ancora vincere. Anch'io penso di avere una possibilità nella situazione giusta. (Novak) sta giocando un'ottimo tennis ora. E' in fiducia. Quello che ha fatto quest'anno è sicuramente un grandissimo sforzo, questo è certo.

Q. Quali è il tuo livello di entusiasmo più alto al momento?

ANDY RODDICK: Non mi sono ancora guardato dentro e non ho ancora provato a trovare un livello di "zest" adeguato. (Ride). Ma ho ancora il weekend.

Q. Quale è stato il tuo picco (di entusiasmo) in carriera?

ANDY RODDICK: Non saprei. Riguardo alla mia carriera: penso semplicemente che non debba scusarmi, è assolutamente all'interno delle mie possibilità di gioco perché mi piace giocare, e mi piacciono gli alti e i bassi, tutto il processo. Mi piace lavorare. Mi rendo conto di vivere una vita piuttosto agiata.

Q. Uno dei tuoi momenti più alti e bassi è stata la finale a Wimbledon contro Federer.

ANDY RODDICK: Certamente.

Q. Dopo la finale, una signora inglese ha fatto una scultura di te. Ce l'hai?

ANDY RODDICK: In verità è sotto questo tavolo.

Q. Qui c'è una foto.

ANDY RODDICK: Sì, è brava. Penso che ne faccia una ogni anno per il finalista. Ne ho una di quelle a casa mia. E' difficile portarla in viaggio però pesa un quintale.

Q. La trovi stravagante o la conservi come qualcosa di prezioso?

ANDY RODDICK: No, è bella. Qualsiasi cosa documenti i nostri ricordi, penso sia apprezzata da noi giocatori.

Q. Ne ha fatte circa 10.

ANDY RODDICK: Mi sembra che tu la conosca..

Q. L'ho intervistata.

 ANDY RODDICK: Ok.

Q. Il problema è che sta finendo i soldi. Lo fa gratis perché ama il tennis. Pensi che le sue sculture dovrebbero diventare parte dell'esperienza di Wimbledon e quindi qualcun'altro dovrebbe pagarle?

ANDY RODDICK: Supporto al 100% l'idea che qualcun'altro paghi per le mie cose, quindi la pensiamo nello stesso modo. Da qui in avanti però non saprei. Sicuramente mi ha fatto piacere riceverla.

Q. Hai detto che non hai rimpianti nella tua carriera. Hai una voce importante su Twitter. Hai dei rimpianti su quello che dici su Twitter?

ANDY RODDICK: Sì, ogni giorno.

Q. Hai giocato un ottimo torneo ad Indian Wells e uno migliore a Miami l'anno scorso, quindi le prossime tre settimane saranno molto importanti per te. Parlacene.

ANDY RODDICK: Sì, ci preoccupiamo tutti e poi, l'anno scorso dopo quel mese grandioso, ho avuto 8 mesi schifosi, quindi le cose cambiano in un anno. Non mi ecciterò troppo, né mi deprimerò. Non mi sono mai preoccupato troppo dei punti da difendere. Se scenderò, poi avrò un anno intero per recuperare. So di aver dimostrato con continuità che posso arrivare fino in fondo alla stagione e giocarmela. Penso che sia meglio guardare al tuo lavoro nel corso di un anno, non di tre settimane.

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