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17/03/2011 10:46 CEST - INDIAN WELLS

Schiavone fuori Clijsters si ritira

TENNIS - Sfortunata prestazione di Francesca Schiavone che cede 6-4, 3-6, 7-6(3) alla Peer dopo quasi tre ore. Peccato per un primo set perso dopo essere stata in vantaggio per 3-0 e palla del 4-0. La Ivanovic si aggiudica il derby con la Jankovic. Si infortuna alla spalla Kim Clijsters che deve ritirarsi contro Marion Bartoli. Christian Turba e, da Indian Wells, Vanni Gibertini

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Finisce amaramente l’avventura italiana in questo BNP Paribas Open di Indian Wells: l’ultima delle nostre portacolori in gara, la n.5 del mondo Francesca Schiavone, ha dovuto alzare bandiera bianca contro la n.10 del seeding Shahar Peer dopo una battaglia di 2 ore e 46 minuti conclusasi solamente al tie break del terzo set.

Nella giornata più calda del torneo, con un’umidità non elevatissima ma sotto un sole molto vivo, le due giocatrici hanno iniziato subito ad affrontarsi a viso aperto sin dai primi scambi: la israeliana anticipava sistematicamente in risposta sulle seconde di servizio della Schiavone, mentre Francesca cercava di lavorare lo scambio con i suoi colpi lunghi ed arrotati. Nel primo game l’azzurra va subito sotto 0-40, ma con una serie di colpi vincenti annulla 4 palle break e si aggiudica il game. Una serie positiva di 13 punti a 2 porta la nostra in vantaggio per 3-0 e con una possibilità per il 4-0 che però svanisce con un errore non forzato. A questo punto la legge del contrappasso tennistico colpisce implacabile: una serie di 19 punti a 5 in favore della Peer ribalta completamente il set, che l’atleta israeliana finisce per aggiudicarsi per 6-4 in 44 minuti.Il primo set alla fine è stato quello che ha fatto la differenza, perché sono partita un set indietro e vincere così è dura” ci ha detto Francesca alla fine del match.

Nel secondo parziale la Schiavone non ci sta a mollare il match, comincia a macinare più gioco, comprese alcune deliziose palle corte di rovescio seguite a rete con volée passanti molto efficaci. Il break decisivo arriva al sesto gioco, in un game di 18 punti nel quale Francesca mette a segno diverse volte lo schema “drop shot più passante”, completando il lavoro con alcuni vincenti da fondocampo. Dopo 1 ora e 29 minuti di gioco si va al terzo set.

Il terzo parziale è una battaglia di nervi: insieme con la stanchezza affiorano gli errori (anche quelli degli arbitri, con Hawk Eye costretto ad un superlavoro), il gran caldo fa calare il livello tecnico del match, ma dal punto di vista agonistico la battaglia rimane di altissimo livello, tanto da riempire le tribune del campo n.3 mentre Federer passeggia sul centrale. La Peer prende un break di vantaggio sul 3-1 ma la Schiavone controbatte immediatamente. Da quel punto le uniche palle break le deve fronteggiare l’israeliana: una sul 3-3 ed una sul 5-5, entrambe svanite per un errore di Francesca. Nel tie break finale si cambia campo sul 3-3, ma da lì è un monologo della Peer che chiude 7-3 in 2 ore e 46 minuti.

Adesso Francesca comincia la marcia di avvicinamento a Miami con un programma di lavoro ben definito. “Da domani dopo un giorno di scarico comincerò a fare un po’ di preparazione fisica e cercherò di lavorare sugli aspetti del mio gioco che, abbiamo visto, hanno bisogno di allenamento perché tennisticamente posso giocare meglio di così. La caviglia oggi va meglio, dovrò starci attenta per 2-3 settimane, ma non dovrebbe essere un problema serio”.

Negli altri incontri netto successo per Ana Ivanovic nel derby serbo di quarto turno contro la campionessa uscente Jelena Jankovic, superata con un netto 6-4 6-2 in 1 ora e 23 minuti di gioco molto intenso e spettacolare, che ha visto scambi ad alto ritmo ed un elevato numero di colpi vincenti. Il primo set ha avuto un andamento di punteggio quasi da tennis maschile: un solo break, ottenuto dalla Ivanovic in apertura di partita e difeso fino alla fine, soprattutto nei suoi primi due turni di battuta nei quali ha recuperato da 15-40 giocando con grande autorità. Anche nella seconda partita la musica non cambia, con la Jankovic incapace di contenere i colpi aggressivi della rivale, nonostante riesca in più di un’occasione ad esibirsi nei suoi celebri recuperi ed in alcune accelerazioni di grande spessore. Nonostante gli incitamenti di mamma Jankovic, come sempre a bordo campo a spronare la figlia (il più delle volte curiosamente in inglese “Come on JJ”), Jelena cede il servizio tre volte su quattro nella seconda frazione ed arriva persino a chiedere l’intervento del coach sullo score di 6-3, 5-2 per l’avversaria, sperando in chissà quale consiglio miracoloso.

“Sono molto soddisfatta di come ho giocato – ha confermato una radiante Ivanovic dopo la partita – soprattutto contro una giocatrice che ha dimostrato di essere in buona forma ultimamente”. Per quanto riguarda la presunta rivalità o ruggine che si dice esserci tra le due, Ana ha tagliato corto affermando di non aver mai pensato che ci fossero veramente dei dissapori tra le due. “Siamo solo due persone diverse, ed ora siamo anche un po’ più mature, non siamo più due ragazzine”.

Al prossimo turno la Ivanovic affronterà la francese Marion Bartoli che ha beneficiato del ritiro di Kim Clijsters: la “ Super Mamma”, infatti, si è dovuta arrendere ad un dolore alla spalla che l’ha spinta a ritirarsi sul punteggio di 6-3 1-3 in suo favore.

Peccato, perché la belga aveva mostrato buoni spunti nel corso del primo set. Dopo un’alternanza di break ad inizio parziale, Kim aveva preso il largo sul 3 pari dopo essersi procurata 3 palle break: imponendo come di consueto il suo ritmo da fondocampo e non disdegnando le palle corte, aveva poi incamerato il set con un doppio break in chiusura.Tutto dunque sembrava volgere al meglio. Al rientro in campo, però, si vedeva un’altra Clijsters: impaziente e mal piantata sui piedi, la belga perdeva la misura della risposta e cercava a tutti i costi di accorciare gli scambi, sbattendo però sul muro ben costruito dalla transalpina ed esponendosi a una messe di errori gratuiti. Ecco dunque la numero 17 mondiale strappare il servizio in apertura e sfiorare anche il 3-0, dopo aver recuperato fino al 40-40 nel terzo game del set. Salvatasi dal pericolo, la fiamminga chiamava immediatamente la fisioterapista al cambio campo: ecco spiegata la ragione del suo improvviso crollo, un dolore alla spalla che invano tentava di farsi curare. Dopo un game giocato con poca convinzione, infatti, Kim alzava bandiera bianca e si dirigeva verso il centro del campo per l’abbraccio finale. “Non so se questo infortunio mi impedirà di partecipare a Miami – ha precisato la belga ai giornalisti - Ho intenzione di andare in Florida e fare la mia riabilitazione lì, ma sicuramente non voglio accelerare il rientro se ciò dovesse comportare il rischio di saltare la Fed Cup”.

Per la finalista di Wimbledon 2007, dunque, si tratta della prima vittoria in carriera contro la Clijsters: avrebbe voluto ottenerla in maniera diversa, ma questo match proietta la francese verso un quarto di finale apertissimo con la ritrovata e sempre più splendente Ana Ivanovic. Quanto alla numero 2 del ranking WTA, auguriamoci che quest’infortunio sia solo passeggero e non comprometta una stagione che potrebbe regalarle molte soddisfazioni, azzarderei anche un Grande Slam.

WTA Indian Wells - Risultati ottavi di finale
[1] C Wozniacki (DEN) d [22] A Kleybanova (RUS) 26 63 61
[15] M Bartoli (FRA) d [2] K Clijsters (BEL) 36 31 Retired
[10] S Peer (ISR) d [5] F Schiavone (ITA) 64 36 76(3)
[19] A Ivanovic (SRB) d [6] J Jankovic (SRB) 64 62
[8] V Azarenka (BLR) d [9] A Radwanska (POL) 46 63 76(3)
[16] M Sharapova (RUS) d D Safina (RUS) 62 60
S Peng (CHN) d [18] N Petrova (RUS) 64 57 63
[23] Y Wickmayer (BEL) d [25] D Cibulkova (SVK) 75 75

Vanni Gibertini e Christian Turba

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