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21/03/2011 12:51 CEST - INDIAN WELLS

Il muro danese schianta Masha

TENNIS - Dopo il gradevolissimo prologo della semifinale di doppio maschile vinta da Federer e Wawrinka su Lopez e Nadal, Caroline Wozniacki sfodera un'altra esemplare prestazione per consistenza e determinazione e lascia solamente tre giochi ad una volenterosa ma troppo incostante Sharapova. Da Indian Wells, Vanni Gibertini

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Apertura in grande stile per l’ultima sessione serale di questo BNP Paribas Open, con la semifinale del doppio maschile che ha visto in campo i detentori del titolo Lopez e Nadal (Marc Lopez, non Feliciano, nel caso ci fosse ancora qualcuno che non lo sapesse) e la coppia campione olimpica in carica formata da Roger Federer e Stanislav Wawrinka (per gli amici semplicemente Fedrinka).

Atmosfera elettrizzante, pubblico numeroso, nonostante un inizio anticipato alle 18, ma si sa, a causa del fuso orario in California la gente comincia presto la serata, ed a maggior ragione di venerdì. Numerosi anche gli ospiti nelle corporate suite, probabilmente arrivati dalla (relativamente) vicina Los Angeles, e che saranno probabilmente presenti ancora più in forze durante la due giorni finale. Buono anche l’agonismo in campo, sicuramente superiore a quello visto durante il quarto di finale del singolare durante il pomeriggio, con il giusto contorno di colpi spettacolari per confezionare un piacevole inizio di serata.

La gara è vivace, i due svizzeri adottano spesso e volentieri una formazione difensiva sul servizio degli avversari, con entrambe gli uomini a fondo a tessere scambi da fondo campo come si vede certamente più spesso nei doppi femminili. E’ Lopez ad andare sotto pressione sul servizio per due volte nel primo set, riuscendo a tenere il proprio turno di battuta soltanto al punto decisivo. E’ però Nadal a capitolare sul 5-6, commettendo un fatale doppio fallo sul 40-40 che consegna il set ai campioni olimpici.

Nel secondo parziale è invece Lopez a cedere il servizio sul 2-3, con un siluro di rovescio di Wawrinka che piega la racchetta di Nadal a rete, e ciò basta per confezionare il 7-5, 6-3 finale in 1 ora e 21 minuti.

L’ultimo ostacolo tra “Fedrinka” ed il titolo sarà il “Ponytail express”, ovvero Malisse e Dolgopolov, nella finale che si disputerà sabato pomeriggio dopo le semifinali del singolare maschile e la finale del doppio femminile, non prima delle 16 ora locale (mezzanotte in Italia).
 

E mentre la temperatura nella sera di Indian Wells scende intorno ai 20 gradi e cominciano a spuntare felpe e golfini, l’ultima semifinale del tabellone femminile, quella tecnicamente ed esteticamente più interessante tra la n.1 Caroline Wozniacki e la russa Maria Sharapova prende il via davanti ad uno stadio per una volta quasi pieno. Il confronto di stili delle due contendenti preannuncia uno spettacolo che non c’è stato in tutti gli altri incontri della giornata. Questo almeno sulla carta perché purtroppo per gli appassionati l’illusione di avere una partita dura solamente un paio di giochi, durati 14 minuti, durante i quali Maria strappa il servizio a Caroline in apertura ed ha la palla del 2-0. Da quel momento la Wozniacki infila 7 giochi di fila e si porta a condurre per 6-1, 1-0. Credo che nonostante il punteggio ho avuto le mie chances – spiega la siberiana in conferenza stampa – non sono riuscita a sfruttare alcune delle palle più corte e ciò ha fatto la differenza. Qualche punto qua e là e la partita avrebbe potuto essere molto diversa”.


All’inizio del secondo set la Sharapova limita gli errori, si porta avanti per 2-1, si procura due palle per il 3-1, annullate le quali il match si incanala inesorabilmente sui binari del dominio della danese, la quale è abilissima a non perdere terreno nonostante il forcing di Maria e, di tanto in tanto, piazzare la zampata vincente.


Nonostante l’evidente progresso di forma, la desuetudine alla gara della bionda russa l’ha portata ad essere troppo irregolare per poter competere con la consistenza della Wozniacki, la quale domenica contro Marion Bartoli cercherà di conquistare il suo secondo titolo stagionale dopo Dubai e di consolidare la prima posizione in classifica. “Mi sento molto bene ed in fiducia – ha confermato una sempre sorridente Caroline – poi in questo torneo ho avuto anche un gruppo di miei cugini che mi sono venuti a trovare, per cui ho avuto la possibilità di rilassarmi con loro fuori dal campo. Marion è una giocatrice che anticipa molto la palla e non ti concede molti punti gratuiti. Al momento sono molto felice di come ho giocato la semifinale, mi allenerò e studierò la tattica da utilizzare in finale domani e vedremo cosa accadrà domenica”.

 

Vanni Gibertini

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