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31/03/2011 15:42 CEST - Sony Ericsson Open

Azarenka facile su una spenta Kim

TENNIS – La vincitrice del 2009 supera una Clijsters troppo fallosa (più di 40 errori non forzati e disastrosa al servizio) in 1h e 20 minuti con un doppio 63 e brivido finale (Kim le ha annullato 3 match point sul 5-1 ed ha accorciato sul 5-3). Ora affronterà in semifinale la laureanda Vera Zvonareva, vincitrice in due set sulla Radwanska. Da Miami, Elisa Piva.

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Doppi falli a catena (otto in totale e tre addirittura sul 2-1 del secondo set) ed errori non forzati come se piovesse (alla fine saranno 42). Con numeri del genere è impossibile tentare una nuova rimonta, anche se di nome fai Kim Clijsters. Alla belga infatti non è riuscita la stessa impresa compiuta contro la Ivanovic, e così in semifinale, con un doppio 63 in 1 ora e 20 minuti, ci va Victoria Azarenka, che a dirla tutta c'ha provato a rimettere in pista la numero 2 del mondo con i suoi 20 errori non forzati. Ma oggi la Clijsters, in quanto ad “orrori” - emblematica la volèe agricola sbagliata sullo 0-30 nel secondo gioco - non era seconda a nessuno.

Eppure un brivido a Vika sarà per forza corso lungo la schiena quando ha servito per il match sul del secondo set 5-1, con la Clijsters che le ha annullato magnificamente 3 match point (probabilmente gli unici punti giocati bene) prima di recuperare uno dei due break di svantaggio. Tutti avranno ripensato al match degli ottavi di finale, invece è stato solo un fuoco di paglia, perché Vika ha chiuso i conti alla seconda opportunità di servire per il match, sfruttando il quarto match point. E sulla possibilità che fantasmi della remontada potessero affiorare la bielorussa fa spallucce, dice di non averlo visto e di aver solo letto le cronache “piuttosto buone” dai giornali, poi rispolvera il classico tormentone di “cerco di giocare punto dopo punto senza pensare al punteggio”. Va bhè, facciamo finta di crederci, visto com'è andata a finire.

Fatto sta che un 60% di prime in campo e un 42% di punti conquistati con la seconda sono bastati alla Azarenka per portare a casa il match, nonostante sia stata tutt'altro che impeccabile. Nel primo set infatti è scappata avanti di un break (3-1) e poi s'è fatta subito riprendere prima di togliere altre due volte il servizio alla Clijsters (non che oggi fosse impresa ardua). Nel secondo parziale idem, e quasi quasi rimette in pista una Clijsters già con un piede sotto la doccia (2-0 avanti e subito dopo ha ceduto il servizio). Per sua fortuna oggi la belga fisicamente non era in campo.

Di sicuro il match incredibile contro la Ivanovic ha influito negativamente per Kim: dal punto di vista mentale recuperare quello svantaggio costa un sacco di energie, e oggi in campo sembrava parecchio svuotata. “Non mi sentivo a posto né mentalmente né fisicamente già dall'allenamento – confessa Kim – e oggi non avevo proprio lo spirito e la forza giusta per combattere. Mi sento parecchio stanca anche se ora dovrò giocare la Fed Cup, e credo arrivi decisamente troppo presto”.
Il quadro al servizio della vincitrice delle ultime due prove dello slam è stato piuttosto desolante: 8 doppi falli, 54% di prime in campo e solo il 38% di punti vinti sulla seconda. Tutto questo però non ha niente a che fare con l'infortunio alla spalla che l'ha costretta a ritirarsi ad Indian Wells. “La spalla è a posto, tutto sotto controllo, e oggi non ha influenzato per nulla la mia prestazione al servizio” ha assicurato la belga. Almeno quella, in una giornata nera, è una nota lieta.

Elisa Piva

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