24/06/2011 23:15 CEST - Wimbledon
Bulldozer Kvitova, Vinci si inchina
TENNIS - La tarantina saluta Wimbledon dopo essere stata travolta 6-3 6-3 dalla furia della Kvitova, impressionante con il servizio e il diritto: 37 i colpi vincenti della ceca contro gli 11 dell’azzurra. La numero 8 del mondo, semifinalista qui nel 2010, promette di fare molta strada anche quest’anno. Da Wimbledon, Alberto Giorni
Niente da fare. Si sapeva che Petra Kvitova sarebbe stato un ostacolo durissimo per Roberta Vinci e il campo ha confermato le sensazioni della vigilia: la ceca, numero 8 del mondo e semifinalista allo scorso Wimbledon, ha dominato il match chiudendo 6-3 6-3. Impressionante la dimostrazione di potenza della Kvitova, che con servizio e dritto ha fatto sfracelli: 37 i suoi colpi vincenti contro gli 11 dell’azzurra. Sarà una cliente scomoda per tutte: può fare molta strada nel corso del torneo.
“Lei tirava mazzate a ogni palla – ha spiegato la tarantina –, era difficile proporre il mio gioco, ogni scambio non durava più di due-tre colpi”. Roberta ha avuto una sola palla break nel secondo set: “E lei tanto per cambiare ha servito una seconda fortissima. E’ sempre brutto perdere, ma non potevo proprio fare di più”.
Sul campo n°18 sembra di assistere a un match di boxe tra due pugili di categorie differenti: la Kvitova tira missili di servizio che fanno paura: l’uno-due con il dritto è lo schema che le porta un gran numero di punti. L’aggressività in risposta e le rotazioni mancine danno un gran fastidio alla Vinci, che non riesce mai a mettere in difficoltà l’avversaria nei suoi turni di battuta.
La prima svolta arriva sul 2-2, quando Roberta va sotto 0-40: salva la prima palla break grazie a un nastro che corregge fuori un dritto della ceca, che alla seconda opportunità mette a segno un’altra risposta vincente. La Kvitova mette il pilota automatico e nel nono game strappa ancora il servizio alla tarantina, chiudendo il set 6-3 con l’ennesimo dritto vincente.
Nel secondo set la musica rimane la stessa, con la differenza che Roberta si procura una palla break sul 2-2, ma Petra è implacabile nel cancellarla. “Gol mancato, gol subìto”, la legge non scritta del calcio si applica anche al tennis: nel game successivo arriva il break della ceca, grazie a un rovescio lungo linea. E il match si conclude rapidamente: l’ultimo servizio vincente della Kvitova le consegna su un piatto d’argento il 6-3 6-3 definitivo.
"Dare consigli a Na Li perchè ha alle spalle il peso di un'intera nazione? Veramente lei ha vinto uno Slam, quindi sono io che dovrei chiedere consigli a lei"
Andy Murray
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