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24/07/2011 15:53 CEST - US Open Series - Preview

Sulla strada per New York

TENNIS - Ad Atlanta hanno avuto inizio gli Us Open Series, i tornei nordamericani che condurranno all'ultima prova dello Slam di New York. Prima di Flushing Meadows, si giocheranno tornei di prestigio, tradizione e montepremi. Quali saranno i protagonisti e le possibili sorprese? Ci saranno variazioni nelle classifiche?. Analizziamoli nel dettaglio, sia tra gli uomini che tra le donne Cesare Boccio

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L'Atp 250 di Atlanta, tuttora in corso, ha dato il via ai tornei hard-outdoor nordamericani che costituiranno test molto importanti in previsione dell'Open degli Stati Uniti di settembre, ultima prova dello Slam del 2011. Tra la fine di luglio e il mese di agosto, tutti i big dei circuiti maschile e femminile rientreranno in campo dopo la doppia fatica Roland Garros-Wimbledon. Vediamo quali sono gli eventi in programma e cerchiamo di anticipare cosa potrà accadere anche in termini di potenziali sviluppi nel ranking.

WTA
Il galateo impone di cominciare dalle ragazze e quindi dai 5 tornei in programma nel circuito WTA ovvero: Stanford, Carlsbad (San Diego), Toronto, Cincinnati e New Haven, tutte competizioni rientranti tra i “Premier”, di cui ben due “Premier 5” (Toronto e Cincinnati). Da ricordare che si gioca anche a Washington DC e a Dallas, ma si tratta di eventi “International” perciò di rango di gran lunga inferiore che esulano dall'oggetto di questa analisi.
Si comincia ad altissimi livelli sin dalla prossima settimana a Stanford, che presenta nell'entry list Victoria Azarenka, Maria Sharapova, Marion Bartoli e Sam Stosur, oltre a Serena Williams, già rientrata a Wimbledon dove ha evidenziato una buona condizione in termini di potenza e precisione nei colpi, però rispetto ad una tenuta precaria sul piano atletico e più in generale della mobilità. Si può fondatamente ipotizzare che Serena, dopo un altro mese di allenamento, sia ormai pienamente competitiva e pronta a risalire in fretta la classifica. Inoltre, tra le non teste di serie, troviamo Sabine Lisicki che, alla luce del magnifico risultato colto a Londra, può essere considerata una delle favorite non solo in questi tornei estivi ma probabilmente anche a New York. Nessuna italiana in tabellone. Le prime azzurre a scendere in campo sul cemento americano saranno certamente Pennetta, Vinci ed Errani ma a San Diego (1-7 agosto), con Flavia chiamata a difendere i punti conquistati lo scorso anno (un totale di 670) quando raggiunse le semifinali proprio in California, i quarti a Cincinnati e New Haven, e gli ottavi a Montreal. Sempre a San Diego tornerà in campo Kim Clijsters, molto probabilmente non ancora al 100%, la quale ha dichiarato all'emittente Fox 9 di aver recuperato dall'infortuno alla caviglia pur avendo ricominciato ad allenarsi da una sola settimana, e che di conseguenza non potrà garantire da subito un rendimento adeguato.

Tra l'altro, nella sessione estiva dovrà difendere il titolo conquistato a Cincinnati perciò non si intravedono possibilità di tornare a breve termine al numero 1 del ranking. La belga avrà di fronte Vera Zvonareva, non brillantissima a Baku, nonostante abbia le carte in regola per vincere il titolo (considerato il livello piuttosto mediocre delle partecipanti). Infatti, recentemente, la ragazza moscovita ha perso lo smalto di inizio stagione e non appare ancora in grado di centrare il primo titolo dello Slam, anche se potenzialmente resta una pericolosissima mina vagante.

Dall'8 agosto le ragazze si sposteranno in Canada a Toronto e la settimana successiva a Cincinnati (due Premier 5), in entrambi i casi con tutte le migliori in campo, compresa la nostra Francesca Schiavone che ha optato per un'altra lunghissima pausa agonistica (forse piuttosto rischiosa) saltando del tutto gli ultimi tornei sulla terra battuta; a differenza della Pennetta, in campo sia a Bastad che a Palermo. Indicare una o più favorite per questi due tornei costituisce impresa davvero ardua visto che, attualmente, il tennis femminile ha raggiunto un tale livello di equilibrio da suscitare sempre non poche sorprese. Personalmente vedo particolarmente adatte al cemento nordamericano in primis Maria Sharapova, sempre a proprio agio su questa superficie (da ricordare che gli Usa per lei sono una patria adottiva), e la campionessa di Wimbledon Petra Kvitova. In “seconda fila”, mutuando la terminologia della Formula 1, ci sono certamente Kim Clijsters (è un'incognita, ma la sua classe è tale da non poter essere esclusa dal novero delle favorite) e Serena Williams che, come già accennato, dovrebbe aver riacquisito la piena condizione atletica dopo l'uscita prematura a Wimbledon. Seguono Wozniacki, Zvonareva, Azarenka, Li, Lisicki e Bartoli. Riguardo alle italiane, credo che Francesca Schiavone giocherà questi tornei con l'intento di prepararsi per fare un grande Us Open senza l'ossessione di conseguire obiettivi nell'immediatezza, mentre Flavia Pennetta dovrà necessariamente eguagliare o addirittura migliorare i risultati dello scorso anno, altrimenti perderà ogni possibilità di tentare nuovamente la scalata ai posti del ranking che più le competono.

Negli ultimi due anni, la brindisina è stata protagonista di ottime stagioni in america (nel 2009 proprio in agosto pose le basi per l'ingresso tra le top ten che si concretizzò a Flushing Meadows), e questo mi rende molto ottimista anche per il 2011. Un risultato tipo i quarti di finale in almeno uno dei due eventi Premier 5 sarebbe già un ottimo viatico in direzione New York. Per Roberta Vinci e Sara Errani invece arriva forse il periodo più duro del 2011 perchè le due encomiabili atlete italiane potrebbero pagare il gap di potenza rispetto alle avversarie, un fattore molto importante sulle superfici veloci e difficilmente colmabile attraverso l'abilità tecnica o l'intelligenza tattica. Per fortuna, nessuna delle due ha dei punti pesanti da difendere perciò avranno la possibilità di esprimersi senza alcuna tensione. L'ultimo torneo ante-New York è New Haven che, attualmente, vede nell'entry list la Wozniacki come testa di serie numero 1, e la nostra Schiavone al numero 2 (presenti anche Pennetta, Vinci e Errani). Mi sembra appena superfluo affermare che la danese sia la grande favorita.


PROSPETTIVE DEL RANKING WTA

Al termine di questa breve disamina dei prossimi tornei si può già intuire che difficilmente, nelle settimane a venire, potremo assistere a dei clamorosi spostamenti di classifica. Caroline Wozniacki può contare su circa 2300 punti di vantaggio su Kim Clijsters perciò, matematicamente, è difficile ipotizzare un'inversione di tendenza. Lo scorso anno la danese ha vinto a Montreal e New Haven, ed è uscita al secondo turno a Cincinnati (tot. 1495 punti); ora, prevedendo una sua nuova vittoria a New Haven e due buoni risultati sia a Toronto che Cincinnati (almeno i quarti nella peggiore delle ipotesi) arriveremmo a circa 1000 punti nel 2011 (ne perderebbe circa 500). Dall'altra parte la Clijsters nel 2010 vinse a Cincinnati e raggiunse i quarti a Montreal; di conseguenza, a meno di un crollo agonistico della Wozniacki in tutti i tre tornei da disputare, la deliziosa Caroline rimarrà in vetta alla classifica almeno fino allo Us Open. Avranno al contrario un'enorme chance di accumulare punti preziosi, sia la Lisicki che Serena Williams; la prima cercherà di avvicinarsi alle top 20, mentre Serena (attualmente numero 172) rientrerà certamente tra le prime 100. Un'ultima considerazione riguardo la nostra Schiavone. Il riferimento è alla Race, ovvero alla classifica 2011 che determinerà le classificate per le WTA Championships di Istanbul dove la milanese figura al nono posto. Purtroppo, considerando le colleghe che si trovano davanti in classifica e il non eccelso adattamento dell'italiana alle superfici veloci dove ha sempre sofferto, pur avendo raggiunto buoni risultati, la sua qualificazione per il “masters” femminile appare in serio dubbio. Mai come in questo caso, spero davvero di sbagliarmi.

ATP
E veniamo agli uomini e al persistente duello tra i big 4 (oppure 3 e ½?) che, presumibilmente, proseguirà anche in terra statunitense e canadese. Si giocherà a: Los Angeles, Washington, Montreal, Cincinnati e Winston-Salem. Nell'ATP 250 di Los Angeles (25-31 luglio), la testa di serie numero uno sarà il padrone di casa Mardy Fish, entrato recentemente (e direi anche clamorosamente) tra i top 10, seguito dall'argentino Del Potro che, a parere di chi scrive, sarà uno dei grandi protagonisti dei tornei Us open series e non solo...A Washington (ATP 500, 1-7 agosto) saranno ancora assenti i primissimi della classifica, infatti troveremo nei primi posti del seeding: Monfils, Fish, Roddick, Melzer, Troicki, Verdasco, e come outsiders i vari Isner, Nalbandian (detentore del trofeo 2010), Baghdatis, Karlovic e Dimitrov. Mi chiedo in che condizioni il simpatico Fish arriverà a New York se giocherà tutti i tornei estivi....Ad ogni modo gli statunitensi, per caratteristiche tecniche, sono gli atleti che hanno le maggiori possibilità di conquistare il titolo nella loro capitale. Ma gli appassionati attendono il ritorno in campo dei fenomeni, che avverrà soltanto a Montreal (Masters 1000, 8-14 agosto), per poi proseguire a Cincinnati (Masters 1000 evento combined – 15-21 agosto).

I dilemmi sono i soliti...Riuscirà Nadal a vendicare l'onta della sconfitta subita da Djokovic a Londra? Federer tornerà su livelli di rendimento consoni alla sua classe? E Murray dimostrerà di valere un titolo dello Slam oppure percorrerà inesorabilmente i binari della carriera di Timbledon Henman? E aggiungo, quali sono le reali potenzialità di Del Potro? I risultati del 2011 suggeriscono che Djokovic è una spanna superiore a Nadal, soprattutto sul veloce, e che lo spagnolo fatica terribilmente a trovare le giuste contromisure per mettere in difficoltà il neo numero uno. Perciò, quantomeno relativamente ai tornei di agosto, ritengo che il maiorchino non abbia autentiche chance di vincere uno dei due Masters 1000. Per quanto concerne Federer, se scendesse in campo il vero Roger, non il fratello gemello che abbiamo visto in Coppa Davis contro il portoghese Machado, potrebbe dare del filo da torcere al serbo, anche se i precedenti del 2011 sul cemento sono a senso unico in favore di Djokovic con tre vittorie a zero ottenute rispettivamente a: Melbourne in semifinale in tre set, in finale a Dubai per due set a zero ed infine in semifinale ad Indian Wells al terzo set.

Paradossalmente, sembra quasi che lo svizzero riesca ad affrontare efficacemente Nole soprattutto sulla terra come abbiamo notato nella splendida semifinale del Roland Garros. A questo punto resta da vedere cosa potrebbe fare Andy Murray, ancora memore dell'ennesima deludente semifinale londinese. Sappiamo come sulla distanza di due set su tre lo scozzese sia sempre estremamente competitivo, infatti detiene uno dei due titoli dell'agosto 2010, Toronto per la precisione (quest'anno uomini e donne hanno invertito le sedi dello scorsa stagione). A Roma è stato vicinissimo a togliere l'imbattibilità stagionale a Djokovic, cedendo solamente 7-6 al terzo al termine di una delle partite più belle del 2011. Si dirà, si giocava sulla terra, ma il rapporto tra i valori dei due tennisti è piuttosto simile anche sul veloce dove, anzi, probabilmente il gap è ancora più ridotto. Ai big four potrebbe aggiungersi Juan Martin Del Potro, pienamente recuperato fisicamente e atleticamente, oppure il francese Tsonga che ha delle potenzialità enormi e spesso inespresse. Francamente non vedo nessun altro in grado di conquistare uno scalpo prestigioso come un Masters 1000. Invece non sarà in campo il canadese Milos Raonic, che dovrà restare fuori per almeno un altro mese a causa dell'infortunio occorsogli a Wimbledon. In una recente intervista ha dichiarato che rientrerà sicuramente per New York e che probabilmente tenterà di scendere in campo anche prima; ma purtroppo sembra certo il suo forfait quantomeno per Montreal.

E' un vero peccato poiché, viste le sue caratteristiche tecniche che si esaltano sui campi hard-outdoor, forse sarebbe riuscito ad entrare tra i primi 20 del ranking, ma non è detto che non debba soltanto rimandare questo traguardo alla fine del 2011. In definitiva, ritengo che il tennista strafavorito per i tornei del mese di agosto sia sempre Novak Djokovic, dietro di lui vedo un Murray in cerca di riscatto, e solo successivamente Federer e Nadal, con Del Potro e Tsonga in agguato. A questo punto, apriamo una breve disamina sulle note dolenti degli italiani. Solo Fognini e Seppi parteciperanno ai Masters 1000 in quanto qualificati di diritto, mentre non sappiamo se Potito Starace (che la prossima settimana sarà impegnato sulla terra di Umago) e Bolelli decideranno di partecipare alle qualificazioni, non avendo una classifica sufficiente a garantire l'accesso diretto al tabellone. L'ultimo evento degli Us Open series è il torneo open di Winston-Salem, una new entry nel circuito che ha sostituito New Haven che quest'anno, come si è già detto, ospiterà il torneo WTA. Indovinate chi giocherà a Winston-Salem? La risposta è troppo facile...Ovviamente Mardy Fish, seguito da Jurgen Melzer e dal solito esercito di americani in cerca di rilancio. Positiva la presenza del nostro Andreas Seppi che potrebbe cercare di sfruttare qualche falla che potrebbe aprirsi in un tabellone dal livello sinceramente non proibitivo.

NESSUNO SCOSSONE IN CLASSIFICA
Con i suoi 13.155 punti, Djokovic è più che mai sicuro di restare in vetta alla classifica anche durante la stagione estiva. Se consideriamo che lo scorso anno si rese protagonista di prestazioni poco brillanti sia al Masters canadese, dove arrivò in semifinale, ma soprattutto a Cincinnati uscito addirittura ai quarti (per un totale di soli 540 punti da difendere), il serbo ha la concreta possibilità di incrementare sddirittura il vantaggio in classifica su Nadal, sin da ora amplissimo (lo spagnolo è a quota 11.270 e dovrà difendere esattamente gli stessi punti del numero uno avendo curiosamente raggiunto gli stessi risultati sul cemento del nord-america). Non si profilano cambiamenti nemmeno per Federer e Murray i quali, al contrario si comportarono ottimamente nel 2010 con Roger che vinse a Cincinnati e perse in finale a Toronto, mentre lo scozzese battè lo svizzero in canada in finale e perse ai quarti a Cincinnati. In sostanza, soprattutto per Federer sarà pressochè impossibile guadagnare terreno rispetto al 2010 (ha un margine potenziale di 400 punti da incrementare, ma solo vincendo entrambi i tornei masters 1000), così come per Murray, che pur potendo disporre di 820 punti teorici da mettere in cascina in più del 2010, in realtà dovrà fare i conti con un Djokovic quasi imbattibile. Invece potrebbero esserci movimenti interessanti nelle posizioni di retrovia. In particolare per Del Potro che, avendo saltato del tutto la stagione 2010 e tenuto conto del suo buonissimo stato di forma, può giocare realisticamente le proprie carte per tornare tra i top ten entro la fine dell'Us Open. Infine per gli italiani sarà difficile ipotizzare un miglioramento del ranking; le uniche speranze sono riposte in Andreas Seppi (più adatto di Fognini al gioco sul veloce) che, non avendo raccolto punti nel mese di agosto 2010, ha quantomeno il dovere di tentare di superare qualche turno già nei Masters 1000, ma soprattutto a Winston-Salem, torneo decisamente più abbordabile.

Cesare Boccio

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