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28/08/2011 15:21 CEST - US OPEN

Anche la storia sta con i Fab Four

TENNIS - Da quando esiste il computer, solo cinque volte lo Us Open è stato vinto da un giocatore non compreso tra le prime quattro teste di serie (Newcombe, Sampras per due volte, Rafter e Del Potro). Una tradizione che rafforza il pronostico, già indirizzato verso i Fab Four. Al contrario, almeno 10-12 giocatrici possono vincere il femminile. L'Italia è al quinto posto come numero di partecipanti. Rino Tommasi

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Gli organizzatori dell’Open degli Stati Uniti hanno dovuto chiedere la collaborazione di alcuni dei protagonisti più importanti per dare una mano ai pochi giornalisti già presenti a New York. Ecco allora che le conferenze stampa di Roger Federer, Rafael Nadal, Andy Murray, Mardy Fish, Maria Sharapova sono servite ad ingannare l’attesa alla vigilia dell’inizio del torneo, già posticipata di un’ora rispetto al programma tradizionale. Se non ci saranno ulteriori problemi si dovrebbe cominciare a giocare lunedì a mezzogiorno, ora locale (le 18 in Italia).
La sconfitta subita nella finale di Cincinnati da parte di Novak Djokovic di fronte ad Andy Murray ha probabilmente fatto salire le quotazioni del giocatore scozzese più di quanto abbia fatto scendere quelle del campione serbo. Il recupero di Murray è importante perché c’era il rischio che il torneo si trasformasse in una gara con pochi giocatori cui veniva concessa qualche probabilità di successo.

Dopo la rinuncia di Hewitt, tra gli iscritti solo quattro giocatori hanno già vinto questo torneo. Roger Federer comta cinque vittorie, Roddick, Nadal e Del Potro una ciascuna. Novak Djokovic, la prima testa di serie, vanta due finali avendo perso quella del 2007 di fronte a Federer e quella dell’anno scorso di fronte a Nadal
L’opinione generale e condivisibile è che solo una delle prime quattro teste di serie di serie possa vincere il torneo. L’ultimo vincitore ad avere una quotazione più bassa da parte del computer è stato Del Potro, che era numero 6 quando ha battuto Federer due anni fa ma pur fornendo segnali incoraggianti il giocatore argentino non mi pare abbia ritrovato la sua forma migliore. Tornando indietro negli anni dal 1973 in poi , quando vinse John Newcombe che era numero 10 ma aveva già vinto nel 1967, solo tre vincitori non erano compresi tra i primi quattro del seeding. Pete Sampras era numero 12 nel 1990 quando sconfisse Agassi conquistando il primo dei suoi 14 titoli dello Slam, Pat Rafter era numero 13 quando ha vinto nel 1997 ed ancora Sampras era addirittura numero 17 quando , nel 2002 per una distrazione del computer aveva perso qualche posizione.
Senza avere l’autorità ed il prestigio di Wimbledon, gli organizzatori americani si limitano a copiare le classifiche del computer nel designare le teste di serie. Lo hanno fatto anche quest’anno nel singolare femminile dove il numero 28 assegnato a Serena Williams smentisce clamorosamente il principio per cui il tennis, a partire dal 1927, ha introdotto il sistema delle teste di serie che avrebbe dovuto collocare i giocatori e le giocatrici più forti in modo da consentire loro un cammino più tranquillo nei primi turni ed una distribuzione più equilibrata dei valori in campo.

In ogni caso ribadisco il mio parere che solo una testa di serie tra le prime quattro possa vincere il singolare maschile (ho concesso spiccioli di speranza a Del Potro ed a Berdych, ma forse ho esagerato) mentre ci sono almeno 10-12 giocatrici che possano vincere nel singolare femminile come le vittorie della nostra Schiavone, della cinese Na Li e della Kvitova hanno dimostrato. Per quanto ci riguarda il nostro tennis deve accontentarsi di una più che dignitosa partecipazione. Siamo infatti quinti, alla pari della Germania e dietro soltanto a Stati Uniti, Francia, Russia e Spagna per numero di presenze nei due tabelloni. Per la qualità dovremmo chiedere un altro miracolo a Santa Schiavone.

Presenze nei due tabelloni (totale, uomini e donne)
Stati Uniti (29, 14, 15)
Francia (21, 14, 7)
Russia (21, 5, 16)
Spagna (20, 13, 7)
Germania (12, 7, 5)
Italia (12, 5, 7)
Cekia (11, 3. 8)
Argentina (9. 8. 1),
Australia (7, 2, 5)
Croazia (6, 4. 2)
Giappone (6, 3, 3)
Romania (6, 1, 5),
Serbia (6, 3, 3)
Gran Bretagna (5, 1, 4)
Slovacchia (5, 2, 3)
Ucraina (5, 3, 2)
Austria (4, 2, 2)
Belgio (4, 3, 1)
Canada(4, 2, 2)
Olanda (4, 3, 1)
Cina (4, 0, 4)
Brasile (3, 3, 0)
Colombia (3, 3, 0)
Kazakistan (3, 2, 1)
Svezia (3, 1, 2)
Bielorussia (3, 0, 3)
Bulgaria (2, 1, 1)
India (2, 1, 1)
Irlanda (2, 2, 0)
Israele (2, 1, 1)
Lettonia (2, 1, 1)
Portogallo (2, 2, 0)
Sud Africa (2, 1, 1)
Slovenia (2, 1, 1)
Svizzera (2. 2, 0)
Taipei (2, 1, 1)
Uzbekistan (2, 1, 1)
Ungheria (2, 0, 2)
Polonia (2, 0, 2)
Thailandia (2, 0, 2)
Cile (1, 1, 0)
Cipro (1, 1. 0)
Finlandia (1, 1, 0)
Lussemburgo (1, 1, 0)
Monaco (1, 1, 0)
Tunisia (1, 1, 0)
Turchia (1, 1, 0)
Danimarca (1, 0, 1)
Estonia (1, 0, 1)
Georgia (1, 0, 1)
Grecia (1, 0, 1)
Nuova Zelanda (1. 0, 1

Rino Tommasi

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