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31/08/2011 01:30 CEST - Us Open

Prima sorpresa: fuori Youzhny

TENNIS - Mikhail Youzhny, che difendeva i punti della semifinale dello scorso anno, perde subito da Gulbis: precipiterà fuori dai primi 30. La seconda giornata regala poche altre sorprese: i big vincono facile. Da segnalare il primo successo in uno Slam di Sergej Bubka. Tra le donne c'è già grande attesa per il secondo turno tra Lisicki e Venus Williams. Alessandro Mastroluca

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ROUNDUP ATP

Seconda giornata e prima sorpresa nel tabellone maschile. Youzhny, testa di serie numero 16, cede 64 62 64 a Ernests Gulbis. Per il russo è la terza eliminazione consecutiva al primo turno dopo le due sconfitte contro Llodra a Montreal e Cincinnati. Youzhny, che difendeva le semifinali raggiunte a Flushing Meadows l’anno scorso, precipiterà fuori dai primi 30.

Grande soddisfazione anche per Sergej Bubka jr, figlio d’arte con lo sport nel sangue. Ha scelto la racchetta invece dell’asta come suo padre, autentica leggenda vivente. Tennista come suo fratello Vitaly, che però ha abbandonato l’agonismo quando è entrato al college. Cresciuto all’Accademia Sanchez-Casals di Barcellona, dove ha “copiato” i gesti dei suoi idoli Safin e Hewitt, non ha avuto risultati eclatanti da junior. Finora, nel circuito maggiore gli unici acuti sono stati la vittoria al Challenger di Kyoto e il successo su Ljubicic, quest’anno al primo turno a Dubai, anche se per ritiro del croato. A Flushing Meadows è entrato per la prima volta nel tabellone dello Slam.

“Sono abbastanza abituato, ormai, alle attenzioni che la gente mi riserva” aveva spiegato qualche tempo fa, “ma non nego che a volte sia difficile accettare questa attesa maggiore su di me e sui miei risultati, rispetto a quella sui colleghi che hanno una classifica simile. Il mio obiettivo? E’ che un giorno qualcuno mi possa riconoscere come Sergey Bubka il tennista, invece che come il figlio del grande atleta”. 

Bubka, seguito da Tibor Toth, lo stesso allenatore di Stakhovsky, ha battuto 63 62 36 64 l’austriaco Haider-Maurer, grazie anche a 25 ace; ora affronterà Tsonga, che in tre set ha superato Hsun Lu.

Soffre in avvio David Ferrer, costretto a saltare il Masters 1000 di Montreal per un infortunio alla mano sinistra ma reduce dagli ottavi a Cincinnati. Fatica a trovare il ritmo contro il russo Igor Andreev, che si lancia subito 4-0 con un doppio break di vantaggio. Ma dopo un’ora di gioco, in cui Andreev ha comandato il gioco con le sue tipiche accelerazioni di dritto, Ferrer è riuscito a far girare l’inerzia del match, strappare il primo break e lanciarsi verso un finale in discesa: 26 63 60 64.

Oggi era soprattutto la giornata di Novak Djokovic. Ma il suo esordio si è ridotto davvero a una formalità perché il suo avversario, l’irlandese Conor Niland, da due giorni soffriva di un’intossicazione alimentare. Murray, che si è molto lamentato perché gli organizzatori hanno scelto di farlo esordire solo mercoledì, sulla sua pagina Twitter ha commentato: “stava davvero malissimo, grande sforzo da parte sua scendere comunque in campo oggi”.

Dopo le polemiche legate al suo utilizzo della camera ipobarica, il numero uno del mondo entra, anche se non da protagonista, in un’altra controversia: una foto postata su Facebook dopo la vittoria in Davis sulla Svezia da Janko Tipsarevic. Nello scatto si vede Tipsarevic che punta una pistola, avuta in prestito da un poliziotto, verso Djokovic con le mani in alto. Nella didascalia commentava “quanto piacerebbe a Rafa” che aveva da pochi giorni perso la sua quinta finale del 2011 contro Nole, a Wimbledon. “E’stato un errore”, ha detto Tipsarevic. “Io però l’avevo tolta il giorno dopo, ed ero partito tranquillo per le vacanze. Mi hanno telefonato dicendomi che tutti i telegiornali parlavano di quella foto. Ho chiamato Novak e Rafa, per scusarmi, ma non ne sapevano niente. Stavamo festeggiando, e abbiamo commesso una leggerezza” ha ammesso Tipsarevic, “ma diventa una notizia solo perché i media ne hanno parlato. E’ una storia grande quanto i media vogliono farla diventare”.

ROUNDUP WTA

Le big viaggiano verso il secondo turno senza particolari patemi. La testa di serie numero 4, Viktoria Azarenka, che ha saltato Cincinnati per un infortunio alla mano destra, impiega 70 minuti per liberarsi di Johanna Larsson 61 63 e continuare la ricerca del primo quarto di finale in carriera agli Us Open. Praticamente ingiocabile al servizio, oggi, la bielorussa: 72% di punti con la prima, 77 con la seconda.

Facile facile anche il compito per Caroline Wozniacki: 61 63 a Nuria Llagostera Vives. L’attenzione di tutti, però non è sulla partita. Le chiedono di McIllroy: “Lui ha qualcosa che io sto cercando, io ho qualcosa che lui sta cercando: stare insieme fa bene a tutti e due”. Il discorso torna sul suo essere numero uno del mondo senza aver vinto uno Slam e sulla scelta di non dire il nome del nuovo allenatore: “Se lui vuole restare in secondo piano, nell’ombra, io devo rispettare questa posizione”.

La giallovestita Jelena Jankovic lascia appena due giochi alla 21enne di Hilton Head, Sud Carolina, Alison Riske, al debutto agli Us Open. L’americana, il cui miglior risultato sono i quarti raggiunti a Birmingham a giugno, contrariamente a quanto spesso si vede nella scuola Usa ha un rovescio fluido e naturale e un dritto spezzato, brusco. La finalista del 2008 vince 62 60 in meno di un’ora e affronterà Jelena Dokic.

Sul campo 17 Sabine Lisicki demolisce in 70 minuti Alona Bondarenko 63 63. L’ucraina serve troppo piano (media di 130 kmh sulla prima) ed è spesso fuori posizione, in recupero, costretta a difese disperate e troppi errori gratuiti. “Boom Boom” Sabine, che perde appena 5 punti con la prima di servizio, avrà un secondo turno che è già segnato sui calendari di tutti gli appassionati contro Venus Williams.

Alessandro Mastroluca

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