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02/09/2011 03:06 CEST - US OPEN 2011

Un eroico Cipolla
cede a Dolgopolov

TENNIS - Gli ultimi due italiani del tabellone maschile, Starace e Cipolla, hanno lasciato NY per mano di Davydenko e Dolgopolov ma il romano ha giocato una partita eccezionale che lo ha visto cedere solo al quinto set dopo essere stato in vantaggio 4-1 nel set finale con una palla per il 5-2. Cipolla termina il match con i crampi dopo 3h e 20m. Da NY Riccardo Nuziale e Giacomo Fazio

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Dolgopolov b. Cipolla 6-0 7-5 2-6 5-7 6-4

Nessuno aveva dato credito al manager dell’ATP Giorgio Di Palermo che arrivato in sala stampa in mattinata aveva detto: “attenti a Cipolla”. Flavio ha perso ma rimane comunque un eroe per quello che ha dimostrato e per il coraggio che ci ha messo nel rimanere attaccato alla partita finché ha potuto. Non era un’impresa semplice affrontare un giocatore di 85 posizioni più in alto in classifica e forse il punteggio del primo set ha confermato questa ipotesi: 6-0 in appena 17 minuti. Però tutti hanno imparato a conoscere il giocatore romano ed il suo spirito di abnegazione. Sempre ammirevole la sua voglia di non mollare mai, di superare i propri limiti a volte tecnici, a volte fisici per ottenere il risultato migliore possibile … anche nella sconfitta. Dopo aver ricevuto una stesa nel primo parziale, annulla due palle break nel game di apertura ed è lui a strappare la battuta al suo avversario. Prima va avanti 3-0 poi 4-1, con Dolgopolov che comincia a regalare qualcosa e rimane soprattutto sorpreso della reazione tempestiva dell’azzurro. Sul 4-2 l’ucraino regala il game all’italiano che si porta al cambio campo sul 5-2. Flavio serve per il secondo set sul 5-3 dove si procura anche un setpoint che sciupa affossando un rovescio in rete. L’ucraino riprende il sopravvento e vince i successi quattro giochi. Nel terzo parziale il romano si riporta nuovamente in vantaggio di un break ma questa volta non fallisce ed il terzo set è suo: 6-2. I due si erano già affrontati quattro anni fa a Sassuolo ed anche in quella occasione Cipolla era riuscito a strappare un parziale al “guru” nel match perso 7-6 0-6 6-3.

Dopo aver dato tutto per quasi due ore il romano va indietro di due break nel quarto ma la partita non è assolutamente finita, Flavio ha ancora la forza di recuperarli entrambi fino al quattro pari. Anzi è lui a passare in vantaggio nel punteggio sul 5-4 con un parziale di quattro giochi a uno. Ormai il campo 7 è gremito e tutti i giornalisti italiani hanno abbandonato la loro postazione in sala stampa e raggiunto Cipolla per assistere alla fine del match. Flavio si procura prima un setpoint sul 6-5 ma non è in grado di convertirlo, il secondo è quello decisivo perché Dolgo mette fuori il diritto. Una partita assurda che sembrava non esserci nel primo set e che si è trasformata in una partita gladiatoria fatta di colpi di fioretto e di follia pura. Cipolla sembra seguire l’onda del quarto e si porta avanti pure nel set finale. Prima 3-0 poi 4-1, si procura una palla del 5-2 ma la stanchezza è tanta e i crampi si fanne sentire. L’ucraino prende il volo con quattro giochi consecutivi. Flavio chiede l’intervento del fisioterapista. La partita è ormai finita, le luci si spengono, gli spettatori se ne vanno, il vincitore non è quello che ci aspettavamo ma Cipolla è stato per tutta la serata protagonista della scena.
 

Davydenko b. Starace 6-2 6-4 7-5

Aveva il sapore di mission impossible e difatti tale si è rivelata. D’altra parte se in quest’edizione hai vinto la tua seconda partita in carriera agli US Open (e la prima risaliva al 2004), se gli head to head dicevano 0-2 con entrambi i precedenti giocati sulla terra, non potevi sperare granché di battere Nikolay Davydenko, che qui ha fatto semifinale nel biennio 2006-2007 e che sul cemento ha costruito i successi più importanti della propria carriera. Poco importa se, dopo la sconfitta shock nei quarti degli Australian Open 2010 con Federer, il russo non sia più riuscito a raggiungere un terzo turno Slam (almeno finora): è troppa la differenza tra i due su questa superficie.

L’inizio è già da brividi, con il giocatore napoletano che è andato avanti 40-0 ma, fattosi recuperare, ha dovuto annullare due palle break. Due nuove palle per strappare il servizio sono arrivate nel quinto gioco (spaventoso il rovescio lungolinea per il 15-40) e alla seconda opportunità Kolya è riuscito a portarsi in vantaggio.

Un vantaggio che si è fatto definitivo per Davydenko nel settimo gioco, dove il russo ha nuovamente breakkato Starace, grazie anche ad un doppio fallo di quest’ultimo: 6-2 in 31 minuti di gioco.
La reazione di Potito è arrivata in apertura di secondo set, con due palle break, annullate dal vecchio Davydenko, quello in modalità Playstation (impressionante in particolare l’accelerazione sul primo break point). Alla terza occasione però Starace ha finalmente capitalizzato il vantaggio, portandosi avanti 2-0.

Break che ha aperto una serie di tre break consecutivi che potevano essere quattro, se Starace non fosse riuscito a fermare l’emorragia in un lunghissimo quinto gioco, poi portato a casa. Purtroppo però l’aggancio di Davydenko sarebbe arrivato nel settimo game.

Così in un lampo è tornato il buio, con il sorpasso di Davydenko dopo l’ennesimo servizio perso da Potito, che furioso ha gettato la racchetta una volta andato sotto 4-5 (da 4-1). Al cambio campo l’ex numero 3 del mondo non ha avuto la minima difficoltà a tenere il servizio e chiudere il set sul 6-4.

Il terzo set rischiava di iniziare com’era finito il secondo, ma Starace è stato bravo a non mollare il primo game e vincerlo recuperando da 15-40 ed addirittura a portarsi a sua volta a palla break nel quarto e sesto gioco, senza riuscire a compiere quello stacco che gli è invece riuscito nell’ottavo, portandosi così a servire per il set sul 5-3.
Ma sul più bello, come nel secondo set, Potito si è sfaldato e ha subito il controbreak per poi prendersela nuovamente con la propria racchetta.

Ma la racchetta non c’entrava nulla: nuovamente il nostro giocatore ha mollato completamente e ha così ceduto 7-5 il terzo set e la partita a Davydenko, che aspetta (salvo cataclismi) Djokovic al terzo turno.

Riccardo Nuziale

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