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06/03/2012 09:35 CEST - Voglia di future

Fabbiano brilla negli Usa

TENNIS - Sul veloce di Harlingen, Fabbiano si aggiudica il titolo sul canadese Polansky, favorito della vigilia. Il tennista pugliese raggiunge anche la finale di doppio. Claudio Grassi sfiora la vittoria a Faro, ma cede all'ultimo atto contro il portoghese Pedro Sousa.Ottima finale a Antalya-Kaya Belek per Gioia Barbieri, sconfitta da Ana Savic, n.273 WTA nel 2009. Antonio Burruni

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OTTO FUTURES MASCHILI:

Harlingen (Stati Uniti F6, cemento, 15mila): La vittoria italiana nel mondo ITF arriva sul veloce texano, dove Thomas Fabbiano, accreditato della seconda testa di serie, ha vinto 6-1 4-6 6-3 in finale contro il ventiquattrenne canadese di North York Peter Polansky (266 ATP e 164esimo nel 2009), favorito della vigilia. Il tennista pugliese, in coppia con il ventunenne cinese di Hu Bei Di Wu, è arrivato in finale anche in doppio, dove ha ceduto 6-7(6) 7-5 10-6 al binomio statunitense composto dal ventunenne Tennys Sandgren e dal ventunenne di Knoxville Rhyne Williams.

Faro (Portogallo F1, cemento, 10mila): Dominio dei tennisti locali nel primo torneo lusitano della stagione. Doppietta per il ventiquattrenne di Lisbona Pedro Sousa (317 ATP, best ranking nella settimana del torneo), che si è aggiudicato sia il singolare (dov’era il favorito della vigilia, battendo 6-4 7-6 in finale l’azzurro Claudio Grassi, testa di serie numero 2), che il doppio (in coppia con il ventiquattrenne connazionale Goncalo Falcao, contro il venticinquenne ungherese di Eger Denes Lukacs ed il ventiseienne tedesco di Giessen Steven Moneke). Eliminati al primo turno Francesco Borgo (7-5 6-3 dal ventiduenne austriaco Bastian Trinker, 686 ATP, miglior classifica proprio in avvio di settimana) e dal qualificato Riccardo Bonadio (6-2 6-4 dal ventiduenne colombiano Cristian Rodriguez, 821 ATP). Stoppati nelle qualificazioni Andrea Attrice, Gabriele Maria Noce, Dario Maturi, Federico Riva, Filippo Ghio, Mirko Binetti, Ashley Bocco ed Antonio Zucca. In doppio, subito ko la coppia Borgo/Grassi ed Attrice, insieme al diciottenne portoghese Ricardo Jorge.

Cartagena (Spagna F4, terra battuta, 10mila): Affermazione transalpina sul rosso iberico, con il ventiseienne Florian Reynet (524 ATP), tennista non compreso tra le teste di serie, che in finale batte 3-6 7-6(1) 6-1 il ventiduenne spagnolo di Barcellona Jordi Samper-Montana (391 ATP e numero 4 del seeding). Semifinale per Enrico Burzi, testa di serie numero 2, battuto 6-2 6-3 dal finalista catalano. Semaforo rosso all’esordio per il numero 5 del seeding Matteo Trevisan (6-4 6-0 dal ventisettenne qualificato iberico Jose Checa-Calvo, 661 ATP), Giulio Torroni (senza vincere un game contro il futuro vincitore del torneo) ed il lucky looser Marco Bortolotti (6-3 6-2 dal ventiduenne qualificato tedesco Jean-Marc Werner, 721 ATP). Out nelle qualificazioni Federico Margini. Dominio spagnolo in doppio, dove il trentenne di Elche Miguel-Angel Lopez Jaen ed il trentatreenne Gabriel Trujillo, che in finale hanno battuto con un periodico 6-3 il ventiduenne connazionale di Barcellona Jordi Samper-Montana ed il ventiduenne olandese Mark Vervoort. Semifinale per Bortolotti e Torroni, che nei quarti hanno battuto Burzi e Trevisan.

Santiago (Cile F4, terra battuta, 10mila): Dominio sudamericano sul rosso cileno. Sui 16 qualificati per gli ottavi di finale, i tre non sudamericani sono stati gli azzurri Federico Gaio (testa di serie numero 2), Alessandro Colella ed il qualificato Gianluigi Quinzi. Il primo è arrivato fino ai quarti di finale (regolato con un periodico 6-2 dal ventiduenne argentino Gabriel Alejandro Hidalgo, 616 ATP e numero 5 del seeding), mentre gli altri due sono usciti negli ottavi (Colella, 6-1 6-3 sempre da Hidalgo, e Quinzi, 6-0 6-1 dal ventisettenne argentino di Rio Cuarto Leandro Migani, 501 ATP e testa di serie numero 3). E proprio Migani si è giocato il trofeo in un derby argentino contro il ventenne Renzo Olivo, 516 ATP e numero 4 del seeding, che ha avuto la meglio per 7-6(2) 7-5. In doppio, vittoria cilena, con il ventisettenne di Santiago Jorge Aguilar ed il ventitreenne Rodrigo Perez, che in finale hanno battuto 6-3 6-2 il diciannovenne connazionale di Santiago Gonzalo Lama ed il diciannovenne colombiano Felipe Mantilla. Stop nei quarti per la coppia Colella/Gaio e per Quinzi, in coppia con il diciannovenne argentino di Cordoba Juan Ignacio Londero.

Antalya-Kaya Belek (Turchia F8, cemento, 10mila): Tutto come previsto nell’ennesimo torneo disputato nella cittadina turca, con le prime due teste di serie che sono arrivate in finale ed il trofeo sollevato dal favorito della vigilia. In finale, il ventitreenne mancino moldavo di Chisnau Radu Albot (246 ATP) ha battuto 7-6(5) 6-2 il ventiseienne ungherese Adam Kellner (316 ATP). Eliminati negli ottavi i qualificati Luca Rovetta (6-2 6-4 da Albot) e Salvatore Caruso (7-6 4-6 6-2 dal ventunenne davisman egiziano de Il Cairo Karim-Mohamed Maamoun, 707 ATP, best ranking nella settimana del torneo). Subito out la nutrita pattuglia azzurra: Federico Torresi (6-3 6-1 da Rovetta), il qualificato Claudio Fortuna (6-3 6-4 dal venticinquenne mancino svizzero di Zurigo Alexander Sadecky, 581 ATP), Erik Crepaldi (7-6 6-4 dal ventiduenne qualificato tedesco Ivo Mijic, 935 ATP, nuova miglior classifica), Massimo Capone (7-5 6-3 dal diciannovenne slovacco di Piestany Filip Horansky, 890 ATP), Filippo Leonardi (periodico 6-3 da Maamoun) ed il lucky looser Omar Giacalone (6-1 6-2 dal ventiduenne russo Alexander Lobkov, 711 ATP). Ko nell’ultimo turno delle qualificazioni Francesco Garzelli, mentre avevano perso nei turni precedenti Giammarco Micolani, Mauro Bosio, Alessandro Fuzio, Niccolò Mugelli, Francesco Piccari, Eros Siringo, Ferdinando Bonuccelli, Matteo Civarolo e Laerte Di Falco. In doppio, Capone e Leonardi sono arrivati fino alla finale, dove hanno perso 7-6(3) 6-1 contro il binomio belga composto dal diciannovenne di Brugge Joris De Loore e la ventunenne di Saint Vith Yannik Reuter. Stop nei quarti per la coppia Caruso/Fortuna, mentre hanno ceduto all’esordio Civarolo/Giacalone, Garzelli/Micolani, Crepaldi/Rovetta e Torresi, assieme allo svizzero Sadecky.

Cherkassy (Ucraina F2, indoor, 10mila): Andis Juska (526 ATP) rovina la festa ai tifosi ucraini. Infatti, il ventisettenne davisman lettone di Riga ha battuto in finale 7-6(4) 7-6(4) un giocatore di casa, il ventiquattrenne qualificato di Dniepropetrovsk Ivan Sergeyev (734 ATP, ma 147esimo due anni fa), in un torneo che non ha visto nei quarti di finale tennisti inclusi tra le teste di serie (addirittura, sette su otto sconfitte all’esordio). Ottavi di finale per Alessandro Bega, battuto 6-3 6-2 dal diciannovenne mancino ucraino Denys Mylokostov (914 ATP), sconfitto nelle qualificazioni e ripescato come lucky looser. Eliminazioni d’acchito per Edoardo Eremin (6-0 6-4 da Juska) ed il numero 3 del seeding Riccardo Sinicropi (6-2 6-1 da Mylokostov). Stoppato nell’ultimo turno delle qualificazioni Emanuele Molina, in un tabellone cadetto che ha visto anche la partecipazione di Viktor Galovic. Derby ucraino nella finale di doppio, con il diciannovenne di Kiev Vladyslav Manafov ed il ventiquattrenne di Krivoj Rig Vladimir Uzhylovsky, che hanno battuto 5-7 6-4 10-8 il ventiquattrenne di Kherson Vladyslav Klymenko ed il ventiquattrenne Artem Smirnov. Eliminati all’esordio la coppia Bega/Sinicropi, Eremin (in coppia con il venticinquenne estone di Tallinn Vladimir Ivanov) e Galovic (assieme al ventiduenne serbo Nikola Cacic).

Carilo (Argentina F1, terra battuta, 10mila): Sul rosso argentino si è disputata una sorta di campionato sudamericano. Infatti, hanno partecipato al main draw ventinove argentini, due brasiliani ed un venezuelano. La finale è stata disputata da due argentini: il ventinovenne Juan-Martin Aranguren (testa di serie numero 6, 511 ATP, ma 184esimo nel 2009) ha battuto 6-3 7-6(2) il ventiseienne di Mar Del Plata Juan-Pablo Amado (463 ATP, numero 4 del seeding). Derby argentino anche nella finale del doppio, con Amado ed il ventunenne Matias Salinas che hanno battuto i ventisettenni Joaquin-Jesus Monteferrario e Juan-Manuel Valverde.

Bhopal (India F2, cemento, 10mila): Le coppe per i vincitori vanno tutte ai padroni di casa, con il ventiquattrenne di Chandigargh Sanam Singh (776 ATP) che vince in singolare (battendo 6-1 6-4 in una finale senza testa di serie il ventunenne giapponese di Kanagwa Shuichi Sekiguchi, 784 ATP) e la coppia formata dal ventiduenne N.Sriram Balaji e dal ventisettenne Ranjeet Virali-Murugesan (7-6 3-6 10-6 in finale, in un derby contro il ventiseienne N.Vijay Sundar Prashanth ed il ventisettenne Arun-Prakash Rajagopalan). Eliminato nell’ultimo turno delle qualificazioni Matthieu Vierin.


TRE ITF FEMMINILI:

Antalya-Kaya Belek (Turchia, terra battuta, 10mila): Ottima finale per Gioia Barbieri, accreditata della quarta testa di serie. La ventunenne romagnola di Forlimpopoli ha ceduto dei set solo nella finale contro la ventitreenne croata Ana Savic, 6-3 6-4, non presente nella classifiche mondiali e proveniente dalle qualificazioni, ma 273 WTA nel 2009. Quarti di finale per Carolina Pillot, numero 8 del seeding (6-1 6-2 dalla Savic) e Claudia Giovine (6-4 6-2 dalla Barbieri), mentre sono uscite negli ottavi la qualificata Giulia Bruzzone (6-1 6-4 dalla Pillot) e Benedetta Davato (7-5 6-4 dalla ventenne venezuelana di Caracas Andrea Gamiz, 367 WTA e testa di serie numero 5). Subito out, invece, la favorita della vigilia Anastasia Grymalska (6-4 5-7 7-6 dalla Savic), la numero 7 del seeding Alice Balducci (7-5 3-6 6-0 dall’ancora quindicenne ucraina Marianna Zakarlyuk, 662 WTA) e la numero 6 Roxana Andreea Vaideanu (6-4 4-6 6-3 dalla sedicenne qualificata turca Sultan Gonen, 1182 WTA, best ranking nella settimana del torneo). L’ultimo turno delle qualificazioni si è rivelato letale per Stefania Rubini (eliminata 6-3 6-1 dalla futura vincitrice del torneo), in un tabellone cadetto che ha visto anche la partecipazione di Giulia Guidetti, Natasha Piludu, Francesca Tondi, Costanza Mecchi ed Aldea Rinciari. Vittoria azzurra in doppio, dove la Giovine si è imposta in coppia con la venticinquenne tedesca di Apolda Anne Schaefer (6-3 3-6 10-7 alla ventiquattrenne statunitense Sanaz Marand ed alla ventottenne britannica Nicola Slater. Semifinali per Barbieri/Grymalska e Mecchi/Rubini, mentre sono uscite subito Balducci/Davato e la Vaideanu, insieme alla ventunenne rumena di Bucarest Patricia Chirea.

Bron (Francia, indoor, 10mila): La finale sul tappeto transalpino si è rivelata un derby ucraino tra la testa di serie numero 6, la ventenne mancina di Kharkov Anastasiya Vasylyeva (392 WTA) e la numero 9, la diciannovenne di Odessa Maryna Zanevska (416 WTA). Ko all’esordio Giulia Pasini, ripescata come lucky looser, ma poi battuta 6-2 6-1 dalla diciannovenne qualificata francese Josepha Adam (965 WTA). Sconfitta nelle qualificazioni Francesca Sella. Vittoria in doppio per la ventenne lettone Diana Marcinkevica e per la coetanea greca Despina Papamichail, che in finale hanno superato con un periodico 7-5 la ventiquattrenne tedesca Justine Ozga e la ventunenne bulgara Isabella Shinikova.

Wellington (Nuova Zelanda, cemento, 25mila): Tricolore assente nel torneo ITF più ricco della settimana. Affermazione cinese, con Ying-Ying Duan, testa di serie numero 8, che ha regolato 6-1 6-4 in finale la polacca Sandra Zaniewska, numero 5 del seeding. Tabellone di qualificazioni ristretto all’osso, con solo quattordici partecipanti e due atlete che si qualificano senza giocare. Il doppio ha visto la vittoria della ventitreenne britannica Anna Fitzpatrick e della ventenne mancina sudafricana di Kempton Park Chanel Simmonds, che in finale hanno battuto 6-3 6-4 la ventiduenne coreana Sung-Hee Han e la ventiquattrenne cinese Yurina Koshino.

Antonio Burruni

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