ITALIANO ENGLISH
HOMEPAGE > > Il libro di Malagò: dalla Pellegrini alla Pennetta, lo sport è rosa... Djokovic-Nadal, la sfida riparte un anno dopo (Martucci).

09/03/2012 12:03 CEST - Rassegna nazionale

Il libro di Malagò: dalla Pellegrini alla Pennetta, lo sport è rosa... Djokovic-Nadal, la sfida riparte un anno dopo (Martucci)

.............

| | condividi

Il libro di Malagò: dalla Compagnoni alla Pennetta, lo sport è rosa (Vincenzo Martucci, Gazzetta dello Sport 8-3-2012)

Il libro che avresti voluto scrivere è quello che ti bevi sullo strapuntino dell'autobus, quello che rubi al sonno, quello che ti lascia l'attesa perla pagina dopo, e per un sequel. «Storie di sport e di donne» è uno di quelli, perché ognuno dei 17 protagonisti racconta una storia vera, ha un suo perché e un per come. E, soprattutto, è diverso a tutti gli altri. Pur avendo in comunque le parole-chiave: sport e donne. Ecco, magari noi avremmo invertito l'ordine, perché — Giovanni Malagò ci perdoni —, quello che trasuda dal suo libro non è, come sottolinea lui «la sconfinata ammirazione a tutte le donne di spot , ma l'amore, autentico, profondo e sincero, per la femminilità. A cominciare dalle sue splendide gemelle. Poi, le sue donne si sposano con il compagno di una vita dell'autore, lo sport, e sfociano nei deliziosi, micro-diari, anche un po' segreti, di alcune delle azzurre più famose. Vincenti comunque. Perché non ci sono belle e brutte, nordiche e meridionali, giovani e meno giovani, ci sono sicuramente le più vicine, le più amiche e — «nel ricordo dell'insegnamento di Candido Canna-vò» —, ci sono soprattutto quattro disabili, le più accarezzate, le più curate, le più esaltate in questa pinacoteca dell'universo femminile che scoppietta di applausi.

Leggi: «Una donna è anche una madre... e in questo ruolo di atleta-madre si aprono capitoli di sport e di vita semplicemente straordinari». Rifletti: «Due donne sono sempre meno uguali di quanto possano esserlo due uomini». E t'incuriosisci. Non abbiamo seguito l'ordine dell'autore. Siamo partiti con un test, e l'abbiamo trovato preparato, sin dall'incipit, «Non andate a letto con Flavia Pennetta», per continuare con il tratteggio della sua umanità («Non è che ho una personalità doppia? Fuori tranquilla, dentro pura rabbia»), e concludere con uno svolazzo su due smentitissime voci: "Flà" fidanzata del collega Potito Starace, e "Frà" (Francesca Schiavone) gay. Siamo transitati, alla lettera P, per le storie, agli antipodi, di due Francesca, la pallavolista Piccinini e la diversamente abile Porcellato. Abbiamo fatto un viaggio nella storia del volley italiano, abbiamo esplorato la personalità di una presunta «sex bomb» che lavava i piatti accanto alla mamma sullo sgabello costruito dal padre. E abbiamo perlustrato la psiche di chi, a 18 mesi, è stato travolto dal destino, ma ha tra-sformato la sua gabbia nella carrozzina d'oro di 8 Paralimpiadi, ricordando «quei bambini di 5 anni che guardavano Belfagor in tv».

Abbiamo incontrato Giusy Versace e la sua domanda-risposta: «Perché a me? E perché non a me? Che cos'ho più degli altri?». Condita da dubbi e dolori di chi si riprende, di corsa, la vita. Un po' come Antonella Del Core, un nome un destino, che: «Un giorno hai tutto, amore e medaglie. Il giorno dopo qualcosa di magico si rompe e la vita ti rifila il più perfido dei falli». Abbiamo scoperto l'anima di Carolina Kostner, abbiamo sfiorato il delicatissimo rapporto padre-figlia (Tania-Giorgio Cagnotto), abbiamo sbirciato la nuova Pellegrini («Sto ridiventando casinista, come da bambina»), abbiamo riscoperto le grandi donne dello sci, la dolce Deborah Compagnoni e la ribelle Manuela Di Centa. E altre ancora. Per amore, e per sport.

-------------------------------------------
 

Djokovic-Nadal, la sfida riparte un anno dopo (Vincenzo Martucci, Gazzetta dello Sport 8-3-2012)

Federer sgomita: «La superficie si adatta bene al mio gioco, il mio slice scivola profondo, il kick va su e la palla attraversa veloce l'aria». E così Murray: «Le condizioni saranno molto diverse da Dubai, il campo molto più lento si sposa un po' di più con le mie caratteristiche». Il numero 3 e 4 del mondo sono i più in forma, ma il «combined event» (uomini e donne insieme) sul cemento di Indian Wells (Usa, 3.600.000 ) chiama il n. 1 e il 2, Djokovic e Nadal, per rivivere 12 mesi dopo l'inizio della nuova, importantissima, rivalità, con 7 finali di fila vinte dal serbo: 4 tornei Masters Series e 3 Slam. Sorpasso Battuto agli Australian Open non tanto da Ferrer quanto dai problemi fisici, Nadal arrivava nel deserto della California come indiscusso numero 1 del mondo, perdere in finale sia a Indian Wells che a Miami nel torneo «gemello» sull'altra costa degli Stati Uniti, gli costarono fiducia e credibilità. Perché fino ad allora Nole non era mai riuscito a battere in finale il mancino di Maiorca, e da lì prese lo slancio per superarlo anche sulla benamata terra rossa del mancino di Maiorca (Madrid e Roma), e quindi ancora a Wimbledon e sul cemento: sotto il traguardo di Us Open 2011 e Australian Open 2012.

Un sorpasso inatteso, non solo in classifica (dopo i Championships), ma fisico, e quindi mentale, di cui Rafa porta ancora i segni. Dubbi Mentre l'anno scorso Djokovic volò imbattuto fino alle semifinali del Roland Garros, stoppato soltanto da un Federer magistrale, quest'anno ha vinto un quinto Slam, a Melbourne, ma, al rientro, ha appena perso con Murray nelle semifinali di Dubai, in difetto di preparazione. Però a Indian Wells è ancora il favorito. Il punto interrogativo riguarda più il rivale diretto, fermo da Melbourne, e che però nel caldo della California si è sempre trovato bene, vincendo nel 2007 e 2009 (…)

comments powered by Disqus
Partnership

 

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Ubi TV

Wozniacki dal campo al red carpet

Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis